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Mausoleo di Lucilio Peto

Il sepolcro della Gens Lucilia sulla Salaria

Scoperto solo nel 1887, in occasione della costruzione di un muro di cinta nella vigna del cavaliere Cesare Bertone. L'area archeologica è su via Salaria, benché il pavimento si trovi a circa sei metri sotto il livello stradale, raggiungibile mediante due rampe di scale costruite nel 1925.

Il sepolcro si presenta come un cilindro piatto, simile ad altri tumuli. Il tamburo (diametro 34 metri circa) consta di una cortina in opus quadratum e di un anello interno in opus caementicium; le due parti sono ammorsate attraverso una sequenza regolare di diatoni. Il rivestimento, in travertino, si articola in un basamento (a sua volta composto da due filari lisci e uno modanato), da un bugnato liscio (quattro filari, con giunti falsi interni), e da una cornice a dentelli di coronamento. Nell'arco orientale del monumento svetta un'epigrafe in marmo di Luni.

Nel registro superiore della superficie si estende, in tre righe, l'epigrafe sepolcrale (CIL VI, 32932), pertinente a M. Lucilius Paetus, che ricoprì, nella milizia equestre, le cariche di tribunus militum, praefectus fabrum e praefectus equitum, e a Lucilia Polla, sua sorella, presumibilmente defunta quando fu eretto il sepolcro.

Il mausoleo apparteneva alla Gens Lucilia. Il mausoleo venne fatto costruire quando era ancora in vita da Lucilio Peto, tribuno militare e prefetto dei fabbri e della cavalleria, destinata ad ospitare lui e sua sorella Lucilia Polla.

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