Sgombrandosi le terre per la nuova stazione delle strade ferrate in Trastevere, poco fuori la porta Portese, nella proprietà del sig. Luigi de Cavi, è stata scoperta una lastra marmorea scorniciata, lunga m. 0,85, larga m. 0,41, sulla quale sono incise le parole seguenti:
CIRCVS PLENVS NVS VS
Quantunque le lettere della seconda e terza riga sieno state abrase, pure da quello che resta chiaro apparisce, che tale frammento epigrafico sia di una tavola lusoria, completandosi il secondo verso CLAMOR MAGNVS, come si ha in altra tavola simile scoperta nell’agro Verano, edita dal ch. p. L. Bruzza, unitamente a molte altre iscrizioni di tal genere (cfr. Bu. Comm. arch. com. 1877, p. 81 sgg.).
Per sostituire la vecchia Stazione ferroviaria di Porta Portese e realizzazione un secondo grande scalo nel versante meridionale della capitale, sono espropriato i terreni della Confraternita Israelitica della Carità e Morte fuori Porta Portese.
Durante i lavori di allacciamento della costruenda stazione ferroviaria di Trastevere (presso l'estremità meridionale del piazzale), sono scoperti i resti di un Sacello degli horti cesariani, consacrata a Hercules Cubans.
Con il Regio Decreto n. 60660, viene approva la richiesta della Società Italiana per le Strade Ferrate del Mediterraneo (gestore della Rete Mediterranea), per la costruzione della linea ferrovia Roma-Capranica-Viterbo. Il progetto, preve che il capolinea di Roma sia realizzato accanto al nuovo Viale del Re, in modo da collegare la stazione con il centro di Roma.