Nella piazza Manfredo Fanti, fra gli sbocchi della via Principe Umberto e Principe Amadeo, sono stati ritrovati gli spechi di tre acquedotti, tutti paralleli al terrapieno e mura serviano, ma posti a diverso livello. Due di essi, l'inferiore e il medio, pendono dalla porta Viminale verso l'Esqnilino, il superiore è inclinato in senso opposto.
Nell'inferiore, che ha di luce met. 2,36 x 0,72 si deve riconoscere lo speco dell'Anio Vetere. Conserva, nella parte più bassa, la costruzione primitiva di cubi di tufa; nella parte più alta è risarcito con opera reticolata, mista a tratti di laterizio. L' alveo è quasi interamente otturato dalle deposizioni calcari. L'acquedotto medio misura in luce met. 1,45 x 6,75, ed ha le sponde reticolate, con intonaco di signino. Il più alto ha di luce met. 0,35 x 1,00, ed è ripieno di argilla candida e finissima.
Nell'istesso luogo è stato ritrovato il fondamento del muragliene Serviano, grosso circa met. 4,00. Gli fa seguito, nella parte estramuranea, una banchina di suolo vergine, larga circa met. 7,00, e quindi la fossa profonda sotto il piano attuale della piazza met. 18,00, e ripiena di rottami.
Rodolfo Lanciani.