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Viene avviata la costruzione del primo tratto della via Appia, da Roma a Capua.
5/4/1536
L'imperatore Carlo V giunge a Roma. Il corteo entra trionfalmente da Porta San Sebastiano alle ore 11. In testa marciano quattromila fanti spagnoli al comando del marchese del Vasto, in righe di sette e cinquecento cavalieri, seguivano gli inviati di Firenze, Ferrara e Venezia, i baroni romani, i grandi di Spagna, il senatore di Roma e il governatore della città. Procedono davanti all'imperatore, vestito di velluto viola e su un cavallo bianco, cinquanta giovinetti dell'aristocrazia romana, vestiti di seta viola. Seguono l'imperatore, i cardinali a cavallo a due a due. Poi 1500 soldati di fanteria, 300 cavdeggeri alla borgognona e 1000 archibugieri. Chiude il corteo la guardia imperiale, di duecento uomini. Il corteo percorre l' Appia, passando davanti alle Terme di Caracalla e al Settizonio, sotto gli archi di Costantino e di Tito, attraverso il Foro e l'Arco Settimio Severo, girando intorno al colle capitolino, raggiungendo la piazza di San Marco) dove era stato eretto da Sangallo il Giovane un arco trionfale ornato di statue e pitture). Probabilmente l'imperatore, fa sosta al palazzo Caffarelli, per poi proseguuire lungo la via Papale e i Banchi, il ponte di Castel Sant'Angelo e attraverso Borgo, arriva in piazza San Pietro salutato dal rombo delle artiglierie di Castello. Davanti alla basilica, Carlo V scese da cavallo e presenta il rituale omaggio al pontefice che lo aspettava nel portico. Insieme entrano in San Pietro per assistere a una funzione religiosa e si recarono nella sala Regia e nella cappella di Nicolò V, dove il papa prese congedo e l'imperatore fu accompagnato nell'alloggio predisposto.
4/12/1571
L'ammiraglio Marcantonio II Colonna celebra il trionfo dopo la vittoria sui turchi ottenuta a Lepanto dalla Flotta della Lega Santa. Il corteo si muove da Porta San Sebastiano a San Pietro, con tappe all'arco di Costantino, di Tito, di Settimio Severo e dal Campidoglio al Vaticano. La porta era adorna di festoni e della rappresentazione "di varie spoglie tolte ai nemici; si scorgevano timoni, remi, antenne, galee fracassate, artiglierie ed altre cose relative alla battaglia navale". Sulla grande arcata della predetta porta, così come sui tre antichi archi di trionfo ch'egli avrebbe attraversato lungo la Via Trionfale e la Via Sacra, erano state affisse delle grandi iscrizioni in latino inneggianti alla vittoria navale ed ai suoi artefici. La prima di esse, in particolare, recava la dedica del Senato e del Popolo Romano a "Marco Antonio Colonna, ammiraglio della flotta pontificia, altamente benemerito della s. Sede, della salute degli alleati e della dignità del popolo romano". I festeggiamenti proseguono per sette giorni.
1706
L'antiquario Francesco de‘ Ficoroni, avvia una campagna di scavi nella Vigna Moroni, presso porta San Sebastiano. Tra le scoperte, un colombario con due ordini di arcosoli e riccamente decorato con rappresentantazioni di Mercurio Fuggente con crumena e caduceo, pavoni ed aquile negli sfondi degli arcosoli.
1710
L'antiquario Francesco de‘ Ficoroni avvia una campagna di scavi presso la vigna Casali sulla via Appia antica.
1726
Giovanni Francesco Bevilacqua, scavando nella vigna Casali presso Porta San Sebastiano, rinviene numerosi colombari romani.
1746
L'antiquario Ficoroni, dopo aver ripreso gli scavi nella Vigna casali presso porta San Sebastiano, scopre una “camera magnifica” con grandi nicchie ornate da grotteschi e stucchi, subito dopo demolita.
1928
Il Comune acquista i terreni ancora rurali tra il sepolcro degli Scipioni e il colombario di Pomponio Hylas, sì da consentire un diretto collegamento tra i due monumenti archeologici. Il progetto del giardino viene affidato a Raffaele de Vico.
1931
Scavi di Guglielmo Gatti presso Porta San Sebastiano che portano alla luce i resti della controporta più antica (collegata con due archi gemelli al varco principale mediante due bracci a tenaglia), provando che non era quindi collegata all'Arco di Druso, come precedentemente ipotizzato.
25/11/1991
Il Mibac con decreto ministeriale, dichiara un interesse archeologico particolarmente importante della porzione di Parco Archeologico dell'Appia Antica tra le mura Aureliane, la Cristoforo Colombo, la ferrovia Roma-Pisa e la via Latina, convenzionalmente denominato V settore.
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Ex Scuola Giardinieri del Governatorato
1935 scuole
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Parco di San Sebastiano
1925 parchi
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Casino Bessarione
1450 casali
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Portale della Vigna delle monastero di San Domenico e Sisto
0 edifici
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San Cesareo de Appia
chiese
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Domus nei sotterranei di San Cesareo
domus
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Domus del Casino Bessarione
domus
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Portale della vigna del Collegio Clementino
edifici
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Orti di Galatea
ville
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Colombari di Vigna Moroni
colombari
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Oratorio dei sette dormienti
oratori
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Casale Pallavicini
casali
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Insula dell'Oratorio dei sette dormienti
archeologia
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Villa Barluzzi
villini
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Vigna Moroni
casali
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Sepolcro degli Scipioni
sepolcri
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Colombario del Sepolcro degli Scipioni
colombari
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Insula al Sepolcro degli Scipioni
domus
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Torre al Sepolcro degli Scipioni
torri
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Casina Sassi
casali
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Catacomba presso il Sepolcro degli Scipioni
catacombe
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Parco degli Scipioni
parchi
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Colombario di Pomponio Hyla
colombari
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Sepolcri di Vigna Casali a Porta San Sebastiano
sepolcri
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Arco di Druso
archi
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Porta San Sebastiano
porte