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Villa Giustiniani Massimo

Il Casino nobile e gli affreschi dei Nazareni

La villa Giustiniani al Laterano, detta anche "villa Massimo", dal nome dei successivi proprietari, era una villa seicentesca che si estendeva tra le attuali via Merulana, via Tasso, viale Manzoni e piazza San Giovanni in Laterano.

Voluta dal marchese Vincenzo Giustiniani, principe di Bassano e depositario della Camera Apostolica, dopo aver acquistato un terreno vicino al Laterano per crearvi un luogo di riposo e di svago per la sua famiglia.

Passata in mano ai Massimo nel 1803, alcune sale della dimora vennero affrescate dai Nazareni. Furono un gruppo di pittori di origine tedesca che si ispiravano al ritorno alla pittura italiana del primo rinascimento, e per il loro particolare stile di vita, vennero ribattezzati dai romani "Nazareni".

Nel 1848 la villa passò ai Lancellotti, che nel 1871, in seguito al progetto di lottizzazione dell'Esquilino, vendettero il vasto parco come area edificabile: mentre così il parco iniziò a scomparire sotto l'espansione della città.

L'edificio, è un tipico esempio del gusto tardo manierista dei primi del '600, presenta i prospetti arricchiti da sculture antiche e decorazioni in stucco raffiguranti le aquile dei Giustiniani e le colombe dei Pamphilj.

Splendidi gli affreschi con scene tratte dai maggiori poemi della letteratura italiana rinascimentale: l'Orlando Furioso dell'Ariosto, la Gerusalemme Liberata del Tasso, la divina Commedia di Dante. Gli artisti che lavorano in questo edificio sono Philipp Veit, Joseph Anton Koch, e Johann Friederich Overbeck che dipinse il famoso affresco della Gerusalemme Liberata.

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