Sterrandosi in prossimità del clivo Palatino, si è rinvenuta, sotto alcuni avanzi di antiche fabbriche laterizie, una fogna costruita con massi di tufo, le cui sponde furono in parte risarcite nei bassi tempi. In questo risarcimento si trovò messa in opera una grande lastra di marmo, su cui si legge la metà di una iscrizione onoraria, che può esser supplita nel modo che segue: thermantiaE sanctissimae AC NOBILISSIMAE memoriae femiNAE CONIVGI DIVI theodosi in lustRIS COMITIS VTRIVS que militiae mATRI DN. THE ODOSI perpetui augustiAVIAE DD N N arcadi fortissIMI PRINCIPIS et honori piisSIMI IVVENIS praestantia indo LIS SVAE augenti divinam PROSA PIAM ceionius rufivs ALBINVS VC praefectus urbi IVDEX ITER VM sacrarum Co GNITIONVM D C
Questa epigrafe, posta dal prefetto di Roma Ceionio Rufio Albino nell’ anno 389, è la prima e sola memoria che ricorda la madre di Teodosio il Grande. Di lei era finora appena conosciuto il nome, per la menzione fattane da Aur. Vittore nella £p:tome de vita et moribus impp. Romanorum.
Giuseppe Gatti.
Scavi di Giacomo Boni presso la Salita di San Bonaventura:
"In questo suolo, dove nacque Roma, feci nuove importanti scoperte. Ad oriente dell’ Area Palatina, sul clivus sacer a grossi poligoni, che dalla Via sacra ascendeva al palazzo dei Flavî, sono apparse le vestigia di una grandiosa porta trionfale; un pilone è già scoperto e fa credere che il monumento, attribuibile a Domiziano, avesse dimensioni assai maggiori dell'Arco di Tito; l’altro è nascosto dalla Via di San Bonaventura, ma ho ferma speranza che il principe Colonna, sindaco di Roma, mi aiuterà a rimettere in luce tanto caposaldo della topografia imperiale romana.
Sul centro dell'Area Palatina rinvenni il simulacro di una Vittoria scolpita in marmo pentelico nel V secolo av. C., nel momento più fulgido del pensiero e dell'arte ellenica, quando Pericle voleva unire in federazione le colonie greche mediterranee sotto l'egida del Partenone, dedicato all'Intelligenza divina sull'Acropoli di Atene.
La statua della Vittoria era murata tra gli squarci del fortilizio medioevale in cui nel 1118 fu prigioniero il pontefice Gelasio Il della famiglia Caetani; le supposte Turres domnae Bonae et Iniquitatis, demolite pro pace servanda l'anno seguente."
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San Bonaventura al Palatino
1675 chiese
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Convento di San Bonaventura al Palatino
1675 conventi
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Convento di San Sebastiano al Palatino
1631 conventi
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San Sebastiano al Palatino
1626 chiese
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Horti Farnesiani
1520 ville
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Adonaea poi Elagabalium
218 templi
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Arco di Tiberio
archi
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Domus Tiberiana
domus
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Turris Iniquitatis
torri
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Basolato del Clivo Palatino
archeologia
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Arco di Domiziano
archi
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Portale di Vigna Barberini
edifici
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Tempio di Giove Stautore al Foro
templi
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Horrea detti Terme di Elagabalo
archeologia