Data: 1885 / 1934
Codice identificativo monumento: 10128
Eseguendosi gli scavi per la nuova fogna nel tratto di via Cavour che trovasi presso l'antico Foro Transitorio, sono avvenute le seguenti scoperte:
Sull'asse stradale, a m. 5 di profondità dal suolo odierno, si trovarono due grandi fusti di colonne di granito rosso, talmente internati che non si poterono estrarre dal cavo e fu giocoforza deviare alquanto l'andamento della fogna. Le estremità di tali colonne che presentavansi sul cavo, nel punto di rottura, avevano i diametri rispettivi di m. 0,85 e m. 0,92.
Alla profondità poi di 7 m. circa, fu scoperto il suolo antico, lastricato con una platea di travertino. Ne furono estratti vari lastroni di lunghezze differenti, ma della sezione costante di m. 0,65 x 0.28. In questi era incavata una cunetta di scolo che deve aver raccolto le acque pluviali della copertura di uno dei portici che fiancheggiavano il Foro Transitorio (cfr. BalL della Coni. Ardi. Com. di Roma 1890, pag. 101), ed ai quali spettano le colonne ivi trovate giacenti al suolo.
Inoltre si estrassero dal cavo vari altri frammenti architettonici, cioè: un rocchio di colonna spettante al terzo superiore del fusto, di granito rosso, lungo m. 1,95, col diametro di m. 0,81 alla rottura e 0,74 al sommoscapo. Altro rocchio di granito simile lungo m. 1,05, del diam. di m. 0,73. Altro simile lungo m. 0,97, diam. m. 0,51. Due capitelli di marmo lunense, di ordine corinzio, assai danneggiati e mancanti di tutte le sporgenze degli intagli; e dei quali non fu perciò possibile misurare il diametro del po.-amento inferiore. Sono alti m. 1,04. Altro capitello di marmo, di ordine corinzio, discretamente conservato, con intaglio a foglie di olivo, del diam. di m. 0,515, alto m. 0,665. Frammento di base attica in marmo, spettante ad un pilastro, alta m. 0,37. Altro frammento angolare di stilobate, con zoccolo e basetta inferiore sagomata. Misura in base m. 0,85X0,45, ed in altezza m. 0,50.
Giuseppe Gatti
Rinforzandosi i fondamenti della casa Niccolini in via Cavour numero 350, a m. 4,70 sotto il piano stradale si sono riconosciuti gli avanzi del piantato di un grande pubblico monumento. Si è incontrata, una parte del nucleo dell'edificio, con una larga gradinata marmorea, di cui sono stati in parte scoperti due soli gradini. Il monumento era rivolto a sud-ovest.
Nel cavo si è pure osservato un rocchio di colonna di granito, simile a quelli che presso. il medesimo luogo furono scope.ti nel maggio dello scorso anno (v. Notiste 1890, p. 151).
Giuseppe Gatti.
A conlusione dei lavori per la Via dell'Impero ai Fori e la via dei Trionfi, il Duce Mussolini indice un concorso per la realizzazione del nuovo Palazzo del Littorio nell'angolo con via Cavour (largo Corrado Ricci):
"La costruzione del Palazzo del Littorio è di vitale importanza anche perché risolve il problema della sistemazione definitiva della zona tra Via Cavour e Via dell'Impero con la soppre: Roma monumentali tanto un valore artistico storico e morale, con la soppressione di casamenti e di vicoli che contrastano con la imponenza e la dignità della Il progetto, dovuto alla fervida geniale iniziativa del Duce. non ha soltanto un valore artistico e morale, ma anche finalità di carattere altamente igienico.
Bene a proposito il Direttorio Nazionale Fascista, interprete sicuro del sentimento di tutte le Camicie Nere, ba espresso con un telegramma al Duce «la sua entusiastica ricono scenza per la decisione da lui presa di far erigere la Casa del Littorio su quella Via dell'Impero, la quale, mentre testimonia l'antica glotia della nostra gente, testimonierà insieme gli alti spiriti informatori della nuova civiltà fascista".
Il Duce Mussolini Mussolini inaugura il definitivo isolamento della restaurata Torre dei Conti. Secondo il progetto di Antonio Muñoz, con la demolizione di Palazzo Nicolini, è stata ampliata l'area a giardino già realizzati su via dell'Impero.
Viene preservata solo una parte delle strutture medievali inglobate nel palazzo, attraverso un profondo restauro e riadattamento delle murature interne in forma di casetta.
Demolito nel 1934.