Papa Sisto IV della Rovere emana la bolla "Etsi de cunctarum civitatum" con cui riorganizza l'attività edilizia in Roma. Decretata la chiusura di portici, e la demolizione di balconi e mignani. Decisa la rettificazione delle principali arterie che da Ponte Sant'Angelo si diramano per la città, così dal cosiddetto Canale di Ponte, la via dei Banchi poi via Mercatoria o Floridia o Florea giungeva fino a S. Angelo in Pescheria passando per Campo de' Fiori; la via Papalis raggiungeva il Campidoglio e il Laterano; la via Recta (via dei Coronari) giungeva presso la chiesa della Maddalena fino alla via Flaminia (via del Corso) e la nuova via sul prolungamento della nuova via Sistina (via Tor di Nona e via Monte Brianzo) raggiungeva la Basilica di Santa Maria del Popolo da lui fatta ricostruire. Tra le novità: i Magistri Aedificiorum et Stratarum Urbis e il cardinal Camerlengo possono ora effettuare espropri; E' istituita la taxa per la ruina, un contributo a carico di tutti coloro che dall'esecuzione delle opere pubbliche otterranno un miglioramento nelle loro proprietà.
Il sig. Pennelli, restaurando il prospetto della sua casa in via de'Giubbonari, presso la chiesa di s. Barbara, ha tolto di luogo un antico stemma gentilizio di marmo del secolo XVI., dietro il quale è incisa la seguente memoria:
RESPICE PRAETERIENS VIATOR CON SOBRINI PIETATE PARATA • CVM LACRIMIS STAIVI QVAN TO INMVNE REPOSTO VIDETIS • PANNONIA TERRA CREAT TVMVLAT ITALIA TELLVS ANN XXVI VT SIBI CASTRIS HONOREM ATQVIRERET IPSE • DOLOR IMA NO SVBSTENT AVIT TEMPORE LONGO • POSTEA CVM SPERANS DOLOREM EFFVGISSE NEFANDAM • ANTE DIEM MERITVM HVNC DEMERSITATSTYGA PLVTON QVOT SI FATA EOS INVISSENT LVCE VIDERE • ISTA PRIVS TRISTEM VNVS POSVI DOLORI REPLETVS MVNVS INANE QVIDEM TERRA NVNC DIVIDIT ISTA OSSVA SVB TITVLO POTIVS TV OPTA VIATOR CVM PIE TATE TVA IPSO TERRA LEVE NOBIS FORTVNA BEATA EX QVA VT POSSIS OBITVS BENE LINQVERE NATO VAL ANTONINVS ET AVR VICTORINVS HERED VLPIO QVINTIANO EQ^SING BEN MER POSVER
Rodolfo Lanciani.
"A Roma, sulla casa Tanlongo, dove Benedetto Cairoli avea da ultimo dimorato, venne inangurata una lapide commemorativa, con epigrafe di Domenico Gnoli. Fino dalle 9 della mattina la gente andava affollandosi in piazza Cairoli e nelle vie adiacenti. Arrivarono l'onorevole Rudini, assessori, consiglieri, sottosegretari di Stato; alle 9,45, precedute dal concerto municipale, giunsero varie Associazioni in numero di 23, colle bandiere; i reduci dalle patrie battaglie portavano una corona d'alloro. La banda intuonò la marcia reale e la folla la salutò cogli applausi. Scoperta la lapide, nuovi applausi proruppero, mentre i vigili salivano ad appendere alla lapide le corone. Il sindaco duca Caetani pronunciò un discorso, e il comm. Tanlongo ringraziò il sindaco dell’onore fatto alla sua casa, Seguì quindi l'inno di Garibaldi, che chiuse la festa semplice, patriotica."
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Targa sulla della Casa di Benedetto Cairoli
1891 targhe
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Collegio Spagnolo al Monte di Pietà
1747 edifici
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Targa del Rione Regola a Via dei Giubbonari
1744 targhe
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Targa del Rione Regola a Via dei Giubbonari
1744 targhe
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Santi Carlo e Biagio ai Catinari
1612 chiese
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Casa grande dei Barberini
1581 palazzi
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Convento di San Carlo ai Catinari
conventi
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Palazzo Iacobilli Tanlongo
palazzi
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Casa seicentesca a via dei Giubbonari 109
edifici
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Deposizione a Via dei Giubbonari
edicole sacre
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Edificio settecentesco a via dei Giubbonari 107
edifici
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Casa di Jacopo Strozzi
edifici istoriati
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Edificio cinquecentesco a vicolo delle Grotte 2
edifici
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Portico medievali in via dei Giubbonari
portici