Codice identificativo monumento: 12213
I Frangipane irrompono in Santa Prassede mentre Gelasio II sta celebrando la messa. Cencio Frangipane lo rinchiude in catene dentro una sua torre sul Palatino. Il Papa, grazie all'aiuto del popolo, riesce a fuggire a cavallo e nella notte scappa via dalla Città.
Il senatore Brancaleone degli Andalò fa distruggere tutte le torri delle famiglie Guelfe.
Scavi di Giacomo Boni presso la Salita di San Bonaventura:
"In questo suolo, dove nacque Roma, feci nuove importanti scoperte. Ad oriente dell’ Area Palatina, sul clivus sacer a grossi poligoni, che dalla Via sacra ascendeva al palazzo dei Flavî, sono apparse le vestigia di una grandiosa porta trionfale; un pilone è già scoperto e fa credere che il monumento, attribuibile a Domiziano, avesse dimensioni assai maggiori dell'Arco di Tito; l’altro è nascosto dalla Via di San Bonaventura, ma ho ferma speranza che il principe Colonna, sindaco di Roma, mi aiuterà a rimettere in luce tanto caposaldo della topografia imperiale romana.
Sul centro dell'Area Palatina rinvenni il simulacro di una Vittoria scolpita in marmo pentelico nel V secolo av. C., nel momento più fulgido del pensiero e dell'arte ellenica, quando Pericle voleva unire in federazione le colonie greche mediterranee sotto l'egida del Partenone, dedicato all'Intelligenza divina sull'Acropoli di Atene.
La statua della Vittoria era murata tra gli squarci del fortilizio medioevale in cui nel 1118 fu prigioniero il pontefice Gelasio Il della famiglia Caetani; le supposte Turres domnae Bonae et Iniquitatis, demolite pro pace servanda l'anno seguente."