Storia
CronologiaUn grande rocchio di colonna di porfido (alt. m. 0,92, diam. 0,60) è stato recuperato presso la via dei Barbieri, nella sistemazione della nuova strada, che dalla via Argentina condurrà al ponte Garibaldi.
Per la realizzazione della nuova strada di Via Arenula, vengono demoliti i fabbricati presso Piazza di Sant'Elena, la chiesa omonima, il vicino Palazzo Cavalieri, la chiesa di Sant'Anna con annesso Monastero delle Benedettine.
Grazie al contributo dei cittadini e del Comune di Roma, viene inaugurato un monumento a Pietro Cossa in piazza Sant'Elena, oggi Largo Arenula. "Nel largo di via Arenula s'inaugura il monumento a Pietro Cossa, una rassomigliante; alta tre metri, dello scultore Adolfo Sanguinetti. L'architetto Ettore Bernich cooperò per la base. Parlano alla cerimonia: per primo Ettore Ferrari, presidente del Comitato; poi il sindaco Ruspoli, quindi il ministro Baccelli, amico personale del poeta."
Per esigenze di traffico, il Governatorato decide lo spostare di alcuni monumenti che gravitano presso Corso Vittorio Emnauele II. Il monumento a Nicola Spedalieri viene spostato da Piazza Vidoni a Piazza Sforza Cesarini, al posto della statua di Terenzio Mamiani, che viene a sua volta spostata nel giardino di via degli Acciaioli. Il monumento a Pietro Cossa viene smantellato da Largo Arenula e portato nel deposito dei Marmi al Bastione Ardeatino.
Monumenti