Un frammento di statuetta in terracotta si è rinvenuto negli sterri per la fogna principale della via Sicilia, nel quartiere di villa Ludovisi.
Rappresenta la metà superiore di una figura sedente, forse un filosofo, che stringe un volume nella mano sinistra. È vestito del pallio, e nel dito anulare sinistro porta un grosso anello.
Si è pure recuperato un pezzo di fregio fittile, con alcune monete di bronzo dell’età imperiale in cattivo stato di conservazione.
In via Sicilia si è intrapresa la costruzione di un edificio per la scuola comunale « Ludovisia » : ed a piccola profondità si sono incontrati alcuni antichi muri con buona cortina laterizia. Fra due di essi, che formano angolo retto, è stato scoperto un piccolo tratto di pavimento a mosaico, il cui piano è ad un metro sotto il livello della strada odierna. Il mosaico, del quale si unisce il disegno, è a fondo biando; ha una larga fascia all'intorno con filetto, ed ornata a volute e fogliami, in tasselli neri.
A m. 1,10 sotto il descritto pavimento si è trovata una fogna, larga m. 0,50, alta m. 0,95, coperta con tegoloni a doppia pendenza; anche il fondo era formato con tegoloni. Le spalle, alte m. 0,65, sono costruite con pietrame e ricorsi di mattoni.
Giuseppe Gatti.
In via Sicilia, per i lavori di fondazione della nuova scuola comunale « Ludovisia » sono stati rimessi all'aperto altri muri laterizi, spettanti ad antiche fabbriche private, in continuazione di quelli precedentemente scoperti (cfr. Notizie 1901, pag. 421), con resti di pavimenti in musaico, a semplice chiaroscuro e di fattura grossolana.
Si raccolsero fra la terra due pezzi di mattoni, che portano rispettivamente impressi i bolli, C.I.L. XV, n. 687 e 1078.
Giuseppe Gatti.
Altri muri laterizi spettanti alle antiche fabbriche private, di cui si è detto precedentemente (cfr. Notizie 1901, pag. 481), sono riapparsi in via Sicilia, nell'area ove si costruisce la nuova scuola comunale « Ludovisia ».
Alcuni di essi formano una piccola stanza di m. 4,10 X 2,50, il cui pavimento era a m. 2,50 sotto il piano stradale.
Giuseppe Gatti.
Sull'angolo della via Sicilia con la via Basilicata, sterrandosi per le fondazioni di una nuova chiesa, a circa tre metri sotto il livello stradale è stata scoperta una antica camera di m. 4,60 X 2,90, incassata nel tufo vergine e costruita in mattoni, con le pareti rivestite d' intonaco a fino coccio-pesto. I muri hanno la grossezza di m. 0,60. A questa camera faceva capo un cunicolo, tutto scavato nel tufo, largo m. 0,70 e coperto con tegole bipedali a doppia pendenza. Un pezzo di mattone con bollo, trovato fra la terra, porta il noto sigillo, dell'età di Caracalla, con la menzione del portus Licini (C. I. L. XV, 408 c).
Giuseppe Gatti.
Nel cavo per la nuova fogna, che si costruisce in via Sicilia, alla profondità di m. 1,40 dal piano stradale, si sono riconosciuti in più punti gli avanzi di un'antica galleria, larga m. 2,80, che ha direzione da nord a sud, ed è costruita in opera laterizia con volta in pietrame. Lo sterro non ha raggiunto la profondità necessaria per poterne misurare l'altezza.
Giuseppe Gatti.
Sistemandosi la via Sicilia, nel tratto prossimo alla porta Salaria, è stato riconosciuto anche in quel luogo il grande deposito di anfore, a largo ventre, alte in media m. 0,80, che più volte, a pochi centimetri sotto il pavimento stradale, sì è incontrato sulla via Veneto e nelle adiacenze.
È stata pure ricuperata una stele di marmo, mancante della parte superiore, alta m. 0,90 X 0,30, nella quale entro una cornice intagliata e decorata con mezzi ovoli ad altorilievo, leggesi l'epigrafe sepolcrale: CHRYSIIDI VIXIT AN VIII M XI D XV POSVIT EROSSER CAESAR VERNAE SVAE
Giuseppe Gatti.
Inaugurazione della nuova sede della Confederazione fascista professionisti e artisti. La platea e la galleria del Teatro delle Arti sono gremite di autorità e rappresentanze sindacali in occasione della inaugurazione della nuova sede della Confederazione fascista professionisti e artisti.
Il Duce Mussolini visita la nuova sede della Confederazione fascista dei professionisti e degli artisti e il Teatro delle Arti.
La Galleria di Roma si trasferisce da Palazzo Wedekind al Teatro delle Arti, all'interno del Palazzo della Confederazione Professionisti e Artisti. Nella prima mostra espongono Renato Guttuso, Virgilio Guzzi, Luigi Montanarini, Orfeo Tamburi, Alberto Ziveri e Pericle Fazzini.
Cominciano i lavori di ristrutturazione dell'Ex Palazzo della Italcasse a Via Boncompagni. Le attività da eseguire prevedono: Strip Out e Demolizioni parziali dal piano terra al piano meno cinque; Strip Out e Demolizioni parziali del’“ex residenza” prospicente via Sicilia (fianco chiesa sconsacrata); Demolizione edificio dall’ottavo al piano terra (lato via Sicilia, via Romagna e via Boncompagni). La demolizione selettiva consentirà la rimozione di tutti gli elementi estranei alla mera struttura edilizia. L'obiettivo è restituire l’involucro strutturale bonificato, pronto per essere riqualificato per il cambio di destinazione d'uso.
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Palazzo Italcasse
1971 edifici
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Palazzo della Snia Viscosa
1949 edifici
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Palazzo della Confederazione Professionisti e Artisti
1930 edifici
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Teatro delle Arti
1930 teatri
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Caserma Dobrej
1912 edifici
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Chiesa evangelica Luterana
1911 luoghi di culto
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ex Collegio Internazionale dei Frati Cappuccini
1911 conventi
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San Lorenzo da Brindisi
1910 chiese
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Santissimo Redentore e di San Francesca Cabrini
1906 chiese
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Istituto Tasso
1904 scuole
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Scuola Regina Elena
1902 scuole
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Villino Vanoni
1901 villini
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San Giuseppe Calasanzio
1889 chiese
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Ex Noviziato dei Padri Scolopi
1889 chiese
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Palazzo del Servizio Vaglia
palazzi
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Villino Morani
villini
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Cappella di Sant'Andrea di Grecia
cappelle
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Domus di Via Sicilia
domus
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Castello gotico di Villa Ludovisi
cisterne
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Casino dei Pranzi di Vigna Verospi
casali
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Tempio di Venere Ericina
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Casino di Vigna Borioni
casali