Fra la chiesa di S. Eligio e la sponda del Tevere, continua a scoprirsi un muragliene di blocchi di tufa, parallelo alla sponda stessa, e che sembra contemporaneo alle fortiticazioui serviaue. Di tratto in tratto presenta speroni di legamento col terrapieno.
Negli sterri intrapresi lungo la sponda transtiberina, tra il muro nuovo ed il ponte s. Bartolomeo, incominciano a mostrarsi avanzi di fabbricati in opera reticolata e laterizia, dei quali non è possibile ancora determinare la natura e l'uso. I pavimenti delle camere sono di musaico a chiaro scuro. Vi sono stati trovati bolli delle fornaci di Arrio Antonino, con bolli: CNDOMITI CHRITONIS Q F V
Dagli scavi descritti, e da quelli dell'alveo del Tevere, provengono centocinquanta monete, frammenti di bronzo, di ferro, di osso, e di terracotta ed alquanti cocci di vasi aretini coi bolli: CROSCI; PMESEINI; ACI; C MR; FEROX; C VILL; P C L. PR; A VIBI; PRIMI; AMPHIOS; LI
Viene rinvenuta nel Giardino Longhi (in vicolo del Muro Nuovo, ora scomparso e un tempo situato non lontano dall’odierno Ponte Garibaldi) una struttura di forma quadrangolare in marmo bianco lunense, che viene chiamata Fontanina. Il reperto sarà esposto tra le collezione dei futuro Museo Nazionale romano.
Eseguendosi gli sterri pel grande collettore della sponda sinistra del Tevere, e precisamente nel tratto di ripa parallelo alla via Giulia, dietro la chiesa di s. Biagio della Pagnotta, è tornato in luce un cippo di travertino, spettante alla serie di quelli della terminazione delle ripe, alto m. 1,60, largo m. 0,76, e dello spessore di m. 0,24.
Il cippo era al posto, alla distanza di m. 12 circa dall'acqua; ma rovesciato, e conla parte scritta volta a terra, per cui creduto dagli operai un inutile e semplice blocco di travertino, fu preso a colpi di mazza ed infranto. Ricomposto, si è veduto che per buona sorte, poco manca della importantissima leggenda che vi era incisa, e che qui viene riprodotta:
PAVLLVS FABIVS TERS... | C EGGIVS MARVLL... |L SERGIVS PAVLLVS... | COBELLS RV... |L SCRIBONIV... | CVRATOR... |ET ALV... |EX AVCTORIT... |TI CLAVDI CAESA IS... | AVG GERMANIC... | PRINCIPIS S... |RIPAM CIPPIS POS... | TERMINAVERVNT A TR... AR | AD PONTEM AGRIPP...
cioè: Paullus Fabius. (P)ers(icus) | C. Eggius Marull(us) | L. Sergius Paullus | C. Obell(iu)s Ru.... | L. Scriboniu(s)........ | Curator(es) (Riparum) | Et alv(ei) (Tiberis) | Ex. Auctorit(ate) | Ti. Claudi Caesaris | Aug. Germanic(i). Principis
S. (C). | Ripam cippis pos(itis) | terminaverunt a Tr(ig)ar(io) | ad pontem Agrip(ae).
Non v'ha chi non consideri subitamente la duplice importanza di questo nuovo cippo, dal lato cioè epigrafico e topografico.
Infatti, oltre alla lista di quattro nuovi senatori preposti alla cura delle rive e dell'alveo del Tevere, de'quali non avevamo menzione di sorta, il nostro cippo ci insegna, che anche sotto l'impero di Claudio durò inalterata l'istituzione fatta da Tiberio nell’anno 15 dell'e. v., di un collegio cioè di quattro personaggi di rango senatorio, presieduti da un consolare, i quali duravano un anno in carica, ed ai quali incombeva l'obbligo della tutela e conservazione delle ripe e dell'alveo del Tevere. Il consolare Paullus Fabius Persicus, preposto al collegio dei curatori menzionati nel nuovo cippo, è il console dell'anno 34.
Secondariamente, abbiamo in questo cippo l'unica prova di terminazioni eseguite sotto l'impero di Claudio.
Ma il pregio topografico è assai maggiore, essendo nel cippo indicati, con tutta precisione, i due termini a quo e ad quem, tra i quali era compreso il tratto di sponda terminato; trigario cioè ad pontem Agrippae.
La chiesa di Sant'Anna dei bresciani viene demolita per la realizzazione del tratto di Lungotevere dei Sangallo.
Nel fondare una nuova fabbrica, appartenente ai sigg. march. Patrizi, sulla riva sinistra del Tevere fra il vicolo del Cefalo e la chiesa di s. Anna de' Bresciani, si è trovato, alla profondità di circa m. 4,00, tuttora infisso al suo posto, un cippo terminale delle ripe del fiume riferibile alla terminazione fatta sotto Antonino Pio nell'anno 161 dell' e. v. È in travertino; alto m. 1,95, largo m. 1,00, grosso m. 0,40; e nella fronte, ch'era rivolta verso il Tevere.
Negli scavi per la costruzione del collettore alla sinistra del Tevera presso il vicolo dello 20, si raccolse il seguente frammento epigrafico inciso su lastra marmorea di m. 0,30 X 0,12: ...ANIVS... | ...RATVSHEVIX...
Pei lavori medesimi, fu trovata, a monte della spalla del ponte nuovo Vittorio Emanuele, una lastra di marmo, di m. 0,28 X 0,25, contenente il seguente frammento di epigrafe cemeteriale cristiana: ...IARINES | ...RVNDP | ...TAEQVIE...
Giuseppe Gatti.
La draga che ha eseguito lo spurgo dell'alveo del Tevere, in prossimità del nuovo ponte Principe Amedeo (oggi Mazzini), ha estratto i seguenti oggetti: Piccolo anello d’oro, di moderna fattura, che nel castone ha un'antica corniola incisa con arte mediocre. Vi è rappresentata una figurina distesa sulla terra e sovr'essa un'aquila ad ali spiegate; Genietto alato, di bronzo, alto m. 0,04, già servito ad ornamento di un vggetto al quale era innestato. È in atto di sedere, con la mano destra avvicinata alla bocca e col braccio sinistro, di cui manca la mano, sollevato; Frammenti di lastra marmorea.
Il consiglio comunale approva la messa in dimora di due filari di platani, uno per ciascuno dei lungotevere. I primi a essere piantati sono quelli tra Ponte Umberto e Ponte Margherita.
Sistemandosi il vicolo detto del Muro nuovo, in prossimità di s. Crisogono, si è rinvenuto il coperchio di una doppia urna cineraria, in marmo, lungo m. 0,53, largo m. 0,50. Sul lato di fronte ha due piccoli fastigî corrispondenti ai due loculi, ed in ciascuno di essi è scolpita una corona lemniscata. Nel mezzo vi è rilevata una rosa, e negli acroterî sugli angoli, una foglia d' edera.
Giuseppe Gatti.
Con delibera n.7824, il Governatore di Roma concede all'Opera Pia dei Bresciani, l'autorizzazione a svolgere i lavori per sistemare dell'area tra via dei Bresciani e il Lungotevere dei Sangallo (già alterata dalle demolizioni del 1888 per la realizzazione del Lungotevere). Oltre alla sistemazione del proprio Palazzo, viene realizzato un nuovo edificio sul Lungotevere, riutilizzando elementi architettonici provenienti dalle demolizioni di alcune case dell'opera pia.
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Palazzetto Sacchetti a Largo Orbitelli
1936 edifici
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Palazzo a Via dei Bresciani 23
1933 edifici
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Ponte di Ferro dei Fiorentini
1862 ponti
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San Nicola degli Incoronati
1728 chiese
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Ninfeo di Palazzo Sacchetti
1660 fontane
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San'Anna dei Breciani
1578 chiese
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San Giovanni Battista dei Fiorentini 1519 basiliche
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Case dei Bresciani
edifici
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Ex Convento delle Suore di San Vincenzo de Paoli
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