Festa della Chinea a Piazza dei Santi Apostoli. Davanti Palazzo Colonna vengono realizzate due macchine pirotecniche.
Viene presentato il progetto per il raddoppio di via Flaminia con il Viale Tiziano.
Spianandosi il terreno sotto i monti Parioli, per la nuova passeggiata Flaminia, al primo miglio dalla porta, nell'area corrispondente alla vigna posseduta prima dai religiosi Agostiniani, quindi dal comm. Bernardo Tanlongo, sono avvenute notevoli scoperte di antichità.
Imperocchè in primo luogo si è riconosciuto, che una vasta superficie è occupata in quel luogo da sepolcri, e pagani e cristiani, i quali, almeno in parte, speriamo possano essere scavati ed esplorati.
Secondariamente sono stati rimessi all'aperto avanzi delle fabbriche monumentali, che furono costruite nel secolo quarto presso il sotterraneo cimitero di s. Valentino. Le esplorazioni vengono fatte a cura dell'amministrazione comunale, sotto la direzione e la sorveglianza della Commissione archeologica. i
I sepolcri, che sono tornati in luce nei primi saggi di escavazione, sono stratificati a livelli diversi. I più profondi si trovano circa m. 2,50 sotto l'attuale livello della strada; e consistono in piccole celle costruite in laterizio. Una di queste celle è stata intieramente esplorata. La sua porta, con stipiti, soglia ed architrave di travertino, è rivolta ad occidente, guarda cioè verso la pubblica via. Nelle due pareti laterali ed in quella di fondo, sono aperte tre grandi nicchie in forma di arcosoli; dentro le quali è scavata una fossa rettangolare assai profonda, capace di contenere, uno sopra l’altro, quattro cadaveri, separati fra loro mediante tramezzi costruiti con tegoloni di terracotta.
La cella sepolcrale ora descritta servì più tardi a nuovi seppellimenti. Il pavimento fu rialzato fino all'altezza degli arcosoli, e tanto sul nuovo piano, quanto sulle fosse preesistenti, furono deposte casse mortuarie di terracotta, coperte con grandi tegoli. Nello stesso tempo, in tre luoghi diversi delle pareti furono aperti irregolarmente tre piccoli loculi, della forma dei colombarii, e dietro ognuno di questi venne murata un'ampia olla, che si trovò ripiena di ceneri e di ossa combuste. Fu pure costruito accanto alla porta della cella una specie di sarcofago, con opera laterizia; ed una piccola nicchia, che doveva contenere un vaso cinerario, fu aperta nell'alto della parete di fronte alla porta. Lo stucco nella parte inferiore delle pareti è bianchissimo ed assai fino: quello che segna i nuovi lavori nella parte più alta, è meno buono e più grossolano.
Di un'altra simile stanza sepolcrale, adiacente a quella descritta, si sono veduti in piccola parte i muri delle pareti; ma non è stata ancora disterrata.
Al di sopra di questi sepolcri pagani, si è trovata qualche tomba cristiana, spettante al grande cimitero, che dalla metà in circa del secolo quarto, fino al sesto inoltrato si svolse all'aperto cielo, attorno la basilica di s. Valentino. Di cotesto grande sepolereto, che certamente occupava un'area assai vasta, molti monumenti son tornati in luce in varie altre parti del terreno ; e consistono principalmente in sepolcri composti di grandi tegole di terracotta, in arche fittili deposte sotto il suolo, ed in sarcofagi marmorei collocati all’aperto. La chiusura dei sepolcri fittili, talora è fatta con grandi lastre di marmo, talora con tegoloni.
Dai vari movimenti di terra, e dalla demolizione del casino di vigna Tanlongo (che si è riconosciuto essere stato fondato e costruito, in gran parte, con marmi spettanti ai monumenti sepolcrali del luogo) provengono le iscrizioni ed i frammenti epigrafici, che sono dati qui appresso. Ho lasciato da parte tutti i minuti frantumi, sui quali rimangono soltanto poche lettere, e che al termine dell'escavazione dovranno essere studiati ed eventualmente ricomposti.
Parecchi marmi, taluni dei quali inscritti, furono tolti a monumenti pagani, ed adoperati per chiusura di tombe cristiane. Anche diverse pietre con iscrizioni cristiane del terzo e del quarto secolo, furono più tardi adattate a sepolcri dei secoli susseguenti, incisovi un nuovo epitaffio, talora sulla fronte stessa della lapide, talora nella parte opposta.
La grande arca marmorea, sulla quale leggesi il bell'elogio metrico sepolcrale, riportato al num. 40, fu trovata quasi a fior di terra ed a ridosso della collina, a circa m. 30 di distanza dall’ accesso alla cripta storica di s. Valentino. A poca distanza da quel sito, verso occidente, fu recuperata un'altra grande cassa di marmo, di m. 2,20 X 0,72 X 0,70, tnttora chiusa con un grande lastrone con battenti laterali, che era fissato con grappe di ferro impiombate. Non vi era iscrizione di sorta.
Tre altri sarcofagi sono stati finora rinvenuti. Uno di m. 0,70 X 0,40, è baccellato a strie ondulate. Sull'angolo sinistro della fronte ha scolpito in rilievo il buon pastore; sull'angolo destro la figura del fanciulletto che vi fu seppellito. Un altro sarcofago, similmente baccellato, reca nel clipeo centrale il busto di un personaggio con trabea consolare, che stringe un volume nella sinistra: al di sotto, cornucopia. Un terzo sarcofago ha pure rilevata nel clipeo la protome del defunto; due genii alati e volanti sostengono il clipeo medesimo, sotto il quale sono scolpiti due galli, di fronte l'uno all'altro. Agli angoli, due genietti nudi, uno dei quali suona il liuto, l'altro la lira.
Si è pure raccolto fra le terre: Un coperchio di grande ossuario marmoreo rotondo, tutto decorato con foglie d'acanto, sulle quali è un'aquila, che tiene stretta negli artigli una lepre; una piccola testa marmorea, alquanto danneggiata; una piccola base, sagomata, in alabastro; frantumi di sarcofagi con bassirilievi; una lucerna fittile, col busto di Igea in rilievo e la marca L MAR ME; un piatto di lucerna, con pantera rilevata; varie piccole lucerne semplici di bassa età.
Filippo Doria, Andrea Mascagni, Clemente Serventi, Joe Nathan, Ilo Nunes e Tommaso Mora fondano il Lawn Tennis Club Parioli. La prima sede del Circolo, è collocata in Viale Tiziano.
Il Comune di Roma concesse per ventanni in affitto alla Società Parioli, per un canone annuo di lire 6.067, i vasti terreni alla Flaminia per l'istituzione di un Ippodromo. per le corse al Galoppo.
Reale GranPremio Roma di Formula 1 al Circuito di Valle Giulia. Vince Aymo Maggi su Bugatti.
L'on Mussolini partecipa alle celebrazione per il V annuale della Marcia su Roma all'Ippodromo di Villa Glori.
In occasione delle celebrazioni per la Festa dei Lavoratori nel giorno del Natale di Roma, Mussolini passa in rivista l'Esercito e la Milizia in una parata organizzata lungo viale Tiziano, accanto alla nuova Piazza d'Armi dei Parioli. Per la cerimonia della III Leva Fascista e il Concorso Nazionale Dux, 15 mila Avanguardisti sono accampamento nel ex area del Campo Corse.
Inaugurazione della staua equestre di Simón Bolívar, dono del Comitato di nazioni bolivariane al Comune di Roma. Presenzia Benito Mussolini. Il monumento, realizzato per essere collocato sul Monte Sacro, luogo del giuramento del Liberatore, viene invece collocato nei giardini di Viale Tiziano.
La statua equestre di Simon Bolivar, danneggiata durante la guerra, viene trasferita nella bottega dello scultore Pietro Canonica a Villa Borghese, per essere restaurata.
XXIII Annuale Fondazione dei Fasci. Il Segretario del Partito Attilio Teruzzi passa in rassegna le forze della Gioventù Italiana del Littorio dell'Urbe che sfilano lungo Viale Tiziano. Al teatro Adriano si svolge una rievocazione Sandro Glullani al teatro Adriano della riunione di Piazza Sansepolcro.
La AS Roma cambia sede da Via del Quirinale a Via del Tiziano 35.
Iniziano i lavori del nuovo palazzetto sportivo a Viale Tiziano.
Si concludono i lavori di costruzione del nuovo Palazzetto dello Sport.
Il tennis Club Parioli si trasferì nella nuova ed attuale sede di Largo Uberto de Morpurgo, all’interno del parco di Villa Ada.
La AS Roma cambia sede da Viale Tiziano 35 a in Via Lucrezio Caro 67.
Due agenti della Polizia di Stato Franco Sammarco e Giuseppe Antonio Carretta, mentre svolgono un pattugliamento nei pressi dello Stadio Flaminio sono aggrediti da tre terroristi dei Nuclei Armati Rivoluzionari che, dopo averli costretti a sdraiarsi a terra, li uccidono con un colpo alla nuca.
La Salita dei Parioli viene chiusa al trasnito a causa di una frana che ha compromesso la stabilità della collina.
L'installazione di Mario Ceroli Goal, realizzata per i mondiali di calcio del 1990, viene nuovamente esposta lungo viale Tiziano, di fronte al Palazzetto a Piazza Apollodoro. Sono realizzati alcuni lavori di conservazione, come la stesura di una vernicec rossa protettiva.
Nel corso dei lavori allo Stadio Flaminio, sotto le tribune ovest, è sono riscoperti alcuni sepolcri della necropoli flaminia.
Ai giardini di Viale Tiziano, viene inaugurato un monumento commemorativo dedicato a José Protacio Rizal. Presente alla cerimonia l'Ambasciatrice della Repubblica delle Filippine e il Consigliere Capitolino Gilberto Casciani.
Inaugurazione della fontana di Viale Tiziano dopo il restauro.
La Salita dei Parioli viene riaperta alla circolazione.
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Statua di José Protasio Rizal
2011 statue
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Goal
1990 statue
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Monumento agli agenti Sammarco e Carretta
1982 memoriali
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Palazzina a via Flaminio 330
1971 palazzine
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Palazzina a Viale Tiziano 19
1962 palazzine
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Stadio Flaminio
1959 impianti sportivi
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Palazzetto dello Sport
1959 impianti sportivi
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Edificio di Angelo di Castro a viale Tiziano
1955 edifici
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Palazzina di Viale Tiziano 3
1954 palazzine
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Palazzina di Via del Sansovino
1950 palazzine
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Parco di Villa Balestra
1928 parchi
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Fontana del giardino di viale Tiziano
1927 fontane
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Campo della Rondinella
1913 impianti sportivi
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Stadio Nazionale
1911 impianti sportivi
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Campo dei Due Pini
1908 impianti sportivi
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Campo Corse Parioli
1908 impianti sportivi
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Tennis Club Parioli
1906 impianti sportivi
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Lotto ICP Flaminio I
1905 edifici
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Giardino delle Crocerossine
giardini
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Cave di tufo di viale Tiziano
cave
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Giardini della Passeggiata Flaminia
giardini
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Catacombe di San Valentino
catacombe
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Basilica di San Valentino
chiese
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Sepolcreto al I miglio della via Flaminia
necropoli
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Giardini del VIllaggio Olimpico
giardini
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Cimitero di Sant'Andrea a Ponte Milvio cimiteri
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Sant'Andrea a Ponte Milvio
oratori