Avanzi di un muro di opera quadrata, sul ciglio del lago di Albano.
Per le acque torrenziali cadute nei primi giorni dello scorso giugno, è avvenuta una frana tra la strada che dai Cappuccini di Albano conduce a Rocca di Papa e l'altra, più bassa, che dai Cappuccini conduce a Palazzolo, alla distanza di circa 720 metri a partire dalla strada detta la galleria di sopra, nella località denominata Selvotta.
Nella frana del terreno, frammisti a tronchi e rami di alberi, sono stati asportati due grossi blocchi rettangolari di peperino, i quali si sono arrestati e conficcati sulla strada di Palazzolo.
Avvertito del fatto da Bianchi Agostino, assuntore della pulizia e manutenzione dei monumenti del Circondario di Albano, mi recai sul luogo e osservai i due blocchi di peperino su accennati, uno dei quali ha la larghezza di m. 0,70, la lunghezza di m. 2,45 e lo spessore di m. 0,60 e quindi ha un volume di poco superiore ad un metro cubo.
Poichè questi massi erano evidentemente lavorati dalla mano dell'uomo, posti sulla ripida costa, nel bacino o cratere vulcanico, ma che dovevano essere stati rovesciati da un altipiano e franati.
Tornato sul luogo, e salito per l'erta macchiosa del cratere, dalla via che conduce a Palazzolo, fino all'altra che porta a Rocca di Papa, e lungo la frana, si è trovato un altro blocco e altri ve ne saranno sepolti.
Infatti, meglio osservando lungo la detta strada di Rocca di Papa, constatai la presenza di altri parallelepipedi, alcuni dei quali ancora al posto, altri spostati e rotti, i quali dovevano formare una muraglia di opera quadrata sul ciglio dell'altipiano che è alla quota di circa 500 metri sul livello del mare. La lunghezza della muraglia, stando ai blocchi sparsi, è di circa m. 180. Questo punto dista metri 1700 dall'altro nel quale è designata Albalonga nella carta geografica militare F, 150 3 SE scala di 1:25000.
Quanto alla muraglia sono di avviso che vi si debba probabilmente riconoscere un tratto di sostruzione dell'antica via che correva sull'alto ciglio del lago Albano, seguendo l'andamento della moderna strada che dai Cappuccini porta a Rocca di Papa, come è testimoniato dalla presenza dei varî poligoni di selce, che pavimentavano la via stessa ed alcuni de' quali sono levigatissimi e recano impressi i solchi prodotti dalle ruote.
M. Salustri.