Clemente Scifoni, membro dei GAP di Tor Pignattara, si presenta in incognito nella casa di Armando Stampacchia (capo della polizia fascista del Quadraro) a Piazza ragusa, chiedendo di poter conferire con lui per riferirgli alcune notizie di carattere riservato.
Al termine del colloquio durato pochi minuti, mentre il commissario lo accompagna personalmente alla porta di casa, Scifoni estrae una pistola con cui apre il fuoco uccidendolo sul colpo, e dandosi poi alla fuga.
Tutta la scena avvenne di fronte alla moglie del funzionario e ai suoi tre bambini che si trovavano nell'anticamera dell'abitazione.
Alla presenza dell'assessore all’ambiente Loredana De Pedris e di una delegazione di indiani d’America, viene inaugurato a Piazza ragusa un monumento in memoria di Cavallo Pazzo.