La chiesa di Santa Maria in Cosmedin venne fondata nel VII secolo nel luogo in cui sorgevano l'Ara Maxima Erculi (una grande aula porticata di età flavia, di cui restano varie colonne incorporate nell'edificio e nella cripta) e e l'Annona (Statio Annonae: l'istituzione che curava le distribuzioni gratuite di cibo alla cittadinanza romana).
La chiesa assunse l'attuale impianto basilicale durante gli ampliamenti effettuati da Papa Adriano I nell'VIII secolo. In questa occasione venne destinata ai monaci bizantini fuggiti alle persecuzioni degli iconoclasti d'Oriente.
Per le decorazioni apportate, l'edificio prese anche il nome di "Cosmedin" che in greco significa ornamento.
Restaurata e modificata più volte nel corso dei secoli, la chiesa mostra all'interno alcuni suggestivi elementi decorativi dell'VIII e dell'XI secolo, quali il matroneo e la "Schola Cantorum".
L'interno è suggestivo e severo, radicalmente ripristinato nelle sue forme originarie dell'VIII secolo. E' a tre navate divise da quattro pilastri e da diciotto colonne antiche. Il portico, un'aggiunta del XII secolo, ospita la famosa Bocca della Verità, cara alla tradizione popolare per la nota credenza che la bocca potesse mordere la mano di chi non avesse affermato il vero.