Il museo della Civiltà Romana nasce dalla raccolta di una numerosissima serie di materiali realizzati in occasione della Mostra Archeologica del 1911.
Si tratta di interessantissimi plastici ricostruttivi realizzati in scala e non, dei principali edifici pubblici e privati dell’impero romano; ad essi si aggiungono riproduzioni di strumenti ed oggetti di uso domestico, suppellettili varie, strumenti da lavoro, ecc. che testimoniano i diversi aspetti della civiltà Romana.
L’importanza didattica del Museo nato nel 1955 è indiscussa: la nostra visita verterà sulla conoscenza dei principali monumenti di Roma, della loro tecnica edilizia e della topografia antica della città, attraverso i plastici. Il percorso terminerà con la visione di un’opera di grandissimo valore: il plastico di Roma di Roma realizzato dall’architetto Italo Gismondi nel 1933.
In occasione della Mostra Augustea della Romanità (1937) fù presentata solo l’area centrale monumentale che negli anni successivi si ampliò fino a comprendere l’intera città entro le Mura Aureliane e allestito definitivamente nelle sale del Museo. Gismondi utilizzò tutte le fonti disponibili a partire dalla Forma Urbis di Rodolfo Lanciani.
Il plastico è rappresentato in scala 1:250 ed è realizzato in gesso alabastrino, armature in metallo e fibre vegetali; misura ben 240 mq. Roma vi è rappresentata nella sua massima espansione in età costantiniana. Grazie all’ottima visione che si gode dall’alto è possibile ripercorrere la città antica attraverso le sue regioni cogliendo appieno il carattere monumentale di Roma imperiale.