Con deliberazione del Comune di Roma, l’obelisco, giacente in terra dall’epoca dei lavori michelangioleschi per la nuova piazza del Campidoglio, viene concesso (forse per meriti civici) al “magnifico Domino” Ciriaco Mattei, che ne aveva fatto pressante richiesta per la villa che stava costruendo al Celio.
Alle notizie contenute nel precedente rapporto dal prof. Gatti, meritano di far seguito le seguenti, che si riferiscono all’ altra parte del Campidoglio, quella cioè occupata dal tempio di Giunone Moneta, dove sono in corso i lavori per innalzare il monumento al Re Vittorio Emanuele, a ridosso della chiesa dell’Aracoeli.
Quivi in alto sono stati riconosciuti alcuni resti di antico recinto dell'età regia, ed in mezzo a ruderi di varia età, sono stati raccolti due frammenti epigrafici.
Tl primo, che misura m. 0,50 X 0,36, costituisce la parte superiore a sinistra di un cippo marmoreo dedicatorio, leggendovisi:
DRVSO TI AGV F D DIVI IVL PONTIF
Il secondo è costituito da due pezzi di una base marmorea seorniciata, i quali combaciano e recano:
PRAETORI CANDIDATO C POMPONIVS TITIANVS AMICO OPTIMO
Eseguendosi alcuni lavori murarii nel palazzo senatorio in Campidoglio, dal lato che è volto a mezzogiorno, in prossimità del cancello d'ingresso agli ufficî comunali, si è trovato un tratto di antico muraglione, costruito con parallelepipedi di tufo.
Sterrando poi nel medesimo luogo, ad un metro in circa dal piano attuale, sì sono rinvenuti gli avanzi di uno scheletro, la cui sepoltura risale certamente all’età medioevale.
Il Comune di Roma bandisce un concorso per il congiungimento stabile dei tre Palazzi Capitolini. Il concorso viene vinto da Marcello e Pio Piacentini:
"Poichè, scaduto il termine concesso all'Amministrazione bloccarda per demolire le braccia di cartapesta alzate ad allacciare al Palazzo dei Senatori le gallerie dei Musei ed i saloni gloriosi del Palazzo dei Conservatori, le mascherature burlesche non cadevano, l’atitorità governativa alzò la sua voce di comando. Il Comune allora, disposto a non cedere nemmeno di fronte alla forza, bandì un concorso pel congiungimento definitivo dei tre edifici superibi."
Il progetto che la reca e nasconde il nome dei suoi autori sotto il motto simbolico di Noli me tangere considera la questione del congiungimento in rapporto alla sistemazione stradale, al definitivo assetto degli uffici capitolini, a problemi severi di Arte e di Archeologia. Move da un progetto della Commissione direttiva del Monumento a Vittorio Emanuele che considerava l’accesso alla mole sacconiana dalla parte posteriore e prevedeva una rampa svolgentesi nelle aree di demolizione chiuse tra il Monumento, l'Ara Coeli, e le chiese di Santa Marina e di San Pietro in Carcere.
Nella planimetria dei Piacentini, questa rampa, dopo aver lasciato alla sua destra una via parallela, che alla quota del Tabularium conduce all'ingresso monumentale ideato per la sede delle Rappresentanze, sale fino alla Piazza del Campidoglio aprendo a sinistra del Palazzo Senatorio una superba terrazza adorna di balaustre e di statue e protesa sul suggestivo panorama dei Fori balzati completi dalla liberazione sapiente del contorno. Così invece di accecare la piazza, si darebbe ad essa una vista ampia quanto mai, lasciando al sole ed all'azzurro un trionfale varco.
"P.S: ll Consiglio superiore per le antichità e le Belle Arti aveva dovuto, con ripetuti pareri, in quale si rispettava l'apparenza della piazza del Campidoglio, ma si lasciava ai concorrenti piena libertà di trovare il passaggio pel congiungimento dei tre palazzi in qualunque parte eva qualunque livello del colle. Intanto il Consiglio superiore si è pronunciato in senso sfavorevole al concorso."
Inaugurazione del giardino della Vittoria tra il Vittoriano e il palazzo Senatorio.
In occasione del IV anniversario della marcia su Roma, l'on Mussolini inaugura nei giardini del Campidoglio, l'Ara dei martiri fascisti, eretta per commemorare i caduti della rivoluzione. Per realizzare il monumento viene utilizzato il basamento dell'obelisco sallustiano, rimasto in un magazzino dell'Acqua Marcia dopo la distruzione della Villa Ludovisi.
In occasione della commemorazione del centenario del plebiscito che decretò l'annessione del Lazio al Regno d'Italia, apre per la prima volta al pubblico il Museo centrale del Risorgimento al Vittoriano.
Nuova campagna di scavi sul lato orientale del Foro di Cesare, nella parte compresa tra via dei Fori Imperiali, la ex via Bonella, la ex via Cremona e l’attuale belvedere sul Foro di Cesare. Il progetto rientra negli accordi stipulati tra la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e l’Accademia di Danimarca, che ha donato 1.500.000 € grazie alla Fondazione Carlsberg di Copenaghen e alla Aarhus University Research Foundation.
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Museo del Risorgimento
1970 musei
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Palazzo dell'Istituto del Risorgimento
1929 edifici
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Giardino della vittoria al Campidoglio
1925 giardini
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Fontanella in via di San Pietro in Carcere
1910 fontane
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Stele del VII Congresso Internazionale della Corda Fratres
1876 memoriali
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San Giuseppe dei Falegnami 1597 chiese
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Torre di Martino V a palazzo Senatorio
1427 torri
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Tempio di Giunone Moneta
-343 templi
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Tempio della Concordia
-367 templi
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Carcere Mamertino - Tulliano
archeologia
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Torre di Niccolò V a palazzo Senatorio
torri
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Mura serviane al Campidoglio
fortificazioni
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Lupa Capitolina
statue
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Basamento dell'Obelisco Sallustiano
archeologia
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Basilica Argentaria archeologia
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Porta Fontinalis
porte
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Sostrutture del Monte Capitolino
fortificazioni