Per evitare dalli alla navigabilità del tevere, sono demoliti con la dinamite i piloni superstiti del Ponte Sublicio.
Per consentire la costruzione de muraglioni del Tevere e l'apertura del Lungotevere Rip, viene avviata la demolzione della chiesa di San Salvatore a Ponte Rotto.
Essendo incominciata la demolizione del ponte Rotto, e particolarmente delle due prime arcate verso la sponda transtiberina, si è ritrovato il pavimento antico a pentagoni silicei alla profondità media di un metro sotto il pavimento di Gregorio XIII.
Sui due lati corrono marciapiedi di travertino. Presso la testata del ponte tornano in luce costrazioni laterizie di carattere privato. Si scoprirono poscia nelle demolizioni accennate gli oggetti che seguono: parte superiore di testa marmorea di statua con corona d'alloro, alta m. 0,21, larga m. 0,18; orciuoletto a vernice nera, e doppio manico ; tre balsamarì, uno vitreo, gli altri due fìttili; un globo di granito bigio del diametro di m, 0,17; ed un elmo di bronzo, crestato.
Nei lavori di sistemazione dalle sponde del fiume si trovarono: cinquanta monete irriconoscibili, perchè guaste e logore per l'azione delle acque; testina muliebre marmorea; testa di piccola erma, raffigurante Bacco indiano barbato, alta m. 0,10; zampa marmorea leonina, probabilmente appartenente a qualche sedia; ed un fianco d'umetta cineraria con encarpi a foglie d'edera.
Rodolfo Lanciani
Nel punto nel quale il muragliene destro del Tevere viene ad intersecare la via dei Vascellari, alla profondità di m. 2. 00 sotto il piano stradalo moderuo, si è scoperto il piano stradale antico, coi pentagoni silicei consunti e slabrati. Il selciato è sostenuto nella parte del fiume da un robusto muraglione di travertini.
Rodolfo Lanciani
Eseguendosi gli sterri per il collocamento dei cassoni ad aria compressa, per la costruzione dei muraglioni del lungo Tevere, è stata messa allo scoperto la testata dell'antico ponte Emilio o Palatino, formata da mirabile opera quadrata, con blocchi di tufo perfettamente squadrati ed assai bene connessi. Tra le terre, poco distante dalla testata del ponte, si recuperarono alcune iscrizioni.
Si rinvenne anche una stupenda testa della Giulia di Tito, grande al vero, scolpita in marmo pario.
Rodolfo Lanciani.
Presso l'ospizio di S. Maria in Cappella, sì è estratto un cippo di marmo scorniciato, alto m. 1,00, largo m. 0,56, rescritto sotto l’impero di Costante (837-350 e. v.), e col ricordo del noto L. Aurelio Aviano Simmaco, prefetto della città nel 364:
FELICITATEM PVBLICAM
CLEMENTIA ET VIRTVIE
CVMVLANTI D N FL IVL
CONSTANTI PIO FELICI
VICTORIACTRIVMPHATORI AVG
AVR AVIANVS SYMMACHVS V C
PRAEF ANNONAE D N M Q EIVS
In uno dei lati vedesi scolpita una nave, forse della flotta annonaria, e quindi in relazione con l'ufficio del dedicante, se pure non si debba ritenere che questa non sia da riferire alla prima destinazione del cippo.
A questa destinazione precedente si riferisce senza dubbio l'iscrizione dell'altro lato, ove conservasi intatta la memoria della dedicazione, che si riferisce alla fine del secolo anteriore: DEDICATA VI KAL IVN DDNN CARINO AVG ET NVMERIANO AVG COSS
Presso la testata del ponte Rotto, sono stati recuperati due frammenti di tubo di piombo inscritti; in uno de’ quali si legge:
ELI ANTONINI AV PII SVB
ROC AVG ANNAESVS S NP F
Nell'altro rimane soltanto:
THYCVS FEE XV
Giuseppe Gatti e Luigi Borsari.
Di un'iscrizione relativa al collegio dei palombai del Tevere. Nota del dott. Christian Hülsen.
Nell'alveo del Tevere, presso i bagni di Donna Olimpia, fondandosi un cassone ad aria compressa, per edificare il muraglione del Lungo Tevere, si riconobbero colonne marmoree e capitelli, e vi fu rinvenuto un cippo di marmo frammentato, alto m. 0,60,
largo m. 0,35 e dello spessore di m. 0,09. Vi si legge l'iscrizione seguente:
N D | ...LIS SVI IIII KAL SEPT | ...M DIVIDANTVR ET HOC... | ...M GENI ARGENTEM QVOD... | ....sVERAT PONDO DVA AD ... | ... I P III D D ET OB ... | ... M EIVSDEM STATVAE ... | ... VLAS SING HS C N P P QQ ... | ... SING HS XII N CVRAM QVI ... | ... ECVRIONIBVS HS IIII N ... | ... VM VRINATORVM ON EI ... | ... OCI ET PRO MERITIS EX A ... | ... DEC STAT COLLEGAE ....
Dai lavori della draga presso ponte Cestio, fu estratta una piccola statuina marmorea acefala, rappresentante Esculapio nel tipo tanto ripetuto, cioè ammantato ed ignudo solo nel petto e nel braccio destro. Ha nella mano destra la patera, a cui si accosta la bocca del serpente Pitone avvolto nell'asta, sulla quale il nume si appoggia. Accanto al piede sinistro è l'onfalo. La statuetta posa su piccolo pilastro ovale, e misura in altezza m. 0,17.
Felice Bernabei.
Dalla draga Sirena, presso l'isola di s. Bartolomeo, verso la riva destra, fu ripescato un blocco marmoreo alto m. 0,35; largo m. 0,57, e dello spessore di m. 0,37. Vi è scritto in bei caratteri: ...ALCIMO | ...ARCHITECTO | preferico aVGUSTARVM pater | aqVILLIA T F | qVINTILLA
Giuseppe Gatti.
Nelle Notizie del corrente anno p. 287 si disse di una statua marmorea di Apollo, ricomposta in gran parte coi pezzi ripescati nel Tevere fra i bagni di Donna Olimpia ed il Ponte Palatino. Al lavoro di ricomposizione attese sotto la guida del ch. scultore comm. Scipione Tadolini e coi consigli del ch. prof. Petersen, il restauratore sig. Dardano Bernardini.
Di questa insigne opera di arte, che accresce il pregio della raccolta pubblica del Museo delle Terme, offriamo qui una riproduzione.
Sotto il secondo arco di ponte Sisto, ‘verso la sponda destra, la; draga Tolonese ha ripescato un frammento marmoreo alto m. 0,57, largo m. 0,35, e dello spessore di m. 0,75. È uno dei soliti pilastri che intramezzavano il parapetto del ponte Valentiniano, come risulta dalle intaccature laterali, dove avveniva la commettitura. Vi si legge: Q... | DOM... | FL. VALE ...| MAX VIC...| SEMP...
Felice Bernabei.
Il consiglio comunale approva la messa in dimora di due filari di platani, uno per ciascuno dei lungotevere. I primi a essere piantati sono quelli tra Ponte Umberto e Ponte Margherita.
Costruendosi il muraglione del Tevere a Ripagrande, si è rinvenuta una basetta marmorea, alta m. 0,36 X 0,36 X 0,38, su cui leggesi l' iscrizione votiva: M LVCCEIVS DIOGENES D D
Sono stati pure raccolti nello stesso luogo varî massi e frammenti di marmo anche colorati.
Giuseppe Gatti.
Nei lavori per la costruzione del muraglione del Tevere a Ripagrande, si rinvennero parecchi massi rettangoli di marmi grezzi colorati, fra i quali sono notevoli cinque di africano ed uno di cipollino il quale misura m.1,60 X 1,25 X 0,70. Si è pure recuperato un torso di statua imperiale, alto m. 0,50, largo m. 0,45. La figura era in abito militare, con clamide e lorica ornata nel mezzo da una testa di Medusa e da due grifoni in rilievo.
Giuseppe Gatti.
Nei lavori per la costruzione del muraglione sulla sponda destra del Tevere, presso il porto di Ripagrande, si è trovato un rocchio di colonna in portasanta, lungo m. 1,25, e del diametro di m. 0,45.
Giuseppe Gatti.
A Ripagrande, costruendosi il muraglione per l'arginatura del Tevere, presso l'edificio centrale del porto, alla distanza di circa sei metri dal muraglione medesimo e a due metri sopra la magra del fiume, si è scoperto un tratto di antica costruzione in grandi parallelepipedi di tufo, ognuno dei quali in media misura m. 1,60 Xx 1,00 X 0,65 Questa costruzione, che faceva sponda al Tevere, è stata riconosciuta per la lunghezza di circa dieci metri, e per l'altezza di tre ordini dei massi tufacei.
Giuseppe Gatti.
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Fontanella rionale del Timone
1925 fontane
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Ponte Palatino
1886 ponti
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Porto di Ripa Grande
1694 edifici
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Dogana nuova di Porta Portese
1694 edifici
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Ospizio San Michele a Ripa
1686 palazzi-corte
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Mulini del tevere
edifici
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San Salvatore de Pede Pontis
chiese
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Targa del Rione Trastevere a Lungotevere Ripa
targhe
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Casino Pamphilj ora Ospedale dei Cronici
edifici
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Ponte Sublicio
ponti
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Beveratoio di Lungotevere Ripa
fontane
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Arsenale di Ripa Grande
edifici