Data: 1622
Codice identificativo monumento: 1113
Goffredo Mameli viene trasportato all'Ospedale allestito nell'Ospizio della Trinità dei pellegrini: "ferito da palla repubblicana nella tibia sinistra. Trasportato allo spedale della Trinità dei Pellegrini, posato in stanza separata, venne affidato alle cure dei primarii professori dell' arte chirurgica, inculcando loro di nulla trascurare, per conservare all' Italia uno dei più valorosi suoi figli. Ma la sua linfatica costituzione ed il nervoso temperamento, più potenti dell' arte, attrassero sulla parte offesa tale quantità di maligni umori, che dopo parecchi consulti fu giudicata indispensabile l'amputazione della gamba. L' operazione, che riesci felicissima, venne eseguita dal prof. Baroni, che lo cloroformizzò, non sottomettendosi egli all' azione del cloroformio se non dopo assicurazione di chi scrive questi cenni, che il taglio sarebbesi fatto sotto il ginocchio ; desiderio che non potè realizzarsi, avendo la cancrena superato il limite da esso indicato."
Goffredo Mameli muore per setticemia nell'ospizio di Trinità dei Pellegrini, trasformato in ospedale per i feriti durante gli scontri contro i Francesi. Il cadavere viene sepolto mella vicina chiesa di Santa Maria in Monticelli: "tutto procedeva regolarmente, ed una non lontana guarigione era, si può dire, assicurata; di modo che circa il 20 del mese di giugno egli scriveva alla propria madre in Genova che presto sarebbe stato in condizione di poter intraprendere il viaggio di ritorno in patria. Sventuratamente questa sua predizione andò delusa, che per mala sorte entrato una mattina nella camera di lui, senza motivo alcuno, un prete già cattolico, poi evangelico, pel quale nutriva avversione, fu tale la violenza di dispetto che lo invase, intimandogli di uscire immediatamente, che la sera medesima, preso da ardentissima febbre, dichiarata di riassorbimento dal professor Baroni, questa, ribelle ad ogni rimedio, in brevi giorni lo condusse al sepolcro. Unitamente ad un suo servo genovese, rimasi ad assisterlo, né lo abbandonai un istante in quegli estremi momenti, e nelle mie braccia spirò, la mattina del 6 luglio, circa le ore 5."
L'Asilo Savoia si trasferisce in una porzione dell’antico Ospedale dei Pellegrini e Convalescenti, in via dei Pettinari , ceduto in affitto da quella amministrazione e poi dal Pio Istituto di Santo Spirito e Ospedali Riuniti di Roma. Il locale era sufficientemente ampio, ma inadatto per un ricovero di bambini, perché assolutamente mancante di area scoperta e di facile e igienica ventilazione.
Gli Ospedali romani e i loro patrimoni sono fusi in un'unica amministrazione, il Pio Istituto di S. Spirito e Ospedali riuniti di Roma.
1840
Paul Marie Letarouilly
Ospizio dei Pellegrini
Edifices Modernes de Rome
1759
Giuseppe Vasi
Chiesa della SS. Trinità e Ospizio dei Pellegrini
Delle Magnificenze di Roma antica e moderna - Libro IX
1759
Giuseppe Vasi
Collegio Ecclesiastico a Ponte Sisto
Delle Magnificenze di Roma antica e moderna - Libro IX