Alcuni avanzi di un antica casa privata, costruita in laterizio del primo secolo dell’ impero, sono tornati in luce per gli sterri che si fanno in via Genova, di fianco al palazzo dell'Esposizione di belle arti.
Ivi stesso si sono rinvenute tre fistole aquarie di piombo, due di modulo medio, una più piccola, con la leggenda:
AEMILIAE PAVLINAE ASIATICE
Proseguendosi gli sterri in via Genova (cf. Notizie 1887, p. 275), è stata messa all'aperto una piccola stanza circolare (diam. m. 3,60), fabbricata in buon laterizio e decorata con pavimento a musaico, il cui disegno finamente ese- guito a vari colori, presenta 44 raggi che partono da un piccolo cerchio centrale, e sono chiusi all'estremità da altri maggiori circoli concentrici. Nello stesso luogo si sono rinvenuti due frammenti di fistole aquarie in piombo, con la leggenda: NAEVIVS MANES FECIT; Un vaso di bronzo, assai danneggiato e privo del fondo, ed alcune lucerne fittili communi.
Il Ministro della Guerra Pelloux, concede alla Società Ginnastica Roma, un'area demaniale tra Via Genova e San Vitale per costruirvi un grande padiglione come sede stabile della Palestra popolare.
Negli sterri che si eseguiscono in via Genova, sotto il giardino di Panisperna, per collocarvi la fontana detta del Prigione, già esistente nella villa Massimo, è stato recuperato un frammento di pilastrino triangolare, in marmo, che appartenne al fusto di un candelabro. È lungo m. 0,45, coi lati larghi m. 0,14. Vi sono intagliati leggiadramente un serto d'edera e fogliami di vario disegno: i tre spigoli sono ornati con una serie di globetti.
Nello stesso luogo si rinvenne un' anfora fittile, alta m. 0,50, con collo stretto, a due anse, una delle quali è mancante; un pezzo di piede di statua marmorea con parte del plinto su cui poggiava; ed un frammento di bronzo, di forma ovoidale.
Giuseppe Gatti.
In fondo alla via Genova, sotto l'orto di Panisperna, sono stati scoperti altri avanzi di mura laterizie; sotto i quali si è trovato un cunicolo scavato nel tufo, alto m. 1,30 e largo m. 1,10.
Giuseppe Gatti.
La Fontana del Prigione viene spostata dai giardini di via del Quirinale e ricostruita come fondale monumentale di Via Genova su un prospetto del Palazzo del Viminale. In questa fase sono ricostruite le parti mancanti in travertino, la nicchia, la scogliera e la vasca: "La fontana detta del Prigione, venne in potere del Comune con la espropriazione della villa Massimo alle Terme. Fu quindi con approvazione della Commissione edilizia destinata a far mostra nell alto del muraglione del nuovo giardino del Quirinale di contro la via che si congiunge con la via Nazionale e a tale scopo il lavoro della sua erezione fu incluso nel contratto aversionale stipulato col Sig Cav Huffer per la definitiva sistemazione di detto giardino. In atto pratico però per estetiche ragioni e nuovamente udito il voto della Commissione edilizia si ritenne miglior partito di non erigere la fontana nel giardino del Quirinale ma di addos sarla ad un muraglione da costruirsi a sostegno del terrapieno dell Orto botanico di Panisperna là ove termina la via Genova."
Il padiglione della Società Ginnastica Roma, viene distrutto da un incendio.
Il Consiglio Comunale delibera che la Fontana del Prigione venga spostata dai via Genova e ricostruita come quinta monumentale a via Mameli. Al suo posto viene costruita un finto portale. Con la costruzione del palazzo del Viminale, il fondo di via Genova doveva essere utilizzato come accesso a garage o magazzini del nuovo complesso.
Durante gli scavi per la realizzazione della caserma dei Vigili del fuoco in via Genova, vengono scoperti ambienti riccamente affrescati.
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Caserma dei Vigili a via Genova
1934 edifici
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Palestra della Società Ginnastica Roma
1891 impianti sportivi
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Domus Aemiliae Pavlinae asiatice
domus
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Padiglione dell'Eldorado
edifici
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Bunker del Comando dei Vigili del Fuoco
ipogei
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Centrale Teti Viminale
edifici