L'ingegnere Lorenzo Allievi, pubblica il volume La metropolitana di Roma, dove espone il suo progetto per una nuova ferrovia urbana:
Prima stazione al Circo Massimo (attuale Piazza di Porta Capena), dove è ideato un nodo di scambio con i treni per i Castelli. Il tracciato prosegue in rettilineo sotterraneo da Via di San Sebastiano a Porta Metronia (riprendendo il tracciato della Linea di Trastevere), esce fuori le Mura Aureliane e proseguendo lungo l'asse dell'attuale Via Sannio. Dopo un breve tratto in superficie, la linea rientra entro le Mura Aureliane, sfruttando il passaggio di Porta Asinaria, e intercetta la linea Roma-Marino-Albano, per poi tornare nuovamente in sotterranea lungo Via Emanuele Filiberto, fino alla stazione Via Labicana, all'angolo con Viale Manzoni. Virando poi su Viale Manzoni, la ferrovia segue un percorso in salita per tornare in superficie, intersecando il tram per Tivoli presso Santa Croce in Gerusalemme. Per evitare di danneggiare le fognature appena costruite per i nuovi Rioni Esquilino e Castro Pretorio, la ferrovia scavalca i binari della Stazione Termini tramite una galleria, giungendo a Porta San Lorenzo, poi costeggiando le Mura Aureliane, arriva fino al Castro Pretorio, dove è presente un'altra stazione. Dopo aver attraversato in sotterraneo la Nomentana, la ferrovia passa in trincea per tornare entro le Mura Aureliane tra Porta Pia e Porta Salaria e, quindi, nuovamente proseguire sottoterra verso il Quartiere Spithover (Rione Sallustiano) e la stazione Orti Sallustiani. Il tracciato prosegue sotto Villa Ludovisi, per virare dietro Trinità dei Monti con un tratto in superficie e raggiungere il Pincio, e una fermata lungo Viale Trinità dei Monti. Dopo un tratto parallelo al muraglione del Pincio, la ferrovia supera le Mura con un cavalcavia che costeggia Piazzale Flaminio. Una volta varcato il Tevere, su di un ponte, il percorso si conclusa presso il Rione Prati, con una stazione collegata alla ferrovia Roma-Viterbo.
Nelle fondazioni della prima caserma di fanteria ad oriente di quella degli allievi carabinieri, si vengono discoprendo ambulacri sotterranei, con pareti di opera reticolata, coperti a volta a tutto sesto. Gli ambulacri larghi m. 4, sono orientati approssimativamente sull'asse del Mausoleo d'Adriano, e si credono lunghi più centinaia di metri. L'alluvione delle acque sorgive rende impossibile ogni indagine.
Rodolfo Lanciani.
Davanti alla caserma dell'81º di fanteria in Viale Giulio Cesare, famigliari dei rastrellati per la deportazione chiedono la loro liberazione. Un prigioniero tenta di fuggire da una finestra ma viene ucciso. Teresa Gullace, incinta del sesto figlio cerca di gettare un pacchetto con del cibo al marito ma mentre si fa largo tra la folla viene uccisa da un soldato tedesco. Nel pomeriggio dello stesso giorno gappisti tenteranno un attacco alla caserma.
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Santa Maria Assunta a Prati
1950 cappelle
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Cinematografo Giulio Cesare
1934 cinematografi
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Monumento a Giuseppe Galliano
1898 statue
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Caserma Cavour
1882 caserme
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Caserma Principe di Napoli ora Nazario Sauro
1882 caserme
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Caserma Regina Margherita ora Lucio Manara
1882 caserme
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Caserma Vittorio Emanuele II ora Orlando De Tommaso
1882 caserme
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Munumento ai caduti nella Caserma Vittorio Emanuele II
memoriali
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Istituto San Giovanni Battista a Prati
scuole