Papa Giulio II, intenzionato a realizzare una sede unica per i vari tribunali civili, ecclesiastici e penali di Roma, commissiona a Bramante la realizzazione di un grandioso edificio da realizzare presso la nuova strada Giulia.
Si interrompono i lavori di costruzione del nuovo Palazzo dei Tribunali a via Giulia, realizzati fino al piano terra.
Per risolvere la piaga sociale della povertà che imperversava a Roma, Papa Sisto V, investe 30.000 scudi per fondando un ospizio dedicato ai mendicanti. Acquista diverse case presso ponte Sisto e le fa ristrutturare da Domenico Fontana. L'ospizio può ospitare fino a duemila persone, offrendo ai bisognosi di ambo i sessi alloggio, vitto, vestiario e la possibilità di imparare un mestieri. All'interno sono presenti oratori, dormitori, cucine, refettori, orti e spezierie.
Per celebrare l'elezione del nuovo Gran Maestro di Malta, il senese Marc'Antonio Zondadari, Via Giulia viene arricchita di addobbi e vi sfilano i maggiori esponenti della nobiltà romana. Dal crepuscolo fino alle quattro del mattino seguente, la bocca del mascherone versa vino (Francesco Cancellieri).
Sono avviati gli espropri delle case a Via Giulia (tra Via dello Struzzo, Via e Piazza Padella), per la successiva demolizione e la realizzazione (secondo il piano regolatore) del 1909) di una nuova strada di collegamento tra Ponte Mazzini e la Piazza della Chiesa Nuova.
Demolizione dell'isolato tra Via Giulia, Via dello Struzzo, Piazza Padella per realizzare la strada di collegamento tra Ponte Mazzini e la Piazza della Chiesa Nuova. Scompare la chiesa di San Nicola degli Incoronati.
Presentazione al Duce Mussolini e al Governatore Gian Giacomo Borghese, del progetto definitivo per la grandiosa sistemazione dell'area della Farnesina e delle falde del Gianicolo, in conformità del Piano regolatore generale dell'Urbe:
"...in occasione di un'adunanza della Classe delle Arti all'Accademia d'Italia, alla presenza del Governatore di Roma, di un gran numero di Accademici e di una rapresentanza della stampa, il Presidente Luigi Federzoni ha posto in rilievo le ragioni dell'iniziativa ed i caratteri salienti della sistemazione della zona in parola, plaudendo în modo particolare all'opera di Marcello Piacentini, il quale è riuscito a dare (come ha detto il Presidente) la prova più alta e convincente del suo eccezionale talento nel campo dell'urbanistica.
Ed ha anche ricordato e lodato, il lungo e intelligente lavoro compiuto dalla Commissione presieduta da Ugo Ojetti e composta degli Accademici Giovannoni, Marangoni e Pession. È giusto accennare che al progetto Piacentini hanno collaborato l'ing. Fuselli del Governatorato di Roma e gli ingegneri Jacopini e Massari dell'ufficio tecnico dell'Accademia d'Italia.
Dopo il breve discorso del Presidente dell'Accademia, Marcello Piacentini ha fatto un'ampia lucida e colorita illustrazione del progetto di sistemazione della zona, con l'ausilio di fotografie, di piante topografiche e di un grande plastico.
Da piazza della Chiesa Nuova si dipartirà un grande rettifilo che, attraverso il ponte Mazzini, salirà fino alla terrazza belvedere aperta in cima al colle Gianicolense, in mezzo a un succedersi di scenari architettonici che avranno una cornice e un fondale di verde, mentre l'accesso al Gianicolo assumerà un'aspetto imponente che ricorderà quanto Valadier fece in Piazza del Papolo e sul Pincio. Roma si arriechirà così di una nuova magnifica prospettiva.
Subito dopo il ponte Mazzini si snoderà sul declivio del colle, un ampio viale inquadrato da nuovi edifici. La caratteristica via della Lungara sarà mantenuta nella sua attuale direttrice, ma rialzata nel piano stradale. Ancora più in alto, dipartendosi dal grande viale di accesso, si biforcheranno due rampe, una delle quali sì inserirà nella nuova strada dal Gianicolo a San Paolo e alla zona dell'E. 42, e l'altra discenderà verso le poetiche pendici di Sant'Onofrio.
La nuova sistemazione impone la demolizione di case di poco conto e dell'edificio del carcere giudiziario di Regina Coeli, mette in valore gli edifici monumentali della Farnesina e di Palazzo Corsini, la cui facciata verso il colle ha un aspetto elegante e severo ad un tempo, e dà un nuovo accesso alla R. Accademia d'Italia da un viale di alberi dell'Orto Botanico.
Il progetto di massima comprende edifici per il Conservatorio di Santa Cecilia, per l'Istituto dell'Arte Drammatica, per la Sala dei grandi concerti sinfonici, per un Teatro all'aperto e forse per la Biblioteca Nazionale. Comprenderà anche un edificio per la Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte, l'istituto fondato, da Corrado Ricci già a Palazzo Venezia e da poco trasferito in questa zona.
Attorno alla più importante istituzione della cultura quale è la R. Accademia d'Italia, dovrebbero sorgere quando il progetto sarà diventato realtà, enti culturali e artistici tali da formare di questo settore dell'Urbe la zona accademica per eccellenza.
In luogo adatto, quale sfondo al complesso architettonico, verrà collocata la fontana del Mosè, che per ragioni urbanistiche verrà spostata da Piazza S. Bernardo dove attualmente si trova e che nella nuova sede, verrà sistemata con opportuni, ampliamenti alle parti laterali in modo da renderla più proporzionata alla vastità dell'ambiente.
Ma la parte architettonica ed edilizia del progetto in discorso è subordinata all'importanza e alla vastità della zona arborea che deliberatimente si vuol lasciare protagonista di tutto il nuovo ordinamento, facendo assurgere la zona alla magnificenza delle ville tuscolane e tiburtine.
Parte essenziale del progetto è quindi l'utilizzazione, come parco pubblico, dell'Orto Botanico [...] di Villa Corsini, fatto risorgere a nuova Vita dal Pirotta nel 1885, ed ora affidato alle vigili cure dell'illustre prof. Enrico Carano, che l'insegnamento della botanica impartisce con l'ausilio anche del «giardino didattico» annesso alla Città Unversitaria, con la sistemazione ideata dal Piacentini potrà essere valorizzato e aperto al pubblico, mentre attualmento è si può dire, sconosciuto alla cittadinanza romana.
Il visitatore della zona, quando questa sarà opportunamente sistemata resa accessibile non soltanto a pochi privilegiati, sostando all'ombra delle palme e al murmure delle fontane e di cadute d'acqua, salendo la scalea cosiddetta garibaldina centro di uno degli episodi della gloriosa resistenza del '49, inoltrandosi poi lungo il viale che porta all’aerea terrazza da cui il monumento di Garibaldi e il monumento’ di Anita dominano il panorama dell'Urbe, respirerà il clima eroico di fasti memorabili, in cui Italia, nel brivido di un'ora sacra, ritrovava a Roma il suo cuore pulsante.
GIOVANNI BIADENE
Irruzione della Gestapo in via Giulia 25, santabarbara dei GAP Centrali, dove vengono confezionati gli ordigni eplosivi e modificate le bombe da mortaio leggero Brixia per il lancio a mano. Vengono arrestati Gianfranco Mattei e Giorgio Labò. Mattei si impiccherà in una cella di via Tasso temendo di non reggere ad altri interrogatori dopo le torture subite. Labò verrà fucilato a Forte Bravetta.
La chiesa di San Stanislao dei Polacchi ottiene lo status di parrocchia nazionale polacca a Roma.
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Palazzettetto Pateras Pescara del Consolato di Francia
1924 palazzi
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Spirito Santo dei napoletani
1852 chiese
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Palazzo degli Stabilimenti spagnoli
1848 palazzi-corte
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Carcere Minorile
1825 edifici
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Santa Caterina da Siena a Via Giulia
1766 chiese
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Palazzo della Confraternita del Gonfalone
1761 edifici
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Santa Maria dell'Orazione e Morte
1733 chiese
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San Biagio della Pagnotta
1730 chiese
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San Nicola degli Incoronati
1728 chiese
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Collegio Bandinelli
1665 scuole
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Ninfeo di Palazzo Sacchetti
1660 fontane
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Carceri Nuove
1654 edifici
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Palazzo Scarlatti a Regola
1630 palazzi
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San Filippo Neri a via Giulia
1623 chiese
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Santa Maria del Suffragio
1622 chiese
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Palazzo Varese Degli Atti
1616 palazzi-corte
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Camerini Farnese
1603 palazzi-corte
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Cavalcavia Farnese
1603 archi
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Palazzo Falconieri
1576 palazzi-corte
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Fontana del Mascherone di Via Giulia
1570 fontane
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Palazzo Baldoca Muccioli
1570 palazzi-corte
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Palazzo Sacchetti
1542 palazzi-corte
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Palazzo Medici Clarelli
1536 palazzi-corte
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Casa di Raffaello a Via Giulia
1525 palazzi
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Palazzo Farnese
1523 palazzi-corte
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San Giovanni Battista dei Fiorentini
1519 basiliche
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Ruderi del Palazzo dei Tribunali di Giulio II
1508 edifici
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Palazzetto Oddi Casali Del Drago
palazzi
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Casa Generalizia dei Pallottini
edifici
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Palazzo di Via del Mascherone 63
edifici
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Edificio settecentesco a via Giulia 171
edifici
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Ninfeo di palazzo Falconieri
fontane
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Cisterna romana sotto Palazzo Cisterna
cisterne
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Palazzetto Falconieri
palazzi
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Palazzo Cisterna
palazzi-corte
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Palazzo Pamphilj Lecca di Guevara
palazzi-corte
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Fontana di palazzo Lecca di Guevara
fontane
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Palazzetto Chigi a via Giulia
palazzi
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Edificio settecentesco a via Giulia 143
edifici
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Collegio Ghislieri
palazzi
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Casa della Confraternita delle piaghe di Cristo
edifici
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Stabula del Circo Flaminio
archeologia
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Casa CV del Capitolo Vaticano
edifici
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Edificio seicentesco a via Giulia 112
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Oratorio dell'arciconfraternita di Santa Maria del suffragio
oratori
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Casa XXXII della venerabile casa a Tor de´ Specchi
edifici
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Madonna delle grazie a Via Giulia
edicole sacre
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Convento di San Biagio a via Giulia
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Palazzetto Ricci Donarelli
palazzi-corte
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Fontanella del Putto di palazzo Sacchetti
fontane
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Palazzetto di Paolo III
palazzi
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Palazzetto di via Giulia 96
edifici
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Cappella di Palazzo Sacchetti
cappelle
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Proprietà XXXXVII del Capitolo Vaticano
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Palazzetto di via Giulia 83
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Palazzo dell'Arciconfraternita dei Fiorentini
edifici istoriati
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Casa Sangalletti
edifici
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Ninfeo di palazzo Medici Clarelli
fontane
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Casa della Confraternita della pietà
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