Codice identificativo monumento: 9792
Iniziano i lavori di sterro avviati nel per la costruzione di un nuovo edificio del Governatorato, nell'area situata sul margine nord del Foro Boario, compresa tra il Vico Iugario e la nuova via del Mare. Le demolizioni portarono alla scoperta di una grande platea in blocchi di tufo, e pił a sud, resti di una grande insula. Le prime indagini archeologiche sono condotte da Antonio Maria Colini (Ispettore Capo dei Servizi Archeologici della X Ripartizione). Le scoperte, grazie anche all'eccezionale pressione della stampa, inducono un drastico ridimensionamento degli edifici progettati e l'estensione degli scavi. Le maestranze presenti per i lavori di abbattimento delle vecchie case sono riconvertite in squadre di operai impiegate per la messa in luce dell'area archeologica. Sulla platea emergono le tracce di due templi affiancati, risalenti ad epoca repubblicana ed identificati (in base alle fonti letterarie) con quelli di Fortuna e Mater Matuta. Durante la costruzione dei pozzi, scavati per sottofondare la chiesa di Sant'Omobono (preservata ed isolata dagli edifici che le si adossavano), viene rivelata una pił complessa sequenza stratigrafica.