Durante i lavori di scavo di un grande collettore fognario al testaccio, viene scoperto il monumento funerario del console un Servio Sulpicio Galba, e resti del complesso degli Horrea Galbana:
Negli scavi che si eseguiscono nei prati del Testaccio, per il grande collettore che dovrà raccogliere le acque della città e scaricarle a 10 chilom. dalla porta ostiense, si sono avute le seguenti scoperte. È stata rimessa alla luce la fronte nord delle horrea ed oltre avere conosciuto la forma solita di tal genere di edifizì, si è potuto constatare la vastità loro, essendo lunga la fronte ora scoperta, dall'arco di s. Lazzaro ai ruderi Emporium, circca m. 1500.
Nella parte delle horrea confinante coll'Emporium, si è trovato il sepolcro di Sergio Sulpicio Galba, il console dell'anno 610, ovvero quello del 646 di R; sepolcro conservatissimo e raro, per il piccolo numero che se ne conservano di quell'età. Il monxunento è costruito con massi di peperino; somiglia ad alcuni sepolcri dell' età repubblicana, esistenti suU'Appia; e sopra un masso di travertino di m 0,95 X 0,57, bene squadrato ed incastrato tra i peperini, leggesi la seguente epigrafe:
SER SVLPICIVS SER F
GALBA COS
PED QVADR XXX
Le lettere sono alte m. 0,09; quelle della terza riga m. 0,06.
Di qua e di là dell'iscrizione, veggousi rilevati nei massi di peperino i fasci con la scure, che richiamano alla mente quelli scolpiti nel sepolcro di Palazzolo sul lago di Albano.
Importante l'osservare, che avendo preso nell'età imperiale considerevole sviluppo le fabbriche della horrea in questa regione, il sepolcro non fu attenato o rimosso, ma venne incluso nelle nuove fabbriche accennate, anzi religiosamente conservato e nascosto mediante un muro a fodera, costrutto di scaglie di tufa e peperino.
Presso i ruderi dell'Emporio, nel cavo di una fogna, è stato scoperto un masso grezzo di africano, lungo m. 2,70 grosso e largo 0,60. Non saprei dire se contenga iscrizioni di cava, essendo ancora nascosto per tre lati dalle terre.
Rodolfo Lanciani.
Essendosi ampliato lo scavo del collettore al Testaccio presso il monumento di Sulpicio Galba, si è riconosciuto esserne stata ab antico distrutta la parte posteriore. Nell’ interno del sepolcro si è rinvenuta la metà inferiore di una statua virile, togata, sedente. Il piano di troncatura è regolare, e vi rimane ancora la cassa del perno, per mezzo del quale le due parti della figura rimanevano aderenti.
Rodolfo Lanciani
Sull'angolo di via Mastro Giorgio e Vanvitelli, nel quartiere del Testaccio, alla profondità di m. 2,50 dal livello stradale, si è rinvenuto un grande dolio, rotto in molti pezzi. Il diametro alla bocca era di m. 0,61, al ventre circa m. 1,80. Nell’orlo superiore, largo m. 0,10, era impresso in belle lettere il sigillo rettilineo:
T FLAVI PYRAMI ADIVTOR-SER FEC
In un altro cavo, nella medesima via Mastro Giorgio, sull'angolo con la via Bodoni, si è rinvenuta un'anfora intiera, a due anse, di bella forma, alta poco più di un metro.
Giuseppe Gatti.
A Piazza di Santa Maria Liberatrice viene inaugurata una targa in ricordo della casa natale di Gabriella Ferri.
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Targa in memoria della casa natale di Gabriella Ferri
2010 targhe
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Lotto XXXI IACP Testaccio
1929 edifici
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Lotto XXX-XXXIV IACP Testaccio
1914 edifici
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Santa Maria Liberatrice a Monte Testaccio
1904 chiese
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Giardino di piazza santa Maria liberatrice giardini
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Sepolcro di Servio Sulpicio Galba
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Monumento ai caduti del rione Testaccio nella prima guerra mondiale
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Teatro Vittoria
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