L'Accademia di San Luca nasce nel 1593 fondata da Federico Zuccari, che assunse il titolo onorifico di Principe, e trova la sua prima sede vicino alla Chiesa dei Santi Luca e Martina. Molto presto si colloca nel panorama romano come la scuola per eccellenza preposta alla formazione degli artisti e in particolare agli esponenti delle tre grandi arti: architettura, pittura e scultura.
Motto dell'Accademia è Aequa Potestas ovvero uguale importanza a tutte e tre le discipline ed è proprio su questo principio che si fondano i numerosi Concorsi presenti all'interno dell'Accademia: il Concorso Clementino (per scultura, pittura e soprattutto architettura), il Concorso Balestra (per la pittura) e il Concorso Canova (per la scultura).
Fino all'Unità d'Italia, l'Accademia resterà un punto di riferimento internazionale soprattutto per la grande attività didattica.
La sede attuale è in Palazzo Carpegna, luogo che ospita gli uffici e le collezioni dell'Accademia dal 1934.
Progetto del Borromini è lo splendido portico al piano terra e la rampa elicoidale da dove si accede grazie a un portale decorato da stucchi.
Al terzo piano si trova la Galleria dell'Accademia, che solo in parte restituisce la grandezza dei secoli passati, grazie al suo recente allestimento creato grazie ad una ricostruzione della consistenza storica delle collezioni accademiche.
Le prime sale della Galleria mettono in scena i protagonisti della vita plurisecolare dell’Accademia di San Luca – la singolare rassegna degli autoritratti e ritratti degli Accademici pittori, scultori e architetti, ma anche una scelta esemplare di disegni, dipinti, sculture, progetti architettonici degli allievi, in cui si riflette l’originaria missione didattica dell’istituzione.
Di recentissima apertura è la Sala dei Paesaggi che ospita una serie di opere facenti parte dei "doni d'ingresso" che gli artisti donavano all'Accademia di San Luca come ingresso tra gli Accademici. In questa sala sono esposte opere da considerarsi estranee alla tradizione accademica ma che sono invece fondamentali per lo sviluppo del fenomeno del Grand Tour. Una sala fondamentale per il ruolo ricoperto da Roma e delle sue particolari vedute con rovine, e durante la nostra visita, sarà possibile rintracciare gli esordi di questo fenomeno fin dai primi quadri di Gaspard Dughet, per proseguire con i famosi paesaggi romano e laziali e analizzare insieme le opere di Pannini e van Wittel.