Nell'abbassamento del piano dell'antica via delle Sette Sale fino al livello di via dello Statuto, il taglio delle terre presenta questa stratificazione. Dal zero ai 2 m. di profonditā č suolo di scarico ; dai 2 ai 4 metri si rincontrano avanzi di edifici imperiali, fra i quali si distingue un tratto di peristilio di casa privata, con colonne scanellate di travertino; dai 4 ai 6 metri il terreno vergine (cappellaccio tufaceo) č tutto perforato da cunicoli e cloache, in parte murate , in parte tagliate nel vivo.
Questa rete cunicolare mette capo ad un pozzo, profondo 5 m. (10 dal piano stradale). Le sepolture arcaiche, anteriori alle mura serviane, si incontrano a varie profonditā, generalmente dai 4 ai 5 metri. Contengono una massa assai considerevole di suppellettile funebre, in terracotta ed in bronzo.
La migliore delle scoperte (alla'angolo con via Equizia) sarebbe stata quella di un'ara in peperino, simile all'ara di Vermine: ma, per mala sorte, si č ritrovata al posto la sola metā inferiore, la quale non contiene iscrizione.
Rodolfo Lanciani.
Visitando quella parte delle Terme di Tito, che č compresa nelli vigna giā dei pp. di s. Pietro in Vincoli, ora della signora Hickson Fieli, ho preso nota di alcuni scavi, fatti colā circa tre anni orsono, dei quali non credo siasi finora data notizia.
Questi scavi sono stati iniziati in tre luoghi diversi; nell'angolo nord-est del tepidario; nell'abside sull'angolo sud-est del recinto termale; e nello spazio libero fra il calidario e l'emiciclo sovrapposto alla domus aurea.
Nell'angolo nord-est del tepidario, sono stati ritrovati molti tronchi di colonne colossali di granito rosa e di granito grigio. Sembra che vi si fosse stabilita nel medio evo un'officina di scalpellino, perchč quei fusti portano traccia di tagli artificiali.
L'abside sull'angolo sud-est del recinto, apparisce spogliata ab antico. Non vi rimane nč meno la traccia del pavimento.
Nello spazio libero fra il calidario e l'emiciclo, sono stati ritrovati avanzi della domus auréa, ma cosė profondi, e cosi colmi di rottami d'ogni maniera, che l'esplor razione ne fu abbandonata dopo pochi giorni di sterro.
Rodolfo Lanciani
Nella via delle Sette Sale, presso l'angolo con la via Lanza, sistemandosi un tratto del terrapieno della villa Brancaccio, č stato recuperato un rocchio di colonna in granito bigio, lungo m. 1,42, col diametro di m. 0,32.
Giuseppe Gatti.
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Fontane del parco del Colle oppio
1928 fontane
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Ninfeo del Parco del Colle oppio 1928 fontane
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