Già Piazza Branca
In piazza a' Catinari, sotto la bottega n. 22 è stato scoperto il selciato di una antica strada, alla profondità di 4 metri sotto il piano attuale.
Sventramenti per la realizzazione di via Arenula. Viene demolita la Chiesa di Santa Maria dei Calderari.
Il barone Guglielmo Huffer propone al comune di finanziare la realizzazione di un giardino con fontana nella piazza realizzata con le demolizioni a via Arenula. La proposta viene accolta.
La Commissione Archeologica Comunale decide di trasportare a Piazza Cairoli la vasca di granito di Baveno scoperta nel corso dello scavo di fondazione di una casa a piazza Cenci, permettendo all'architetto Andrè di riutilizzarla come elemento di una nuova fontama nel Giardino.
Dalle demolizioni sulla piazza di s. Carlo ai Catinari proviene un frammento di lastrone marmoreo, elegantemente intagliato a modo di transenna.
Nei movimenti di terra sulla piazza di s. Carlo ai Catinari, è stato raccolto il collo di un grande vaso di vetro. È lungo m. 0,15, ed è decorato con strie spirali per tutta la sua lunghezza.
Giuseppe Gatti.
Demolendosi vecchi muri, nei lavori per il completamento del palazzo Santacroce verso la piazza di s. Carlo a' Catinari, si è trovato tra i materiali di fabbrica una base marmorea, alta m. 0,25, larga m. 0,387, e profonda m. 0,27. È ricurva posteriormente, e doveva sostenere un busto di cui rimangono pochissimi avanzi. Vi è incisa sulla fronte un'iscrizione, la quale fa conoscere che il marmo era posto in onore di Mercurio sotto le forme di Antinoo. Tale iscrizione è composta di due distici in greco. Fu pure trovato un pezzo marmoreo con fregio di ornamentazione architettonica, ed un busto acefalo di grande statua virile.
Nel cavo per fondare il nuovo muro laterale del predetto palazzo Santacroce, dirimpetto alla chiesa di s. Carlo a’ Catinari, si è trovato a m. 5,00 sotto il piano stradale un tratto di antica strada romana, la quale correva parallela a quella ora esistente. Nei medesimi sterri si è rinvenuto un blocco di Dea lungo circa m. 0,85, ed un rocchio di colonna di cipollino.
"A Roma, sulla casa Tanlongo, dove Benedetto Cairoli avea da ultimo dimorato, venne inangurata una lapide commemorativa, con epigrafe di Domenico Gnoli. Fino dalle 9 della mattina la gente andava affollandosi in piazza Cairoli e nelle vie adiacenti. Arrivarono l'onorevole Rudini, assessori, consiglieri, sottosegretari di Stato; alle 9,45, precedute dal concerto municipale, giunsero varie Associazioni in numero di 23, colle bandiere; i reduci dalle patrie battaglie portavano una corona d'alloro. La banda intuonò la marcia reale e la folla la salutò cogli applausi. Scoperta la lapide, nuovi applausi proruppero, mentre i vigili salivano ad appendere alla lapide le corone. Il sindaco duca Caetani pronunciò un discorso, e il comm. Tanlongo ringraziò il sindaco dell’onore fatto alla sua casa, Seguì quindi l'inno di Garibaldi, che chiuse la festa semplice, patriotica."
Per i lavori stradali nella piazza Cairoli, si è trovato fra la terra un medaglione in bronzo di Giuliano II, assai ben conservato, che nel rovescio ha la leggenda VIRTVS AVG N, e corrisponde a quello edito dal Cohen, n. 51. Sopra il capo dell'imperatore vi ha un piccolo foro; onde risulta che per qualch. tempo il medaglione fu portato appeso come oggetto d'ornamento.
Giuseppe Gatti.
Nei lavori di fondazione di un nuovo fabbricato in piazza Cairoli, e propriamente nel sito già occupato dalla chiesa di s. Maria in Cacabariis, sono stati rinvenuti i seguenti frammenti di antiche iscrizioni.
Fu pure raccolta la gamba destra d'altra statuetta, appoggiata ad un tronco d' albero, alta m. 0,26. La gamba è nuda, ed il piede è munito di caliga. Il ginocchio alquanto piegato, mostra che la figura era in atto di spingersi vivacemente in avanti.
Si ebbero eziandio dallo sterro: due altri piccoli frammenti di scoltura, uno dei quali conserva soltanto il plinto di una statua con avanzo di piede, l'altro è un pezzo di fregio, alto m. 0,23, decorato con foglie e fiori; un vaso fittile in forma di boccale, e due lucerne comuni di terracotta.
Continuandosi gli sterri per la fondazione del predetto casamento in piazza Cairoli, alla profondità di m. 3,50 si è ritrovato un antico sarcofago di marmo, in forma di labrum, lungo m. 1,90, largo m. 0,55. La fronte è tutta decorata a strie ondulate. Sull'angolo destro è scolpita di alto rilievo una figura virile, coperta del solo pallio, che gli lascia nudo il petto, la spalla destra ed il braccio. Sull'angolo sinistro è una simile figura di donna, vestita di lunga tunica e manto, che le vela anche la parte posteriore del capo. Dietro ambedue le figure è disegnata una tenda a modo di cortina. Ai lati del sarcofago è inciso uno scudo, dietro il quale sono incrociate due aste, e fra queste una bipenne.
Finalmente alla profondità di m. 5,00 dal piano stradale, è tornato all'aperto un collare di servo fuggitivo, in bronzo, alto m. 0,019 della circonferenza di m. 0,40, che porta incisa l'epigrafe: SERVVS SVM DOMNI MEI SCHOLASTICI V SP TENE ME NE FVGIAM DE DOMO PVLVERATA
La Giunta Comunale approva la sistemazione in piazza Cairoli di una statua bronzea di Seismit Doda. La proposta viene lasciata decadere a causa delle tensioni internazionali. Protagonista del Risorgimento e ministro di Crispi, aveva una sua posizione irredentista, che risulta scomoda in un momento che l'Italia stipula con la Triplice Alleanza con l’Austria e la Germania.
La Giunta Comunale approvata l'installazione. in piazza Cairoli della statua bronzea di Seismit Doda. L'iter, partito nel 1903, era stato sospeso a causa delle tensioni
Viene inaugrata la statua di Seismit Doda nel giardino di Piazza Cairoli, senza cerimonie, di notte.
Intervento di riqualificazione del giardino di Piazza Cairoli e restauro della fontana. L'intervento di restauro alla fontana prevede la revisione dell'impianto idraulico, la pulitura delle superfici dai depositi inquinanti e dalle incrostazioni calcaree. Per la riqualificazione del giardino, viene realizzata la collocazione di nuovi elementi di arredo urbano, non solo i lampioni, ma anche panchine e inferriate in ferro battuto che hanno restituito all’area verde di piazza Cairoli la sua immagine originaria.
Viene ripristinata la recinzione del giardino di Piazza Cairoli.
☆ ☆ ☆ ☆ ★
Monumento a Seismit Doda
1916 memoriali
☆ ☆ ☆ ★ ★
Palazzetto a Via Arenula 83
1895 palazzine
☆ ☆ ☆ ☆ ★
Targa sulla della Casa di Benedetto Cairoli
1891 targhe
☆ ☆ ☆ ☆ ★
Fontana di piazza Cairoli
1888 fontane
☆ ☆ ☆ ☆ ★
Santa Maria dei Calderari
1881 chiese
☆ ☆ ☆ ☆ ★
Targa del Rione Sant'Eustachio a Piazza Cairoli
1744 targhe
☆ ☆ ☆ ☆ ★
Targa del Rione Regola a Piazza Cairoli
1744 targhe
☆ ☆ ★ ★ ★
Santi Carlo e Biagio ai Catinari
1612 chiese
☆ ☆ ★ ★ ★
Palazzo Santacroce ai Catinari
1598 palazzi-corte
☆ ☆ ☆ ☆ ★
Oratorio dell'arciconfraternita di Santa Maria madre della divina provvidenza
oratori
☆ ☆ ☆ ☆ ★
Giardino di Piazza Cairoli
giardini
☆ ☆ ☆ ★ ★
Convento di San Carlo ai Catinari
conventi
☆ ☆ ☆ ☆ ★
Targa commemorative per la sistemazione di piazza Cairoli
targhe
☆ ☆ ☆ ☆ ★
Madonna di palazzo Santa Croce
edicole sacre
☆ ☆ ☆ ☆ ★
Palazzo Signoribus
palazzi