Nei disterri per l'impianto della stazione ferroviaria Albano-Porto d'Anzio, è stato scoperto un tubo di piombo, il quale recava porzione del sopravanzo dell’acque delle Terme ad una piscina, posta nella china del monte, a mezzo chilometro di distanza dalle terme stesse. Il tubo ha sezione ellittica, del diametro maggiore di 0,07, minore di 0,05, e porta la impronta del plumbario: Festivus, col b pel v nel modo che segue: M AEMILIVS FESTIBVS FEC
Rodolfo Lanciani.
Nella stazione ferroviaria di Albano città, a circa 30 m. ad ovest dall'edificio principale, in una linea quasi parallela all'asse maggiore del medesimo, lungo il binario Albano-Marino, nei lavori di sterro eseguiti per allargare la zona che costeggia a monte il detto binario, si sono fatte le seguenti scoperte archeologiche:
Si è trovato un muro lungo m. 2,80, largo m. 0,59, costruito di parallelepipedi piccolissimi in peperino. Faceva parte di una cella selciata con poligoni di selce piccoli e rozzi. Am. 1,80 di distanza, andando verso la stazione, sì è trovato: un altro selciato di poligoni, lungo m. 2,40, e più alto di livello di m. 0,70.
All'estremità (sempre procedendo nella suddetta direzione) è apparso un cippo terminale in peperino, rotondeggiante nelle sommità, e la cui fronte principale è rivolta al lato opposto del binario. Esso è leggermente inclinato, ma sembra ancora al posto primitivo. Sulla sua fronte è scolpito un grande fallo. La parte non infissa nel terreno è alta m. 0,70, larga m. 0,76, profonda m. 0,24. Dopo il cippo si è ritrovato un terzo selciato di poligoni, il cui livello è a m. 0,30 sotto il piano del secondo selciato.
I dislivelli di questi pavimenti in sì breve spazio, la loro rozzezza e le circostanze in cui si trovano, mostrano che non si tratta di una via antica, ma di celle selciate a quel modo per usi rurali, i cui muri sono quasi tutti spariti.
Il muro di cinta della stazione deve essere costruito a ridosso del taglio del colle, dove sono apparsi questi ruderi, i quali rimarranno piuttosto nascosti che distrutti. Il cippo non ha neppur bisogno di essere rimosso dal posto. Rimanendo com'è, si troverà quasi appoggiato alla parete esteriore del muro, dal quale disterà m. 0,30, sufficiente per non nascondere il lato scolpito, che resterà rivolto al muro medesimo.
Da un rapporto dell'ing. Salustri, r. ispettore degli scavi, ch'era assente da Albano quando avvenne la scoperta sopra accennata, rilevasi che fu poi scoperto un altro cippo terminale, in cui è rilevato un archipendolo. Si scoprì inoltre un parallelepipedo di pietra albana di m. 0,60 Xx 0,35, recante incise in alto le sole lettere D M.
E. Stevenson.