Papa Benedetto XIV emana un editto in difesa del Monte dei Cocci di testaccio che vietava lo scavo e l’asportazione di terra e cocci, dannoso al buon mantenimento delle grotte per il vino e alla conservazione "di una antichità così celebre".
Nei lavori di fognatura in corso di esecuzione nei piani del Testacelo, è stata scoperta una strada antica, la quale dallo scalo (moderno) della Marmorata (altezza via Galvani nella mappa della Forma Urbis), si dirige verso i ruderi dell'Emporio. La strada è fiancheggiata da pareti a cortina di mattoni.
Rodolfo Lanciani.
Nella prima strada del nuovo quartiere del Testacelo, che corrisponde innanzi alla porta del magazzino dei selci, alla distanza di m. 32,00 dal viale alberato di porta S. Paolo, ed alla profondità di m. 5,00 si è scoperto il selciato di strada antica, che potrebbe essere la Ostiense.
Luigi Borsari.
In via Galvani, ai prati di Testaccio, nel fare una buca per piantagione di alberi, si è incontrato un muro di costruzione moderna, nel quale erano stati adoperati come materiale varî frammenti marmorei.
Alcuni di questi marmi si sono potuti ricongiungere, e si è avuto quasi intiero un cippo alto m 0,46 x 0,28 x 0,12 sul quale si legge in caratteri assai trascurati ed irregolari, l'iscrizione: D M M ANREL TH. ALLVS VE PRoC SACRAR COGNI T SIBI ET FIUIS LIBBQ FECIT BRECETIOR VM
Gli ultimi due versi sembrano d'altra mano ed incisi posteriormente. Questa epigrafe, da una copia scorretta del p. Ginanni, fu già edita dal Muratori p. 680, 7; ma era stata giudicata falsa, per l'ufficio che vi è ricordato, e finora inaudito, di un procurator sacrarum cognitionum: cfr. Hirschfeld, röm. Verwaltungsgesch. I, p. 209 nota 2; C.I.L. VI, parte 5ª, n. 3429.
Giuseppe Gatti.
Inaugurato il raccordo dalla stazione Termini al corso d'Italia (attraverso piazza Indipendenza e viale Castro Pretorio), ed il percorsovia Galvani, da via Marmorata al mattatoio.
Nel terreno comunale in via Galvani, gittandosi le fondamenta di una nuova scuola, si è rinvenuto un pezzo di fistola acquaria in piombo, di piccolo modulo, che porta scritto: OFICINA EVTYCHETIS
Nello stesso luogo sono stati raccolti fra la terra: un frammento di tegolone, «su cui è impresso il bollo delle fornaci di Plotina Augusta, C.I.L. XV, 695, ed un masso squadrato di peperino, alto m. 0,60 X 0,48 X 0,40, che conserva un resto d'iscrizione sepolcrale incisa in lettere profonde ed alte m. 0,75: CN L ANT ....I... CN L ER... ARBIT...
Giuseppe Gatti.
Proseguendosi gli sterri per la costruzione della scuola comunale in via Galvani, a m. 5 di profondità sotto il livello della strada, è stato scoperto in due diversi punti il selciato di un'antica via romana, per la lunghezza complessiva di circa venti metri. A m. 0,75 sotto questo pavimento stradale si è rinvenuta una condottura plumbea, del diametro di m. 0,06. Uno dei tubi porta la leggenda: IMP ANTONINI AVG PII PATRIMONI PROC C IVNIVS RVFVS v. C
In due altri è segnato il nome del plumbario, che già si trovò in un altro tubo della medesima condottura (cfr. Notizie, 1906, pag. 181): OFICINA EVTYCHETIS. Fra la terra sono state raccolte un'anfora fittile, senza manichi, alta m. 0,80, e quattro anse di anfore, improntate coi sigilli che seguono: a) CAP (C. XV, 2568 b)
c) FROT b) T FAW (ib. 2831 d) TCCTH
Giuseppe Gatti.
Con deliberazione viene affidato all'impresa Romeo Cametti l'appalto per la realizzazione di quattro padiglioni in cemento armato da adibirsi ad uso di ricovero diurno per l'infanzia abbandonata. Rientravano nella categoria delle scuole all'aperto, per la loro particolare struttura e organizzazione, realizzati con i fondi del Comitato Romano di Organizzazione Civile costituito durante la prima guerra mondiale per provvedere ai bisogni essenziali della popolazione, con il fine umanitario e civile di ospitare i bambini in età compresa tra i quattro e i tredici anni privi di genitori o in stato di abbandono, per fornire loro una completa assistenza sia educativa e morale che igienico-sanitaria:
« L'Amministrazione comunale con provvida iniziativa ha deliberato la rapida costruzione di quattro padiglioni per l'assistenza diurna all'infanzia abbandonata. I quattro padiglioni saranno costruiti con sistema speciale dalla ditta Cametti Romeo saranno a un solo piano e copriranno ciascuno una superficie di metri quadrati 364 circa comprendendo anche una zona di terreno libera da costruzioni per i giuochi e gli esercizi ginnastici.
Essi sorgeranno su aree comunali nelle seguenti località: 1. Quartiere Testaccio area del magazzino selci; 2. Quartiere Appio area comunale a sinistra di chi esce dalla porta S. Giovanni; 3. Quartiere Prati area in via Stefano Porcari; 4. Quartiere Trastevere area al viale del Re presso il palazzo degli esami.
Tali località peraltro non sono state tutte determinate in via definitiva. I lavori dovranno essere compiuti entro quattro mesi dalla consegna di ciascun terreno.
E sappiamo che le prime consegne stanno già avvenendo. I padiglioni saranno corredati dell impianto dei servizi sanitari delle cucine dell acqua ecc e per ciascuno di essi è prevista la spesa di L 125.000. L'ottima iniziativa incontrerà certamente la maggiore simpatia e ci auguriamo che essa sia al più presto tradotta in realtà come ce ne dà particolare affidadamento il personale interesse che vi preso il sindaco sen Apolloni. »
Situazione dei lavori per i quattro padiglioni che avrebbero dovuto sorgere rispettivamente nel quartiere Appio, in Testaccio, in Trastevere e in area in fondo al Corso Vittorio Emanuele.
« Per ciascuno era prevista una spesa L. 125.000 compresi gli impianti sanitari per le condutture dell'acqua ecc. Si cominciarono subito i padiglioni Trastevere Viale del Re e a via Galvani; più tardi per difficoltà in sorte nella scelta dell'area del terzo nel quartiere di San Giovanni (Padiglione Margherita).
Tutti e tre sono inaugurati. Senonchè è stata supearata la spesa per i quattro padiglioni di modo che sembra che si rinunci almeno per ora alla costruzione del quarto. L'impresa Cametti è stata veramente encomiabile per la celerità con la quale ha eseguito l'appalto. I padiglioni Infantiae Salus rappresentano una iniziativa che ci auguriamo abbia meritata fortuna. »
Inaugurazione dell'Asilo e Campo sportivo per i bambini poveri del rione Testaccio, su un'area concessa dal Municipio alla Croce Rossa Americana.
Inaugurazione della Caserma dei Vigili del Fuoco a Testaccio, dedicata ad Alberto De Jacobis.
Avviato uno scavo preventivo in occasione della costruzione del nuovo mercato rionale di Testaccio. Viene indagato un quadrilatero di circa un ettaro, partito dalla quota stradale di 15,00 metri s.l.m., si è approfondito fino a raggiungere la quota di 9,00 metri, che restituisce una stratigrafia ininterrotta dall’età primo imperiale alla età contemporanea.
Durante l'Avanguardie Urbane Roma Street Art Festival, sulla base della consulenza artistica della galleria 999Contemporary, viene realizzato da Roa un Murales sulla facciata di un palazzo a Via Galvani. "un belva di 30 metri che celebra il simbolo della città stessa, quella lupa, stizzita, arrabbiata che vediamo slanciarsi verso l'alto quasi a volersi togliere di dosso i problemi, i disagi e le difficoltà di un intera città, di un preciso momento storico, culturale e sociale, in una identificazione personale di tutti coloro che la osservano".
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Murales della Lupa di testaccio
2014 murales
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Campo Testaccio
1928 impianti sportivi
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Caserma Testaccio dei Vigili del Fuoco
1926 caserme
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Padiglione Infantiae Salus Testaccio
1920 scuole
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Scuola De Amicis
1906 scuole
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Lotto IX Testaccio
1885 edifici
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Targa in difesa del cocci di Testaccio
1744 archeologia
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Istituto Madre Elena Bettini
conventi
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Madonna della providenza a via Galvani
edicole sacre
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Ex Mercato degli animali a Testaccio
edifici
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Mercato Testaccio
edifici
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Horreum del Monte testaccio
archeologia
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Monte dei Cocci di Testaccio archeologia