Il comando tedesco convinto che lo sbarco alleato potesse avvenire sul litorale romano, (durante la notte tra il 12 e il 13) distrugge diversi punti sensibili di Ostia. Il Pontile viene spezzato in due tronconi; viene minato e fatto esplodere l’edificio di ingresso e la rotonda dello Stabilimento Roma, la Torre del Collegio Nautico IV Novembre; le rotaie e la Stazione Ferroviaria nell'attuale Piazza della Stazione Vecchia; la Torre antiaerea della Caserma Italia; danneggiato l'Idroscalo Carlo Del Prete e gran parte degli stabilimenti balneari già realizzati (Battistini, Elmi, Urbinati, Salus, Principe e la Conchiglia, Lega Navale, Plinius e Duilio). Per limitare l'accesso dall'arenile verso l’entroterra, sono ostruite tutte le principali strade con la costruzione di sbarramenti in cemento e imbottiti di esplosivo tutti gli scantinati dei villini e delle palazzine del lungomare.
Nel 1650° anniversario della nascita di Agostino d'Ippona, alla presenza del Card. titolare della Diocesi Joseph Ratzinger, viene inaugurata una statua in onore del Santo nei giardini di Piazza della Stazione Vecchi a Ostia.