Rione Ripa

Una passeggiata per conoscere meglio il colle dell’Aventino, partendo dalle sue pendici verso il Circo Massimo, salendo attraverso la prima strada lastricata di Roma per poi visitare alcune delle sue chiese più importanti, come la basilica di S. Sabina, con la sua porta in legno risalente al V secolo.

Secondo la tradizione il colle sarebbe stato abitato per la prima volta al tempo del re Anco Marcio, il quale avrebbe qui trasferito gli abitanti di alcuni centri conquistati e distrutti da Roma.

Questo primo episodio segnerà tutta la storia antica del colle, che diverrà il punto di riferimento della plebe romana, costituita prevalentemente da stranieri, che sarà, almeno fino al IV secolo a.C., in contrasto con i patrizi per la spartizione del potere.

La caratterizzazione plebea della zona era evidente anche dai templi che sorgevano sul colle, il più importante dei quali era senza dubbio quello dedicato a Cerere, Libero e Libera, sede degli edili della plebe.

In età imperiale, con lo spostamento del porto sul Tevere, la zona comincerà ad essere abitata da personaggi ricchi ed importanti mentre nel Medioevo il colle divenne sede di diversi monasteri, che spesso utilizzarono rovine di antichi edifici romani, molti dei quali erano stati distrutti dal saccheggio operato dai Goti nel 410.