Storia

Storia Via del Corso, Roma

Cronologia

20/12/792: Esondazione del fiume Tevere che entra da Porta del Popolo, giungendo ai piedi del Campidoglio.

1465: Papa Paolo II Barbo sposta i Ludi del Carnevale da testaccio alla via Lata, presso il suo nuovo palazzo. Il Papa riforma gli statuti confermando l'esborso richiesto alla comunità ebraica per l'organizzazione dei giochi, quantifìcato in 1130 fiorini, aggiungono come nuovo obbligo, di correre il palio «die Lune ante Dominicam Carnis privii», essendo i giorni di Carnevale destinati anche ad altri spettacoli buffi dello stesso tipo: le corse dei fanciulli cristiani, dei vecchi, delle asine, dei bufali. Sono inoltre organizzati banchetti pubblici offerti al popolo e ai magistrati.

1467: Papa Paolo II provvede a rettificare il tracciato della Via Lata riconducendola sostanzialmente a quello antico.

6/1/1617: Un gravissimo incendio distrugge completamente il monastero della Maddalena del Corso. in attesa della ricostruzione del complesso, le monache sono rifugiate nel vicino palazzo di monsignor Verospi.

23/12/1655: La Regina Cristina di Svezia, dopo aver passato alcuni giorni a Villa Giulia per riposarsi dal lungo viaggio, entra trionfalmente a Roma da Porta del Popolo.

7/8/1660: Chirografo papale che conferisce ai maestri di strade piena autorità di rettificare, allargare e liberare da ingombri strade e piazze, espropriando e demolendo a tal fine, in tutto o in parte, palazzi e case; il decreto inoltre convalidava retroattivamente le demolizioni già intraprese, in particolare in piazza Colonna, in piazza del Collegio Romano, in piazza Venezia, lungo la via del Gesù e lungo il Corso.

9/9/1662: Papa Alessandro VII, per evitare l'imbuto stradale che condizionava le cerimonie d'ingresso in città, i cortei carnevaleschi e le corsa dei cavalli barberi, commissiona a Carlo Fontana e Felice della Greca la demolizione dell'Arco di Portogallo al Corso. Per giustificare la distruzione della vestigia, sentenziano che l'arco era realizzato con spolia e su fondazioni di età precedente, non era «né antico né trionfale, ma abbellito di diversi ornamenti antichi».

1724: Con la demolizione della casa di Jacopino del Conte, la fontana del Facchino viene ricollocata sulla facciata principale di palazzo De Carolis Simonetti.

1725: Un certo Napoleoni ottiene licenza di acquafrescaio aprendo un locale nell'isolato proprietà dell'Ospedale di San Giacono a Piazza Sciarra. Il caffè si componeva di tre stanze riunite con archi, due camerini riservati e altrettanti spazi negli ammezzati.

1745: La famiglia Ricci, nuovi proprietari del Caffè di piazza Sciarra, associano all'impresa un caffettiere veneto. Il locale prende di Veneziano.

13/1/1793: Nicolas-Jean Hugou de Bassville, segretario dell'Ambasciatore francese a Napoli ed inviato a Roma per propagandare la causa della Rivoluzione francese, viene assalito dalla folla antirivoluzionaria e papalina mentre transita in carrozza per Via del Corso. Al grido “Morte ai giacobini!”, viene malmenato e colpito da un fendente di rasoio alla gola. La carrozza ripara a palazzo Palombara in piazza Colonna, dove Basseville era ospite con la sua famiglia del banchiere francese Moutte. Muore nelle sue stanze dopo alcune ore di agonia. A seguire, viene saccheggiato Palazzo Mancini, sede dell'Accademia di Francia.

3/7/1800: Papa Pio VII, torna a Roma passando da Porta del Popolo. Il capitano del corpo del Genio Benedetto Piernicolo, realizza a spese della nobiltà romana un arco di trionfo all'imbocco del Tridente. Per tre notti la città resta illuminata.

1818: La famiglia Ruspoli affitta il pianterreno del palazzo al Corso. Nei saloni inaugura il Caffè Nuovo, giudicato tra i più belli d'Europa.

8/9/1846: Visita di Pio IX alla Basilica di Santa Maria del Popolo. Un comitato spontaneo popolare, composto tra gli altri da Ciceruacchio, ha costruire un arco di trionfo temporaneo in legno, collocato all'ingresso di Piazza del Popolo, dal lato di Via del Corso, dove transitato il corteo papale. Autore del progetto dell'Arco fu l'architetto Felice Cicconetti.

1847: Il Caffè Nuovo a Palazzo Ruspoli viene totalmente ristrutturato e illuminato a gas

17/11/1853: A Via del Corso sono impiantati i nuovi lampioni di illuminazione e le condutture per il gas.

31/12/1853: Prova generale di illuminazione a gas in Via del Corso.

1/1/1854: Alle ore 7 cominciano ad essere illuminate a gas la Via Papale, Piazza di San Pietro (dove sono realizzati 4 lampioni a Candelabro con sette luci), il Corso, il Campidoglio (dove sono posizionati 18 lampioni), Piazza del Gesù e Piazza Venezia. L'Officina ed il gasometro di Via dei Cerchi inizia la sua attività producendo 60.000 mc. di gas al giorno.

5/9/1857: In occasione del ritorno del Papa Pio IX, viene costruire un arco di trionfo temporaneo in legno, collocato all'ingresso di Piazza del Popolo, dal lato di Via del Corso.

1860: Il caffè Veneziano si rinnova, con divani di velluto rossi, tapezzerie verdi e soffitto bianco illuminato da lampade a gas. La polizia avvia un inchiesta per l'abbinamento dei colori che inneggia al tricolore italiano.

1865: I fratelli Antonio e Paolo Francesco D'Alessandri trasferiscono il loro studio fotografico da via del Babuino 65 a via del Corso 12.

/10/1870: Alessandro Ricci, gestore del nuovo caffè Veneziano a Piazza Colonna, trasferisce l'attività al Caffè Nuovo, al pian terreno di Palazzo Ruspoli al Corso.

1872: La fontana presso la facciata di Palazzo Vitelli a Via del Corso 442 viene trasferita a Via della tribuna di San Carlo.

1883: Ultima corsa dei Berberi. Un ragazzo che, nell'attraversare la strada, viene travolto dai cavalli sotto gli occhi della regina Margherita. La manifestazione viene abbolita.

1884: Iniziano le demolizioni al Corso, nell'isolato del Convento delle Convertite. Il Caffè Morteo, luogo di ritrovo dei giornalisti della zona, si trasferisce nei locali al pian terreno di Palazzo Ruspoli, già sede del Caffè Nuovo.

20/4/1884: Con regio decreto, la Società romana di storia patria viene riconosciuta come ente morale con sede a Roma presso la Biblioteca Vallicelliana al convento dei Filippini.

1885: I fratelli Bocconi (imprenditori del Nord Italia che avevano già pochi anni prima inaugurato un grande edifico commerciale a Milano nel 1879), acquistano un lotto sulla Via del Corso (per la cifra ingente di 900.000 lire). I nuovi magazzini dovranno fornire in un unico luogo tutto ciò che occorre ai ricchi borghesi dell’epoca, un luogo in cui l’esposizione delle merci è visibile anche dall’esterno e dove i clienti possano entrare liberamente senza avere in mente qualcosa di preciso da acquistare. Viene indetto quindi un concorso di progettazione per il nuovo edificio che abbia una pianta più libera possibile, con ampie vetrate espositive su strada. Il concorso viene vinto dall'architetto romano Giulio de Angelis, in collaborazione con l’ingegnere Sante Bucciarelli.

21/12/1887: Inaugurazione del Grandi Magazzini “Alle città d’Italia” nel Palazzo Bocconi a Via del Corso. Pesenzia il re Umberto I.

1888: Il Nuoco Caffè Morteo, al pianterreno di Palazzo Ruspoli, cessa l'attività lasciando i locali alla Banca Nazionale, che li usa per la sua nuova sede.

14/3/1888: In tre sale del Palazzo Marignoli, nell'angolo tra il Corso e via delle Convertite, si trasferisce da Palazzo Verospi il Caffè di Giacomo Aragno.

20/12/1888: Nei locali presenti al pianterreno di Palazzo Odescalchi a via del Corso, apre il negozio di oggettistica Sarteur.

1889: Demolizione di Palazzo Piombino. Piazza Colonna estende il confine con la retrostante Piazza delle Rose. La sede del negozio di alta orologeria Hausmann & Co., si trasferisce provvisoriamente a via Bocca di Leone.

1889: Ettore Franceschini inaugura a via del Corso 141, un emporio specializzato nella vendita di "Maglierie; Mode e novità da uomo e da donna, seterie, biancherie, lanerie; Sartorie speciali per bambini".

6/2/1889: La Società Anonima Italiana Omnibus, Tramways e Trasporti, promossa dal comm. Desiderio Baccelli inaugura la tratta che collega piazza Montanara - piazza Mignanelli.

1890: Antonio D'Alessandri trasferisce il suo studio fotografico da via del Corso 12 a Via Condotti 61.

1891: La bottega alta orologeria Hausmann & Co. si sposta a palazzo Fiano, in via del Corso 406.

1897: Giovanni Battista Faraglia inaugura il Caffè Faraglino nel Palazzo di Montecatini, angolo su via del Corso. Tra le decorazioni uno splendido lampadario all'angolo sul Corso.

1898: Il Caffè Liquoreria Falchetto, si trasferisce dal demolito Palazzo Piombino, al pianterreno di Palazzo Chigi, all'angolo con il Corso. Assume il nuovo nome di Caffè Cillario.

1899: Apre un nuovo punto vendita dei Biscotti Gentilini al piano terra di Palazzo Lezzani, in Via del Corso 66. Nell'immobile risiede con la famiglia, il fondatore Pietro Gentilini.

3/8/1900: Il Consiglio Comunale di Roma delibera sulla toponomastica, per omaggire il defunto Re Umberto I. La galleria in costruzione sotto il Quirinale viene denominata Galleria Umberto I e Via del Corso cambia il nome di Corso Umberto I. Per la realizzazione dell'opera e proseguire la strada verso piazza di spagna, verranno sacrificati il lato sinistro del Palazzo Boccapaduli Gentili Del Drago e la chiesa di San Nicola in Arcione.

14/11/1906: Scoppia una bomba al Caffè Aragno.

1911: La ditta fiorentina Furlan e Salomoni inaugura il Cinema Teatro Americano nel cortile del Palazzo di via del Corso Cinema 4.

14/3/1912: Alle 8.30, il re Vittorio Emanuele III si reca in carrozza al Pantheon per assistere alla messa in requiem di Umberto I. Il muratore romano Antonio D'Alba, nascosto tra le colonne di palazzo Salviati, spara alcuni colpi di rivoltella. Il sovrano esce indenne dall'attentato.

1915: Nuove demolizioni per la costruzione della Galleria Colonna. Scompare il Palazzo Lanci Bonaccorsi e l'Hotel Central.

/4/1919: I Fasci di combattimento romani, prendono in affitto dei locali a via del Corso 101 per farne la loro prima sede.

26/1/1928: Inaugurazione della "Bottega del Libro Fascista" a Corso Umberto I 331.

1944: Corso umberto I cambia nome in Corso del Popolo.

22/2/1948: Dopo importanti lavori di ristrutturazione il Cinema Gioia riapre cambiando nome in Metropolitan. La sala, dotata di una grande platea e due gallerie, può ora ospitare 1600 persone.

/2/1955: Il Caffè Aragno viene ceduto all'Alemagna.

25/8/1960: Alla presenza del Primo Cittadino della Capitale e di larghe rappresentanze del Governo, delle Forze Armate e del Comitato Organizzatore, la staffetta olimpica riprende la sua corsa dal Campidoglio per giungere (dopo aver attraversato Roma percorrendo il Corso e la via Flaminia), nello Stadio Olimpico alle ore 17,30, in concomitanza con Cerimonia d'Apertura. Si inaugurano le XVII olimpiadi. Le gare si svolgono: lotta grecoromana nella Basilica di Massenzio; Tiro al Campo di Tiro a volo Lazio; Pallacanestro e Sollevamento pesi al Palazzetto dello Sport al Flaminio; Scherma e Pentathlon moderno al Palazzo dei Congressi; Pallacanestro e Pugilato al Palaeur; Equitazione a Piazza di Siena e Pratoni del Vivaro; Pallanuoto alla piscine delle Rose; Hockey su prato allo Stadio dei Marmi; Cerimonia di apertura e chiusura, Atletica leggera allo Stadio Olimpico; Calcio allo Stadio Flaminio; Ginnastica alle Terme di Caracalla; Ciclismo al velodromo; Nuoto alle piscine del Foro italico.

29/10/1973: Viene inaugurato un museo dedicata a Goethe in alcune stanze prese affitto al secondo piano della casa a via Corso 18.

1978: Il Caffè Ronzi e Singer a piazza Colonna cessa l'attività.

26/10/2000: Dopo due anni di lavori di ristrutturazione effettuati dalla Medusa Cinema, riapre al pubblico il cinema Metropolitan. Con la demolizione delle gallerie e della platea, il complesso è stato trasformato in una multisala (quattro). In mattinata, un aperitivo alla presenza dell'attore Alberto Sordi, in serata il taglio del nastro ufficiale.

Monumenti

Monumenti a Via del Corso, Roma

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