Informazioni storiche

Informazioni storiche artistiche sul monumento

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Data: 1915 

Codice identificativo monumento: 12237

Cronologia

31/5/1928

Il maggiore Carlo Del Prete in coppia con Arturo Ferrarin, battono il record mondiale di durata su circuito chiuso a bordo del monoplano Savoia-Marchetti S.64. L'aereo parte la mattina dall'Aeroporto di Montecelio, percorrendo per 51 volte il circuito compreso tra Torre Flavia ed il Faro di Anzio, distanti poco più di 74 km, atterrando alle 15,30 del 2 giugno dopo aver percorso un totale di 7 666,616 km in un tempo di 58 h e 37 minuti. Tale prestazione superava di quasi 5 ore il precedente primato di durata e di 3.000 km quello di distanza.

3/7/1928

A sera i piloti Arturo Ferrarin e Carlo Del Prete, partono con il loro aeroplano Savoia-Marchetti S.64 dall'Aeroporto di Guidonia,per raggiungere Touros in Brasile, ottenendo il primato mondiale di distanza percorsa senza scalo.

30/5/1930

Il tenente Fausto Cecconi insieme al tenente colonnello Umberto Maddalena, partono dall'Aeroporto di Montecelio con un velivolo Savoia-Marchetti S. 64, per tentare di battere il primato mondiale di durata e di distanza senza scalo in circuito chiuso, Montecelio Ostia Ladispoli Anzio.

"Alle prime luci dell'alba, dal campo di aviazione di Montecelio, alla presenza di poche persone (fra cui il Ministro on. Balbo e il professor Eredia, il grande meteorologo che non manca mai ai grandi cimenti aviatori per garantire la stabilità del cielo e la clemenza dei venti) il comandante Umberto Maddalena e il tenente Fausto Cecconi, a bordo di un imponente aeroplano, erano partiti per ritentare i records mondiali di durata in volo e di percorso in circuito chiuso sul percorso Montecelio Ostia Ladispoli Anzio, nei dintorni delle spiagge laziali che già cominciano ad essere frequentate dai buoni quiriti. Ma poiché il tentativo seguiva a tre altri tentativi succedutisi fra l'ottobre e il dicembre dell'anno scorso, i quali, per difetto di carburazione, per il mal tempo e per altre cause, dovettero essere interrotti, non si credette di dare pubblicità all'avvenimento se non a vittoria pienamente conseguita."

Fonte: L'Illustrazione Italiana. 8 giugno 1930.

2/6/1930

Il tenente Fausto Cecconi insieme al tenente colonnello Umberto Maddalena, con un velivolo Savoia-Marchetti S. 64, conquistano il primato mondiale di durata e di distanza senza scalo in circuito chiuso senza sosta (Montecelio Ostia Ladispoli Anzio), per 67 ore e 13 minuti di volo, percorrendo 8 188 km e 800 metri.

"Dice il comunicato: Il comandante Maddalena e il tenente Cecconi, partiti alle ore 5,51 del 3o maggio dalla pista di lancio di Montecelio per tentare di battere i records mondiali di durata in volo e di distanza in circuito chiuso sul percorso Montecelio Ostia Ladispoli Anzio, alle ore 0,46 di lunedì 2 giugno sullo stesso campo di Montecelio, essendo rimasti in aria per 67 ore e 15 minuti e conquistando all'Italia ambedue i records. Dall'esame compiuto sulle tabelle dei commissari sportifi del R.A.C.I. gli aviatori hanno coperto la distanza di 8550 chilometri.

Il volo è stato ostacolato da difficili condizioni atmosferiche e durante la notte da scarsissima visibilità, ma i due ardimentosi aviatori, lottando anche col sonno, vollero insistere fino all'ultimo, e la loro tenacia è stata coronata dal successo.

L'apparecchio usato dai due piloti è un S 64 bis, con motore Fiat 221, gemello di quello usato da Del Prete e Ferrarin nella conquista dei due records, e nella traversata atlantica; si differenzia soltanto perché munito della nuova elica Savoia Marchetti a passo variabile, che ha permesso in tutti e quattro i tentativi il decollo con un carico di chilogrammi 7300 notevolmente superiore ai carichi levati con l'elica normale."

Fonte: L'Illustrazione Italiana. 8 giugno 1930.

27/1/1934

Dal Campo volo di Montecelio, alle 6.48 del mattino, il trimotore Savoia Marchetti S.71 decolla guidato da Francis Lombardi e Franco Mazzotti parte per il primo tentativo di volo postale Roma Buenos Aires. L'aereo farà tappa a Casablanca, in Marocco, e a Thiès, nel Senegal francese, prima di compiere la traversata dell'Oceano Atlantico. Le imperfette segnalazioni fanno deviare la rotta nell'ultimo tratto, tra l'isola Fernando di Noronha e la costa brasiana, nei pressi di Fortaleza, dove sono costretti ad atterrare nei pressi di Fortaleza. Una roccia affiorante dalla sabbia provoca il rovesciamento del mezzo, interrompendo il volo dopo 7400 km.

28/4/1935

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