Codice identificativo monumento: 4514
Bolla di Innocenzo III dove viene menzionato che il fondo della Cervelletta, apparteniene al monastero di San Tommaso in Formis.
Onorio III conferma la decisione di Innocenzo III di affidare all'ordine Trinitario il convento di San Tommaso al Celio. La tenuta del Casale Sancti Loci (ubi dicitur Marana cum turre in dicta Marana) viene ceduta ai Cluniacensi del Convento di San Lorenzo fuori le mura.
Il Cardinale Scipione Borghese acquista da Papirio Alvari la tenuta della Cervelletta.
Il duca Salviati incarica l'agronomo Giovanni Battista Cerletti di formulare un piano di bonifica per la sua tenuta La Cervelletta. Il progetto di trasformazione prevede il graduale passaggio dal tipo tradizionale di gestione imperniato sul pascolo (rotto da limitate estensioni di coltura granaria) ad un'azienda più incentrata sull'allevamento bovino a stalla con produzione di foraggi. La Cervelletta viene affittata ai lodigiani Monti, Bonfichi e Secondi con un contratto completamente diverso da quello allora in uso nell'Agro (cioè con fitto più basso, durata maggiore della locazione, contributo dei proprietario alle migliorie).
Presso il Casale della Cervelletta viene realizzato il borgo agricolo.
La famiglia Salviati cede la proprietà della tenuta della Cervelletta a due finanziarie edilizie, la Tirrena e la Magis.
Con la Legge Regionale del Lazio n.29, La tenuta della Cervelletta entra a far parte della Riserva Naturale della Valle dell’Aniene.
Il Comune di Roma, tramite permuta con la Tirrena, acquisisce la tenuta della Cervelletta. Il casale viene affidato all'Associazione Insieme per l'Aniene ONLUS.
Con la Determinazione Dirigenziale 786, il Comune di Roma affida il Casale della Cervelletta all'associazione di promozione sociale La Cervelletta. A seguito delle proteste delle associazioni storiche del territorio per la poca trasparenza nella procedura, la delibera viene revocata ma comincia l'abbandono e la mancata manutenzione delle strutture.
Il MIBAC avrebbe inviato una lettera di diffida al Campidoglio chiedendo di sanare la situazione di grave degrado, abbandono e pericolo del Casale storico della Cervelletta.
Il Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale avvia i lavori di restauro e riqualificazione del Casal della Cervelletta con la messa in sicurezza della torre medievale.
La tenuta della Cervelletta era un vasto fondo di proprietà ecclesiastica, che fu prima del monastero di San Tommaso in Formis (bolla di Innocenzo III del 1202) con la denominazione di Casale sancti loci, poi della Basilica Lateranense ed in seguito della Basilica di San Lorenzo fuori le mura.