Data: 1889
Codice identificativo monumento: 4149
Per raccogliere insieme tutte le antichità pre-Romane del Lazio, dell'Etruria meridionale e dell'Umbria appartenenti alle civiltà etrusca e falisca, Felice Barnabei istituisce il Museo Nazionale etrusco.
All'interno del Giardino di Villa Giulia, nuova sede del Museo Nazionale Etrusco, grazie all'opera e gli scavi di Adolfo Cozza e Herman Winnifeld, viene realizzato una ricostruzione a grandezza naturale del tempio etrusco-italico scoperto nel 1882 ad Alatri. Gli scavi in località La Stazza avevano messo alla luce una struttura con cella di 6.39 metri, pronao lungo 6,79 metri e largo 7,92 metri.
Il Re e il ministro Credaro, inaugurano undici nuove sale nel Museo di Villa Giulia:
"Nella cerimonia di qualche giorno fa si ammiravano dunque due ordini di novità: il ripristino dei giardini e del vaghissimo Ninfeo, fatto ancora tutto fresco e odoroso di verzure, e tutto stillante d'acque; e l'apertura di alcune nuove sale.
Il Museo di Villa Giulia, che raccoglie ormai tutti prodotti degli scavi fatti nel Lazio e nella Bassa Etruria, e che è diventato dunque il Museo protostorico di Roma, aveva assoluta necessità d'ampliarsi, per poter dar degna sede ai materiali architettonici dei Templi di Civita Castellana, alla suppellettile del Tempio della Matematuta di Satricum, presso Nettuno; e specialmente a quella Collezione Barberini che mirabilmente ordinata delle belle sale della Villa.
Un'ampia e interessante raccolta di antichità trovate nel territorio dell'antica Preneste, l'odierna. Palestrina. Comprata qualche anno fa dal Governo per il prezzo veramente modico di 350 000 lire. Essa comprende dei magnifici pezzi di avorio finemente lavorati, e materiale in bronzo, ciste e specchi, e oggetti in bronzo, in legno, in vetro da zoilette femminile.
Il prof. Colini, direttore del Museo, e gli ispettori Della Seta e Morpurgo furono complimentati: essi hanno saputo ordinare un Museo in cui non si sa se lodare e apprezzare più il contenente o il contenuto.
Arturo Calza."
Con un decreto ministeriale, si decide la spartizione delle collezioni del Museo Kircheriano tra le nuove più consone sedi che negli anni si erano costituite, come il Museo Nazionale Romano, il Museo di Villa Giulia, Castel Sant'Angelo.
Durante gli scavi di Giulio Quirino Giglioli nell Santuario di Portonaccio presso Veio viene scoperta una scultura quasi integra in terracotta che verrà poi chiamata l'Apollo di Veio. L'opera viene portata e conservata nel Museo nazionale etrusco di Villa Giulia.
Durante gli scavi nella necropoli di Vej, vengono alla luce un mirabile gruppo di statue, che erano in un santuario appena fuori la città, grandi al vero, una delle quali quasi intatta.
Portate al Museo di Villa Giulia (che già aveva accolto suppellettili preziosissime delle numerose tombe esplorate, frammenti delle decorazioni dei templi e innumerevoli oggetti votivi), solo dopo l'armistizio fu possibile farle restaurare, e riconoscere con qualche fondamento l'ordine e il significato. Per felice induzione e saggio confronto con altre opere dell'antichità, il Giglioli ha potuto riconoscere in quei frammenti il mito ellenico di Ercole che lotta con Apollo.
Alfredo Castellani, ultimo erede e cultore delle glorie familiari di antiquari, dona al Museo Etrusco di Villa Giulia la collezione composta da più di seimila oggetti interi oltre ad innumerevoli frammenti: ceramiche, bronzi e materiali metallici, terrecotte, vetri, avori, oreficerie antiche, cui si affiancano quelle moderne, frutto della lunga attività di orafi dei Castellani.
Dopo la lunga parentesi della guerra il Museo Etrusco di Villa Giulia è riaperto ai visitatori.
Il Casina Nobile di Villa Poniatowski è acquisita al Demanio dello Stato, per ampliare il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia.
Furto nella notte nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. I ladri rubano 27 gioielli in oro e pietre, parte della Collezione Castellani, sfondando con una mazza le teche in cui erano custoditi, coprendosi poi la fuga con l'uso di fumogeni. Mandante del furto una ricca signora russa, con la mediazione di un antiquario romano.
Apre al pubblico Villa Poniatowski, nuovo ampliamento del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia.
Conferenza stampa per la conclusione delle indagini relative al furto degli Ori Castellani, compiuto nel 2013 all'interno del Museo di Villa Giulia. Le indagini, coordinate dalla procura di Roma e svolte dal reparto dei Carabinieri Tutela Patrimonio, consentono il recupero di quasi tutti i gioielli e l'individuazione degli esecutori materiali del furto e dei ricettatori. Dopo la conferenza stampa con il Generale Fabrizio Parrulli, il direttore del Museo Valentino Nizzo ricolloca in esposizione i preziosi, ora riuniti in un'unica teca.