La via partiva dall'arco dei Pantani e perfettamente dritta arrivava al Foro tra la chiesa di San Luca e Martina e la Curia.
Il Cardinale Michele Bonelli, nipote di Papa San Pio V Ghislieri, nativo di Alessandria e noto per questo come l'Alessandrino, dopo aver acquistato il Palazzo Buoncompagni alla Colonna Traiana, promove un intervento di riqualificazione del quartiere limitrofo, noto come dei Pantani. Nell'opera di riqualificazione e rinnovamento, sorgono due nuove strade che presero il loro nome dal Cardinale: Via Alessandrina e Via Bonella.
Demolendosi, per cura della Commissione archeologica comunale, le moderne fabbriche addossate al muraglione del Foro di Augusto, dalla parte interna ed a destra dell’antico fornice volgarmente appellato l'Arco dei Pantani, si è recuperato un pezzo di lapide con questo avanzo d'iscrizione onoraria:
IO AEG ...|... TORI PRO...|... ORI PROVI
Approfondato lo sterro fino al piano antico, che si è ritrovato a circa m. 6,50 sotto l'attuale livello stradale, sono tornati in luce due monumenti epigrafici di molta importanza. Il primo è una piccola base marmorea, di m. 0,47 X 0,37 X 0,27, su cui leggesi l'iscrizione:
IMP CAESARI AVGVSTO P P HISPANIA VLTERIOR BAETICA QVOD BENEFICIO EIVS ET PERPETVA CVRA PROVINCIA PACATA EST ... AVRI P C
L'altro è un piedistallo di marmo, alto m. 1,05, largo m. 0,38, profondo m. 0,31, ricavato da un piccolo sarcofago, con la fronte baccellata a spire ed una figura scolpita nel mezzo. Vi è incisa l'epigrafe:
DIVO NIGRINIANO NEPOTI CARI GEMINIVS FESTVS V p RATIONALIS
Lo stesso Geminius Festus v(ir) p(erfectissimus) a r(ationibus) dedicò in Roma un monumento onorario all'imp. Massimiano (Ephem. epigr. IV, 278). Questo monumento è il primo, che attesti la discendenza di Nigriniano dall'imperatore Caro.
Proseguiti gli scavi nell'area del Foro di Augusto, a destra dell'arco detto dei Pantani (cfr. Notizie 1889, p. 15), sono stati trovati fra le terre, che ingombravano il piano di quell’antico edifizio, parecchi avanzi di sculture architettoniche. Queste abbracciano tutte le membrature dell’edificio, e sono intagliate con gusto ed arte squisita. Vi sono colonne di giallo; rocchi di colonne di marmo greco, appartenenti al peristilio del tempio di Marte Ultore; due capitelli corinzî; fregi, cornici, mensole, lacunari, fascioni ecc.
Alcuni frammenti epigrafici sono stati pure rinvenuti nella escavazione; tre dei quali consistono in pezzi di zoccoli o plinti di statue, con un semplice listello di riquadratura, e portano scritto: CLAVI... | COS... | TR M; VARIM | NQVIEN | IS AEDCV
Non è dubbio, che questi titoli spettino alla serie di quelli ch'erano sottoposti alle statue marmoree, con le quali Augusto onorò la memoria dei personaggi più illustri dell'età repubblicana, ergendone un gran numero nel foro da lui edificato. Inoltre si sono avuti tre piccoli frammenti di una lastra di marmo, scorniciata i quali conservano le lettere: A OPPI; M ET TVS | PI CV; AC | AE FE
Il comm. Lanciani ha sagacemente riconosciuto, che questi ultimi avanzi spettano all'elogio di Appio Claudio il Cieco, ch'era sottoposto alla statua di lui, e del quale si rinvenne una copia in Arezzo (cfr. C. I. L. I, p. 287, n. XXVII = C. I. L. XI, 1827). L'esemplare romano, sulla traccia della copia aretina, così è stato reintegrato dal Lanciani:
Appius. claudius c. f. caecus censor. cos. bis. dict. interrex. iii pr. ii. aed. cur. ii. q. tr. mil. iii complurA OPPIda de. samnitibus. cepit sabinorum ET TVScorum exercitum fudit pacem. fieRI cvm pyrrho. rege. prohibuit in censura viam. appiam. stravit. eT AQuam in urbem adduxit aedem. bellon AE FECit
Si è poi a a scoprire il portico, che chiudeva l’emiciclo di sinistra sulla linea del diametro, con le basi ancora al posto. Il pavimento commesso di marmi transmarini, continua per tutta l'ampiezza del cavo.
Giuseppe Gatti.
La SRTO ottiene in concessione le nuove linee tramviarie, piazza Venezia - stazione Termini (attraverso via Cavour) e piazza Venezia - piazza del Popolo (attraverso via Ripetta). Sono inoltre previsti un collegamento della linea di San Giovanni da via Cavour al largo Brancaccio (attraverso via Giovanni Lanza) ed il prolungamento della linea di San Paolo (da piazza Bocca della Verità a Piazza venezia, passando per via di Sant'Eufemia lungo il Foro Romano, sotto il Campidoglio, via della Consolazione, e la via Bonella).
La SRTO attiva i nuovi collegamenti alla linea di San Giovanni da via Cavour al largo Brancaccio attraverso via Giovanni Lanza ed realizza il prolungamento della linea di San Paolo da piazza Bocca della Verità a via di Sant’Eufemia (piazza Venezia) lungo il Foro Romano, sotto il Campidoglio (via della Consolazione), e la via Bonella.
Il mio rapporto corredato di piante, sezioni e vedute prospettiche del niger lapis e dei monumenti ch'esso ricopre, era già pronto, quando S. E. il Ministro Baccelli potè ottenere dal Municipio di Roma la remozione del binario a trazione elettrica, che percorreva il terrapieno addossato alla chiesa di S. Adriano. Diventa così possibile la esumazione dell'area frapposta tra il niger lapis e la Curia imperiale, nonchè la esplorazione di strati coevi ai monumenti in esame.
Queste indagini permetteranno certamente di raccogliere nuovi dati per la conoscenza dei problemi che solo in parte ho finora potuto risolvere, analizzando le stratificazioni sopra cui sorgono i basamenti dei piedistalli, il cono, il cippo e la muratura dei rostri repubblicani. Il rapporto riuscirà così più completo, ma dovrà trovar posto in un volume dei Monumenti antichi, anzichè nelle Notizie, sembrandomi opportuno di pubblicare anche le molte tavole che illustrano la stipe votiva, e non ridurre di troppo la proporzione delle iconografie e dei rilievi topografici, ora estensibili ad una parte del Comizio.
Giacomo Boni.
Con l'evacuazione del Convento dell'Annunziata, si avviano i lavori di isolamento dei Fori imperiali. Le Suore Domenicane sono trasferite in un ala del convento di Santa Lucia in Selci. Gli scavi sono diretti da Corrado Ricci.
Al termine degli scavi, si svolge la cerimonia di inaugurazione dell'area archeologica del Foro di Augusto. L'archeologo e senatore Corrado Ricci, accompagna il Re Vittorio Emanuele III e del capo del Governo l'on Mussolini nella visita all'area archeologica.
In seguito all'apertura di via dell'Impero, la sede dell'Accademia di San Luca a via Bonella viene abbattuta. L'istituto si trasferisce a Palazzo Carpegna.
Nuova campagna di scavi sul lato orientale del Foro di Cesare, nella parte compresa tra via dei Fori Imperiali, la ex via Bonella, la ex via Cremona e l’attuale belvedere sul Foro di Cesare. Il progetto rientra negli accordi stipulati tra la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e l’Accademia di Danimarca, che ha donato 1.500.000 € grazie alla Fondazione Carlsberg di Copenaghen e alla Aarhus University Research Foundation.