Continuando i lavori di sterro nella stazione del Tramway Roma-Tivoli, sono stati scoperti altri ruderi di celle sepolcrali e colombai, alcuni dei quali con iscrizioni ancora murate nelle pareti.
Rodolfo Lanciani.
La tenuta del sig. principe del Drago, denominata Benzone, è posta tra la via comunale di Lunghezza e la via Prenestina, a undici chilometri dalla porta Maggiore. Avendola percorsa in ogni senso, non ho ritrovato avanzi di antichi fabbricati, emergenti dal suolo: in più luoghi tuttavia, l'abbondanza di frammenti laterizî e marmorei, dispersi sulla superficie del suolo, rivela l'esistenza di fabbricati sepolti.
Seguendo cotesti indizî, il principe del Drago ha fatto aprire uno scavo nel punto più alto del suo tenimento, donde si ha una bellissima vista sulla vallata inferiore dell'Aniene.
I ruderi scoperti appartengono al fabbricato nobile di un antico latifondo, e son costruiti in laterizio misto al reticolato, con restauri di epoca assai tarda. La profondità media dei pavimenti è di un metro e venti centimetri, sotto il piano della campagna.
La sala principale, larga 10 m. lunga 22 m., ha forma di basilica con abside di m. 5 di diametro, e due file di colonne, che la dividono in tre navi. Le colonne più non esistono: sono stati ritrovati soltanto, un capitello, di buona maniera composita, e due basi ancora in opera, fra le quali corre una soglia di marmo bianco. Le basi presentano la singolarità, di essere state segate e scolpite da un masso di marmo, contenente una grande iscrizione sepolcrale di liberti della gente Coponia: per la qual cosa si può credere, che tale appunto debba essere il nome degli antichi proprietarî del latifondo.
Le basi erano collocate così, che i brani d’iscrizione rispettivi riuscissero dalla banda del piano di posamento, e non offendessero la vista. I due brani non si ricompongono: ma non v'ha dubbio sulla loro comune origine, pari essendo e la forma e la misura delle lettere, e la grana e la qualita del marmo.
Il pavimento della basilica è di mosaico grossolano, a chiaro scuro. Contiene nel mezzo una vasca o fontana quadrata, il cui sopravanzo cadeva dentro un ampio emissario, scavato nel tufa. Negli scavi sono stati ritrovati tre pezzi di canale da tetto, terminati da antefisse elegantissime; un busto di raro alabastro cotognino, mancante della testa; ed un pezzo di dolio, sul quale sono intagliate le sigle: A < XXV
Dietro l'abside della basilica, e come essa, orientate da oriente a occidente, stanno tre sale rettangole, ed una rotonda con vasca da bagno, contornata dai consueti gradini. I pavimenti sono commessi con quadri a rombi, di marmi venati.
Nell'attigua tenuta di Salona, scavandosi dal proprietario sig. Vulpiani per costruire un muro a secco, a metri 60 circa dal margine della Prenestina, ed a m. 200 circa a monte del chilometro XI, è stato scoperto un antico pressoio, 0 torchio, forse per vino, forse per olio, composto di due enormi macigni (m. 2,10 x 2,20) con doppio circolo concentrico, e canaletto di scolo, e di due truogoli o purgatoî, aventi la forma di sarcofagi, lunghi m. 2,00, larghi m. 0,35. L'apparecchio era stato manomesso ab antico: i due macigni erano stati capovolti, e su di essi disteso un pavimento di mattoncini a spiga.
Rodolfo Lanciani.
Nell area della stazione pel tramway di Tivoli, si sta sterrando un vasto ipogèo di sepolcro, con mura di reticolato, e volta lunettata a schifo, ornata di eleganti rilievi a stucco. L’' ipogèo è lungo m. 9,90; la larghezza non può essere ancora determinata. Il piano superiore all’ ipogèo, ha pavimento di mattoni a spiga. Aderente a questo mausoleo è un muro costruito con grandi blocchi di peperino, legati insieme con sbranche a coda di rondine. I blocchi debbono aver servito ad altri usi, prima di esser murati in questa parete, perchè alcuni fra essi sono sagomati..
Rodolfo Lanciani.
Nella tenuta di Salone, facendosi lavori di riparazione alla condottura, presso le sorgenti dell' acqua Vergine, sono stati scoperti alcuni avanzi di un antico edificio costruito in laterizio. È specialmente notevole una piccola stanza destinata a bagno, che ha tre gradini per la discesa, alti ciascuno m. 0,40 e rivestiti di lastre marmoree ben commesse tanto nelle pedate che nelle alzate. Fra la terra si raccolsero alcuni tegoloni bipedali, due dei quali portano i noti bolli dell' età adrianea, C.I.L. XV, 362 e 709 b; una statuetta muliebre panneggiata, alta m. 0,40 mancante della testa e delle braccia; ed i seguenti resti epigrafici.
Lastra di marmo, alta m. 0,31 × 0,29: D M FECIT EVPYLA MATER DECIA FILIE SVEA PRONIXNE ANN IIII M VIII D XXI. Tre frammenti di una stessa iscrizione, incisa in grandi e buone lettere. È al tutto incerto a quale parte dell' epigrafe appartengano questi frammenti.
Giuseppe Gatti.
Al quinto chilometro sulla sinistra della via, oltrepassata la linea ferroviaria Roma-Sulmona, nel terreno del sig. Achille Scarpitti, esistono alcuni ruderi di un'antica villa romana, che appena sfiorano il piano di campagna.
Gli affittuarî hanno iniziato alcuni lavori di sterro per la costruzione di una piccola casa colonica. A m. 0,40 di profondità è stato scoperto un pavimento a mosaico policromo, di buona fattura e discretamente conservato, limitato da muri in opera reticolata. Misura m. 2,05 di lunghezza e m. 2,20 di larghezza. Si compone 3 di una fascia all'ingiro (m. 0,24), costituita di tasselli bianchi lunghi cm. 2 e larghi em. 1, accoppiati due a due nel senso della lunghezza e alternandosi ciascuna coppia normalmente. Segue internamente un'altra fascia (m. 0,05) a tasselli neri di cm. 1 i lato; quindi altra fascia (m. 0,04) a tasselli bianchi di cm. 1 di lato.
Viene poi il campo formato con tasselli bianchi, neri, rossi e verdi, disposti a coppia nel senso della lunghezza, alternandosi ciascuna coppia. Nel mezzo vi è un quadrato, costituito — da una fascia a doppia fila di tasselli bianchi e da altra a tasselli neri.
Nell'interno di queste due fasce vi sono cinque quadrati (a doppia fila di tasselli neri), quattro dei quali agli angoli del quadrato grande ed uno centrale; fra questi qua—drati ricorrono due fasce a doppia fila di tasselli neri, intrecciati fra loro a guisa e da formare una specie di greca. Nei cinque quadrati vi sono sei tasselli colorati, accoppiati ed alternati con altre coppie di tasselli bianchi. Fra la terra fu raccolto un frammento di mattone col bollo (C.I.L. XV, 544d).
Adiacente a questo pavimento fu scoperto un altro avanzo di pavimento a mosaico formato con tasselli bianchi e neri, del quale però non rimaneva che l'angolo sud-ovest, a disegno geometrico costituito di esagoni limitati da una fascia a tas| selli neri; entro a quelli eranvi stelle a sei punte a tasselli bianchi. Un altro pavimento, a m. 1,70 di profondità, fu pure scoperto ad est di quest'ultimo, limitato da muri laterizi, che formavano una stanza lunga m. 5 e larga m. 2,85. Il pavimento aveva in giro una fascia a tasselli neri (m. 0,84), quindi una fascetta a tasselli bianchi (m. 0,05) ed una fascia formata con corridietro a tasselli
Dante Vaglieri.
In via Malabarba, che corrisponde all'antica via Collatina, nel Quarto S. Giacomo, in occasione dei lavori ferroviari, a cinque metri sotto il piano di campagna si è rinvenuto un sarcofago di marmo bianco, il cui coperchio era fermato con grappe. Conteneva uno scheletro, un vasetto di vetro e due frammenti di un denaro d'argento coniato da Tito in onore del divus Augustus Vespasiahus. Questi frammenti furono raccolti dentro il teschio. Il sarcofago stesso era contenuto in una specie di controcassa composta di tegoloni di terracotta; il tutto poi era racchiuso dentro muratura in pietrisc, ciò che ha contribuito alla sua perfetta mirabile conservazione.
Esso misura m. 1,86 per 0,50; il coperchio m. 1,88 per 0,80. Quello ha in basso a destra un incasso, evidentemente per essere fermato.
Sulla fronte del sarcofago sono rappresentate in altorilievo molte scene di genere guerresco.
Durante i lavori di sterro por la realizzazione del nuovo scalo merci fuori Porta Maggiore, alla profondità di tre metri sotto il piano di campagna, di fronte all'ex Vigna Fumaroli, è stata scoperta l'antica via Collatina, il cui allineamento è quasi parallelo all'odierno vicolo Malabarba.
Si è veduta per una larghezza di circa cinque metri. Nel lato nord sono stati scoperti vari avanzi dei sepolcri descritti nel fascicolo precodente.
A pochi inetri dal Colombario, di cui si è riferito, si è rinvenuto un sarcofago marmoreo con coperchio a schiena d'asino quivi fermato per mezzo di grappe.
D. Vaglieri.
Facendosi i cavi per fondare i pilastri centrali di sostegno del capannone del nuovo Scalo Merci S. Lorenzo, presso la già via Malabarba, furono visti alla profondità di m. 3,70 sotto il livello stradale, due tratti dell'antica via Collatina.
La sua direzione è precisamente da ovest ad est, la larghezza fra le crepidini è di m. 2,60; l'orlo delle crepidini è fatto con massi di selce larghi m. 0,30, alti m. 0,20, mentre il resto è di terra battuta.
In un altro cavo consimile, a m. 3,80 sotto il livello stradale, ed a m. 8 a destra del suddetto tratto della via Collatina, è stato veduto un resto di piccolo colombario, sorgente su fondazioni alte m. 1,10 e formato da due muri a reticolato, dello spessore di m. 0,40, che si incontravano ad angolo retto.
Sulle due pareti superstiti erano ancora al loro posto alcune olle di forma usuale, murate fino al coperchio. Sotto le fondazioni di questo colombario corre un cunicolo, in direzione obliqua alla via, lungo, per quel che si è potuto vedere, m. 3,40, largo m. 0,45, alto m. 0,45.
Alla presenza di Mussolini, viene inaugurato il Nuovo Acquedotto Vergine, con una cerimonia presso la nuova mostra al Pincio, realizzata sotto il belvedere. L'acqua viene ora estratta a pressione dalla sorgente di Salone, e poi diretta a Roma atraverso nuove condutture in metallo. La nuova fontana prende il posto della statua di Vittorio Emanuele II che viene ricollocata nei giardini del Museo dei Granatieri di Sardegna a Piazza Santa Croce.
Inaugura la scuola elementare Arnaldo Mussolini a Tor Sapienza.
Indagini archeologiche preventive per la realizzazione della Ferrovia ad Alta Velocità Roma-Napoli a Casal Bertone, riportano alla luce una fullonica di circa 1000 mq.
A Casal Bertone, durante gli scavi per la realizzazione di un mercato coperto, viene alla luce un tratto della via Collatina con anessa Necropoli ai suo lati.
Una Campagna di scavo condotta nell'ambito dei lavori di sistemazione delle aree verdi previste quali opere di Urbanizzazione della Convenzione M2 Lunghezza – Ponte di Nona permette la scoperta e valorizzazione di un tratto dell’Antica Collatina.
Il Ministero della Cultura ha sottoposto a vincolo di tutela la villa romana e tutta l'area circostante adiacente a via Andriulli ed al tratto urbano della A24.
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Dipartimenti di Psicologia dell'Università la Sapienza
1985 edifici
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Monumento ai Caduti del quartiere Tiburtino in tutte le guerre
1960 memoriali
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Torre di Salone
1935 torri
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Istituto Gioacchino Gesmundo
1934 scuole
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Torre piezometrica di Salone
1930 cisterne
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Santa Maria Immacolata e San Giovanni Berchmans
1906 chiese
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Scuola Vittorio Emanuele III
1902 scuole
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Stazione del Tramway Roma-Tivoli
1879 stazioni
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Idrometro dell'Acquedotto Vergine a Via Collatina
1788 acquedotti
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Fontanile di Benedetto XIV presso l'Aquedotto Vergine
1753 fontane
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Porta Tiburtina
271 porte
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Arco di Porta Tiburtina
5 archi
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Parco Caduti del 19 luglio 1943
parchi
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Sepolcro dei Pomponi
sepolcri
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Ciminiera del Birrificio Wuhrer
edifici
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Fullonica Casal Bertone
archeologia
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Sepolcreto della via Collatina a Casal Bertone
necropoli
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Basolato della via Collatina a Casal Bertone
archeologia
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Casal Bertone
casali
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Stazione Prenestina
stazioni
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Necropoli di Via della Serenissima
necropoli
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Parco della Serenissima
parchi
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Villa romana di Via della Serenessima
domus
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Basolato della via Collatina al Parco Archeologico Collatino
archeologia
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Villa romana del Parco Archeologico Collatino
domus
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Fontana Boccaleone
fontane
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Scuola elementare Boccaleone
scuole
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Domus di Via Collatina Vecchia
domus
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Condotto dell'Acquedotto Vergine a Via Collatina
acquedotti
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Basolato della via Collatina a La Rustica
archeologia
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Sorgente dell'Acqua Appia
acquedotti
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Casale di Salone o Villa del cardinale Trivulzi
casali
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Sorgente dell'Acqua vergine a Salone
acquedotti
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Ponticello della via Collatina presso Ponte di Nona
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Basolato della via Collatina presso Ponte di Nona archeologia
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Casale di Benzone
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Casale Cerrone
casali
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Cisterna sul fosso Benzone
cisterne
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Villa romana della tenuta di Benzone
domus
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Basolato della via Collatina a Lunghezza
archeologia
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Castello di Lunghezza
castelli
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Santa Restituta al Castello di Lunghezza
chiese