7/4/1875
Faustino Anderloni, direttore tecnico della Banca italo-germanica (subentrata alla società di Credito), presenta domanda al sindaco per la licenza edilizia per la costruzione di una palazzina a Piazza Indipendenza.
1879
La Banca tiberina ottiene l'approvazione di un progetto relativo ad un palazzo di consistenti dimensioni, a quattro piani, per il senatore Giacomo Astengo, su progetto dell’ingegnere riccardo Mazzanti.
14/3/1894
Con una solenne cerimonia nella Piazza del Macao, Re Umberto I consegna la Bandiera di Guerra alla Legione Allievi Carabinieri.
7/6/1896
Rivista militare a piazza dell'Indipendenza.
7/6/1896
Per i festeggiamenti del re Umberto I, si svolge una parata militare a piazza dell'Indipendenza.
4/3/1898
Feteggiamenti per il Cinquantenario dello Statuto. "Alla mattina, grande rivista al Macao. Alle 14, sfilano le berline di gala colle rappresentanze del Senato e della Camera: vanno al Campidoglio, dove la festa toccherà l'apice della solennità. Grandi orifiamme sventolano in piazza del Quirinale a pennoni che portan gli stemmi delle città italiane e corone d'alloro. La gradinata della chiesa di Ara Coli nereggia d'una folla compatta che, all'apparie dei Sovrani, lancia all'aria un evviva fragoroso.
Nella sala del Campidoglio, un'altra scena. Tutto intorno, pendono le bandiere regalate dai municipii italiani per la liberazione di Roma. Il trono è eretto all'ombra del gonfalone rosso e arancio della città eterna. Folla di senatori, di deputati e di trecento sindaci. Fra gli abiti neri brillano le uniformi militari, ma, caso strano, non vi sono signore.
Il ritorno dei Sovrani al Quirinale fu un'altra scena. Le associazioni popolari erano là, ad attendere i Reali. Le loro cento venti bandiere s'agitavano in festa. Immense le ovazioni ai Sovrani, che comparvero al balcone; il Re, austero, agitando l'elmo, la Regina; sorridente, agitando il fazzoletto bianco.
Alla sera, illuminazione fantastica con quelle grandi palme laminose in Piazza Colonna col Colosseo e col Foro Romano illuminati a bengala."
29/7/1901
Commemorazione di Umberto I a Roma: "Alle le 17, un corteo immenso si forma nelle vie che stanno attorno a Piazza Indipendenza. Il corteo ha impiegato circa due ore per sfilare; quando la testa del corteo giunge al Pantheon, la coda non si è ancora messà în movimento! Mano mano che arriva, entra nel tempio dai cancelli di destra, gira intorno al tumulo e dinanzi alla tomba di Umberto, depone a piè del catafalco le corone; quindi esce dai cancelli di sinistra e prosegue fino alla piazza di San Luigi dei Francesi, dove si scioglie."
8/1/1903
XXV anniversario della morte di Re Vittorio Emanuele II: "Il pellegrinaggio che venerdì 9 gennajo, si recò al Pantheon a riverire le tombe del Re Galantuomo e del Re Martire, esprimeva il sentimento di milioni d'Italiani verso sacre memorie che compendiano tanti anni di aspirazioni, di lotte, di prove.
Nella mattina, alle ore 8, scortato dai corazzieri, il Re, la regina Elena e la regina Madre, accompagnate dalle loro Case civili e militari, s'erano recati mestamente nel Pantheon a ricordare, a pregare.
A mezzogiorno, la vasta piazza dell'Indipendenza si riempiva di rappresentanze. Il cielo non rideva del suo bell'azzurro; un velo di mestizia pareva scendere sulla città. Dodici mila pellegrini erano venuti d'ogni punto d'Italia; e il corteo, che andò formandosi, presentava un insieme magnifico, solenne, di ventimila cittadini uniti in un solo sentimento. In quattro gruppi, dividevasi il corteo: settecento e venticinque gonfaloni, cento corone, venti musiche, che alternavano inni nazionali e armonie funebri.
Alle 14 e un quarto, la testa del corteo entra nel Pantheon, ch'è addobbato a lutto, con maestosi drappi neri, ornati di ricami e di frangie d’oro e d'argento; e, sopra dell’ingresso principale, in un’ ampia targa, si leggon le parole: A Dio ottimo massimo — Governo e popolo innalzano preci — Nel XXV anniversario della morte del Re Vittorio Emanuele Il — Padre della Patria.
Alla sera, nel teatro Argentina, l'avv. Vecchini tenne un’eloquente commemorazione"
29/3/1903
Inaugurato il raccordo dalla stazione Termini al corso d'Italia (attraverso piazza Indipendenza e viale Castro Pretorio), ed il percorsovia Galvani, da via Marmorata al mattatoio.
1/12/1921
Viene soppressa la linea 29 (già linea V) da piazza Indipendenza alla barriera Trionfale. Viene istituita una nuova doppia linea per il quartiere Sebastiani, con capolinea ad anello percorso dalle due linee 32 e 33 nei due sensi. La linea 32 parte da piazza della Regina e attraverso piazza dei Cinquecento ritorna per via Po a piazza della Regina; la linea 33 percorre invece, in partenza da piazza della Regina, via Po e al ritorno è instradata per piazza dei Cinquecento.
1/12/1926
La linea tramviaria 46 è prolungata ad entrambi gli estremi (da piazza Indipendenza al Policlinico e dal capolinea al quartiere Trionfale a piazza Bainsizza). La 25 è prolungata da piazza Barberini a via Piemonte. La 10 è sdoppiata nella 10 nero (che mantiene l'attuale itinerario) e nella 10 rosso (che limiterà il percorso tra l'Acqua Bullicante ed il Ministero delle Finanze, per le vie XX Settembre, Pastrengo, Cernaia e Volturno).
16/1/1928
La linea tramviaria 11 è prolungata da Piazza Indipendenza al Piazzale di porta Pia.
1/8/1935
La linea tramviaria 10 rosso è soppressa ed il suo itinerario è compreso in quello della linea 11 (da piazza Indipendenza all'Esquilino). Sul nuovo impianto di via Eleniana sono instradate la linea 14 (da piazza Lodi) e la linea 17 (da via Taranto). La linea 15 (da piazza San Giovanni) transita per via Domenico Fontana e via Merulana.
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Palazzo Uffici YMCA
1952 edifici
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Villino Monteverde
1884 villini
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Palazzo dei Marescialli
1879 edifici
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Villino de Renzis
1874 edifici
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Villino Centurini
1873 villini
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Villino Cavazzi della Somaglia
1872 villini
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Palazzo Servadio
1872 palazzi
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Villa Olgiati
ville
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Palazzo della Federconsorzi
edifici
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Palazzo del Corriere dello Sport
edifici