Re Vittorio Emanuele III partecipa alla cerimonia per la posa della prima pietra della Nuova Stazione Trastevere:
"La storia della stazione ferroviaria di Trastevere è una storia pietosa, come quella di molte delle opere pubbliche della grande capitale. La stazione attuale di Trastevere fu costruita venticinque anni sono: in questo tempo non si ottenne mai che ve collegata con quella principale delle Terme (stazione, grande poco meno di quella di Bologna, è stata finora quasi inutile).
Se non che, domenica scorsa, 19 maggio, il Re, accompagnato da vari ministri, dalle rappresentanze del Parlamento, dal corpo diplomatico, da varii sottosegretari e da alti funzionari ferroviari, pose in Trastevere la: prima pietra della nuova stazione (un 800 metri più in là di quella attuale) compiendo così il primo atto positivo della tanto invocata: trasformazione ferroviaria in Roma.
Nel luogo ove sorgerà il nuovo edificio erano state erette delle tribune che erano gremite di invitati; nel centro ven'era una esagonale dove il Re e le autorità presero posto.
La nuova stazione viaggiatori sorgerà sullo sfondo del viale del Re prolungato in curva per cir metri e sarà fronteggiata da un grande piazzale semicircolare, sul fondo del quale sboccherà la nuova via, Il fascio dei binari sarà collegato da un lato con quelli dello scalo merci attuale, che tale rimarrà amche.in seguito, e dall’altro col nuovo quartiere industriale in formazione sulla sponda del Tevere e presso il nuovo porto fluviale già funzionano gli stabilimenti per la fabbricazione dei concimi e pei mulini, e dove presto gli altri sorgeranno, data la facilità dei trasporti per ferrovia come per via fluviale.
Il tracciato del nuovo tronco ferroviario si stacca dall'attuale linea di Pisa (verso € avecchia) a cirea un chilometro a valle d ne di San Paolo e segue la stessa linea quasi a sinistra fino a raggiungere l'estremo del fascio dei binari per poi volgere e destra entrando nella nuova stazione, dalla quale attraversando il Tevere su un nuovo ponte in muratura poco più a nord dell'attule ponte di ferro."
Eseguendosi gli sterri per la nuova staziono sulla Via Porluense, alla profonditii di tre metri in media sotto il piano di campagna, sono stati messi alla luce molti avanzi di antichi colombari.
Uno di questi aveva l'ingresso verso sud-est, largo m. 1.26. fiancheggiato da due cippi pulvinati, con corona lemniscata nel fastigio, ambedue ornati di patera e prefericolo sui lati, e con iscrizioni.
Parallelamente al muro dell'ingresso, che è a bellissima cortina e misura m. 0,60di spessore, rimanevano ancora al posto tre piccole basi di colonnine marmoree, che misuravano m. 0,25 di lato; erano distanti dal muro m. 0,33 e fra loro le due innanzi all'ingresso m. 0,96 e m. 0,70 da quella a destra.
Il pavimento dinanzi all'ingresso era formato con tasselli bianchi, che ne costituivano il fondo; in esso erano disposte irregolarmente delle lastre di marmi colocati, di diverse forme geometriche, contornate da doppia fila di tasselli neri. Sopra questo pavimento si elevava una tomba di (orma rettangolare (m. 2,27X1,22), costruita con mattoni e coperta di tegoloni bipedali; conservava ancora lo scheletro con la testa rivolta verso nord-ovest.