Basilica Hilariana

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Periodo: impero

Categoria: templi

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Codice identificativo monumento: 2568

Cronologia

1889

Una bella scoperta si viene facendo sul Celio, nel luogo già occupato dalla villa Casali. Si è quivi disseppellito una grande base di statua onoraria, insieme colla testa di un personaggio appartenuta, secondo ogni apparenza, alla statua che su quella base era posta.

La testa è barbata, di buona scultura, e presenta la impronta del tempo dei primi Antonini. Di tale scoperta no, diamo qui un semplice annunzio, riserbandoci a descriverla minutamente nel futuro fascicolo, allorquando saranno progrediti i lavori di sterro. Siccome ricavasi dalla iscrizione, la statua appartenne ad un Manius Poblicius Eilarus, di professione margaritarius, negoziante di perle; e gli fu posta dal corpo dei Den- drofori della Gran Madre e di Atti, in attestato di gratitudine per benemerenze da lui contratte verso quel sodalizio religioso.

Di questo medesimo personaggio era già nota un'altra iscrizione, apposta già ad una edicola di Silvano Dendroforo; iscrizione che si conserva attualmente nel cavedio della casa Corsetti a Monserrato; essendo stata nei passati tempi ritrovata in quelle vici- nanze, secondo può ricavarsi dalle indicazioni locali che se ne hanno (Cf. Corpus laser. Lai. VI, n. 641).

Sembra che il monumento onorario di cui si tratta fosse posto nella stessa residenza del collegio dei Dendrofori; o certo in luogo, nel quale Mauio Poblicio avea edificato una basilica, la quale dal suo cognome fu detta Hilariana; il che è dimostrato da una leggenda in musaico, esistente tuttora nel pavimento.

Siccome ognun vede, la scoperta può riuscire di non comune importanza, sia per gli edifizi di cui si tratta; sia perchè ritrovandosi, com'è quasi certo, la statua, sarebbe quello il secondo simulacro onorario ricuperato insieme con la sua base, dopo quello insigne di M. Celio Saturnino, esistente nel museo lateranense, nella cui preziosa iscrizione è descritto tutto il suo cursus honorum dei tempi di Costantino.

Carlo Ludovico Visconti.

Fonte: 1889. Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma. Volume XLVI.

10/1889

Descrizione

Grazie al ritrovamento di un’iscrizione sulla base di una statua e da una testa-ritratto ritrovati all’interno, si è potuto scoprire che la basilica fu costruita da Manius Publicius Hilarus, ricco mercante di perle e seguace del culto di Cibele.

Stampe antiche

1890
Mosaico della Basilica Hilariana
Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma

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