1/12/1871
Giovanni Angelini, assessore all'Edilità del Municipio capitolino, incarica Viviani di redigere i progetti dei nuovi quartieri, nominandolo ingegnere direttore dell'Ufficio tecnico provvisorio per i lavori del primo piano regolatore della capitale, con un assegno mensile di 400 lire.
19/5/1882
La commissione del Piano Regolatore, dopo 5 mesi di studi, presenta al Consiglio Comunale la relazione dal titolo "Piano edilizio Regolatore e di ampliamento della città di Roma in relazione alla legge sul concorso dello Stato nelle opere edilizie". La commissione apportata diverse modifiche rispetto alle proposte formulate dal Piano Regolatore del 1873 (approvato ma mai reso operante in termini di legge), ad esempio predisponendo precise indicazioni rispetto al tracciato della via che da piazza Venezia conduceva al Tevere ed al Vaticano (l'attuale Corso Vittorio Emanule II).
20/6/1882
Il Consiglio Comunale adotta il Piano regolatore redatto dall'ing. Viviani, sostanzialmente identico a quello del 1873 con alcune modifiche. Progetto per la realizzazione di una strada che colleghi via Cavour con il Quartiere Esquilino (via Giovanni Lanza).
8/11/1883
Viene definitivamente approvato il nuovo Piano Regolatore di Roma.
1887
Il barone Guglielmo Huffer propone al comune di finanziare la realizzazione di un giardino con fontana nella piazza realizzata con le demolizioni a via Arenula. La proposta viene accolta.
1888
Per la realizzazione della nuova strada di Via Arenula, vengono demoliti i fabbricati presso Piazza di Sant'Elena, la chiesa omonima, il vicino Palazzo Cavalieri, la chiesa di Sant'Anna con annesso Monastero delle Benedettine.
6/6/1888
Inaugurazione di Ponte Garibaldi, in contemporaneamente all'apertura di Via Arenula.
14/7/1900
Grande dimostrazione dei Romani ai bersaglieri in partenza per la guerra in Cina: "Alle 6 e mezzo, nel cortile della Caserma di San Francesco a Ripa un caporal-tromba dei bersaglieri suona assemblea. Immediatamente il cortile si riempie di soldati partenti. Si mettono su due righe. Ciascun tenente ha fatto l’appello del proprio plotone. Nessuno manca. Terminato l'appello, vi è un affettuoso scambio di saluti, di abbracci, di baci, fra ufficiali e soldati.
Alle 7 precise, a passo di corsa, escono dalla caserma. Precede la fanfara; seguono tutti gli ufficiali del 5° con a capo il tenente colonnello Ferrucci: vengono poi i quattro plotoni di partenti. Non appena i berretti rossi si mostrano sulla porta della caserma un applauso fragoroso parte dalla numerosa folla (tutta di trasfeverini) che staziona da oltre mezz'ora sulla piazza. I plotoni che hanno tentato di uscire a passo di corsa, fatti appena cinquanta metri, sono costretti mettersi a passo e non è più possibile mutare, tanta e tale è la folla acclamante.
Traversato il ponte Garibaldi, fin dalla Via Arenula si comincia a veder meglio la grandissima parte che la popolazione romana prende alla partenza. Una ventina di signorine allacciate in cinque finestre al terzo piano del palazzo Del Vecchio lanciano centinaia di mazzolini di fiori ai partenti. Sulla piazza Sant'Elena (in prossimità del teatro Argentina) si sono intanto raccolte la fanfara degli ex-militari, le Società di Tiro a Segno, associazione universitaria, fratellanza italiana, fratellanza militare, exbersaglieri, ex-carabinieri, ecc., tutte con bandiere.
Le fanfare intuonano allegre marcie; quindi insieme colle Società si mettono in testa al corteo che ormai si compone di oltre 50.000 persone. Ma la folla, la maggior folla la troviamo dal largo del Corso Vittorio Emanuele a Via del Plebiscito, e Via Nazionale. Tutta Roma vi è accorsa; dal principe romano al falegname, dalla dama alla stiratrice, dal senatore all'usciere della Camera, dal monsignore al sagrestano. E tutti applaudono.
Parecchi balconi di Via Nazionale sono ornati di bandiere, Affacciato al suo balcone, in Via Nazionale, di fronte al palazzo Aldobrandini, il presidente del Consiglio on. Saracco è commosso. I tramtways, impediti nella loro circolazione, servono di balcone a moltissimi che sì sono arrampicati fin sul cielo di essi.
Le adjacenze della ferrovia rigurgitano di altra folla, che ha acclamato i soldati di artiglieria giunti nella notte a Roma e che già hanno preso posto nello stesso treno che deve accompagnare i nostri bersaglieri.
Nelle sale di aspetto della ferrovia si sono intanto raccolti: il sottosegretario di stato alla guerra generale Zanelli, il sindaco principe Colonna con tutti gli assessori non esclusi quelli clericali; parecchi generali, il maggiore Agliardi, e una larga rappresentanza del ministero della marina.
Non era certo desiderio delle autorità politiche, militari e ferroviare, di far entrare la folla sotto la stazione. Ma contro la volontà della folla non si reagisce; i cordoni sono spezzati, i cancelli aperti, e dai diversi ingressi vere fiumane di popolo entrano sotto la grande tettoia gridando: Evviva l’esercito! Quando i bersaglieri, con la fanfara alla testa entrano sotto la stazione, l'entusiasmo è un delirio, Preso posto alla meglio nei vagoni loro destinati, continuano le scene affettuosissime, fra soldati e popolo.
Alle 8,40 i fischi delle due locomotive annunciano la partenza; allora vi è un secondo di profondo silenzio. Ma quando la prima vampata di vapore si sprigiona dagli stantuffi delle macchine e produce il primo mezzo giro delle ruote delle vetture, un grido solo sì innalza da migliaia di petti: Viva l’esercito, Viva Savoja, Viva l'Italia!"
8/10/1900
La SRTO attiva una nuova linea a trazione elettrica, dalla stazione di Trastevere alla stazione Termini (in trazione elettrica mista, con filo aereo e accumulatori in via Nazionale, attraverso piazza Venezia, via del Plebiscito, corso Vittorio Emanuele, via di Torre Argentina, via Arenula, ponte Garibaldi, piazza d'Italia e il viale del Re).
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Palazzo Ministero della Giustizia
1913 palazzi
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Palazzetto a Via Arenula 83
1895 palazzine
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Palazzo Chiassi Lais
1892 palazzi
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Fontana di piazza Cairoli
1888 fontane
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Ponte Garibaldi
1888 ponti
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Ara dedicata ad Atlante a largo Argentina
archeologia
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Palazzo di Pietro Carnevale a Via Arenula
edifici
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Giardino di Piazza Cairoli
giardini
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Casa Boggio
palazzine
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Palazzo Signoribus
palazzi