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Villa Medici

L'accademia di Francia

Fin dall'antichità il Pincio è conosciuto come Collis Hortulorum, per i numerosi e ricchissimi giardini che cominciarono a sorgere qui dalla fine dell'età repubblicana: uno degli abitanti più famosi della zona era sicuramente Lucullo, la cui villa si estendeva per buona parte del colle e occupava in particolare la zona compresa tra Trinità dei Monti e Villa Medici.

Per quanto riguarda l'epoca medievale, la storia della collina rimane purtroppo abbastanza oscura, ma un cambiamento fondamentale si avrà con la costruzione della chiesa di Trinità dei Monti nel XVI secolo e soprattutto con l'acquisto, da parte del cardinal Ricci, di un terreno su cui poi l'architetto Nanni di Baccio Bigio cominciò la costruzione di un palazzetto, mai terminato per la morte del cardinale.

La vigna viene quindi acquistata dal cardinale Ferdinando de Medici (che qualche tempo dopo abbandonerà la porpora diventando Gran Duca di Toscana) che affida a Bartolomeo Ammannati, architetto e scultore fiorentino, il completamento della villa e del giardino circostante.

Ferdinando, seguendo la moda del tempo, concepì la villa come una sorta di grande museo: se questo aspetto rimane un po' nascosto osservando la facciata principale della villa, severa ed austera, la facciata interna svela invece un autentico tesoro, anche se oggi si presenta un po' ridotto rispetto al XVII secolo, quando gran parte della superficie delle mura era decorata da una serie di bassorilievi antichi e statue, anche moderne, come il celebre Mercurio di Giambologna.

A completare il tutto venne sistemato lo splendido giardino, che ha per modello i giardini medicei di Firenze: vi si potevano trovare piante rare, fontane, reperti antichi giochi d'acqua e perfino una collinetta artificiale dalla quale ammirare il panorama della città, ma anche viti e moltissimi alberi da frutto. In posizione un po' appartata venne costruito lo studiolo di Ferdinando, decorato tra il 1576 ed il 1577 da Jacopo Zucchi con allegorie delle stagioni e favole antiche.

La storia moderna di Villa Medici comincia nel 1804, quando diviene sede dell'Accademia di Francia, fondata nel 1666 per permettere ai giovani artisti di completare la propria formazione soggiornando a Roma, studiando le opere antiche e rinascimentali. Tra coloro che arrivarono in Italia abbiamo David, Carpeaux ed Ingres, che era direttore dell'Accademia.

La tradizionale visita ai giardini di Villa Medici sarà, poi, arricchita dalla scoperta di luoghi nascosti e raramente accessibili legati al suo passato più remoto. Attraverso il passaggio in alcune parti dei sotterranei della villa ripercorreremo la storia del Pincio e del suo rapporto particolare con l’acqua, partendo dai ricchi giardini del celebre Lucio Licinio Lucullo, passando per le mire di Valeria Messalina, consorte dell’imperatore Claudio per arrivare all’ambizione di Ferdinando de’ Medici di poter competere, grazie a particolari invenzioni ingegneristiche dell’epoca, con gli altri principi che alimentavano le loro ville con fiumi d’acqua.

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