Campagna di archeologia preventiva, nell'area compresa tra via Padre Semeria e via Cristoforo Colombo, propedeutici alla realizzazione della nuova sede dell'Istituto Postelegrafonici.
Nella porzione occidentale del lotto, in un'area di circa 1000 metri quadrati, gli
scavi hanno portato in luce una necropoli di età romana imperiale, con più di 110 deposizioni
individuate, sviluppata secondo un asse nord-ovest/sud-est e contenuta da tre differenti strutture murarie.
Le tipologie sono: ad inumazione in fosse terragne con coperture di vario tipo (cappuccina, semi cappuccina, tegole e/o bipedali posti in piano); tombe con copertura di anfore frammentarie; deposizioni a enkytrismos; tombe prive di copertura; due sepolture entro sarcofago di terracotta. Le tombe in alcuni casi sono tagliate da altre sepolture.
Nel settore orientale del lotto è stata individuata una cava di pozzolana, colmata da
un ingente strato di terreno di riporto, contenente numerosi frammenti di materiali edilizi e
ceramici di epoca antica; sono stati rintracciati frantumi di intonaco, di stucco, di pavimentazioni in mosaico bicromo e policromo, in cementizio con inserti lapidei, in opus spicatum, nonché materiali ceramici, tra i quali soprattutto anfore, unguentari in vetro, aghi crinali, spatoline in osso.
Verosimilmente essi derivano dalla distruzione di edifici antichi, sia a carattere funerario che residenziale, inquadrabili cronologicamente dalla fine del I secolo a.C. alla fine del II secolo d.C., ubicati forse nei dintorni e verosimilmente distrutti in età moderna, vista la presenza di materiali recenti nel riempimento della cava.