Per volere di Giulio II Della Rovere, i magistri viarum Giacomo Arberino e Girolamo Pichi conducono Lavori per l'ampliamento della strada che portava alla piazza Giudea. Viene posta una lapide che ricorda l'evento in piazza Giudia “sull’angolo della casa che corrisponde colla Via Rua”, con scritto: IVLII II PONT(IFICIS) OPT(IMI) MAX(IMI)/AVSPICIIS/IACOB ARBERINUS/HIERONYMVS PICVS AEDILES/ANGUSTIA VIAE ADFOR(UM) IVD(AIORUM)/OBFENSI COACTIS REGREDI/DOMIB(US) AMPLIAND(I) COERAV(ERUNT)/IIDEMQ(UE)PROBAVERUNT