1888
Durante la costruzione dei muraglioni, per ampliare il lato destro del Tevere, viene semidemolito il ponte Cestio, preservando la sola arcata centrale. Con i materiali antichi sono ricostruite due nuove arcate di grandezza uguale alla centrale.
17/12/1891
Inaugurazione del Ponte Margherita: "Inaugurato sul tevere questo nuovo ponte, lungo 111 metri, largo 20, a tre arcate, al quale si accede dalla parte di piazza del Popolo. L'innugurazione è stata fatta coll'intervento dei Sovrani. Il ponte poi è stato battezzato.... sin troppo, con pioggia, tuoni lampi e fulmini. Molti coraggiosi cogli ombrelli aperti; due sole signore.
Sua Maestà la Regina, dal cui nome si chiama il ponte, intervenne accompagnata da Re Umberto e dal seguito della Corte, al suono della marcia reale eseguita dalla banda municipale, fra gli applausi. Portaya un cappellino di velluto con piccola penna nera e paletot di vellito. TI ponte che, comprese le fondamenta, costa 2900 000 lire, è costruito dei seguenti materiali: Pietra di Rezzato, motri cubi 1500; travertino, metri cubi 3700; tufo e selce, metri cubì 9500; mattoni, oltre un milione; cemento, quintali 7200.
Le grandiose arcate sono state costruite con l'aiuto di robuste armature di sistema a sbalzo; ogni arcata era sorretta durante la costruzione da sedici cavalletti solidamente collegati fra di loro, e appoggiato ognuno sn due scatole a sabbia, mediante le quali il disarmo si operò con tutta facilità in venti minutie cirea; e ad operazione compiuta si potò verificare che Je volte non avevano fatto nessun calo."
23/9/1893
Il consiglio comunale approva la messa in dimora di due filari di platani, uno per ciascuno dei lungotevere. I primi a essere piantati sono quelli tra Ponte Umberto e Ponte Margherita.
2/12/1900
Inondazione del Tevere. 16,1 metri di altezza massima a Ripetta. Durante il ritiro dell’acqua crolla un tratto di 125 m a destra dell'isola tra i ponti Garibaldi e Cestio, al Lungotevere degli Anguillara.
15/12/1900
Nomina una Commissione d'inchiesta per indagare sul recente crollo dei muraglioni presso il lungotevere degli Anguillara. Si discutono nuove proposte tra cui nuovamente quella di eliminare l'isola interrandone il braccio sinistro.
24/6/1901
Il Ministro dei Lavori Pubblici boccia definitivamente l'eliminazione dell'isola, come possibile soluzione al recente crollo del muraglione sul Lungotevere degli Anguillara. L'ingegnere Luigi Cozza individua nell'errata distribuzione delle acque tra i due rami ai lati dell'isola, la causa dell’erosione e del crollo del muraglione. Dopo aver ricostruito il tratto danneggiato, viene riattivato il ramo sinistro ormai interrato. A Ponte Cestio, viene ridotta la sezione del fiume alla larghezza dell'arcata centrale con la costruzione di due briglie sotto gli archi laterali. Con lo scopo di limitare l'effetto di dragaggio (erosione) del fondo del fiume, viene anche realizzata una soglia di rallentamento della corrente sotto l'arco centrale.
15/2/1915
Inondazione del Tevere con a 16,08 metri di altezza massima a Ripetta. Il tratto ricostruito al Lungotevere degli Anguillara (dopo il crollo nell'inondazinone del 1910), regge alla prova. Oltre 70 centimetri d'acqua a piazza della rotonda.