Data: 1891
Codice identificativo monumento: 491
Esaminando minutamente ogni angolo della vigna già Savorelli poi Torlonia, posta sull'angolo estremo delle mura urbane, presso il ponte della ferrovia Maremmana detta di s. Paolo, allo scopo di ritrovare il cippo del pomerio C. I. L. VI, 1232 quivi scoperto nell'aprile 1856, mentre per questo lato le mie ricerche son riuscite vane, ho riti-ovato invece im altro macigno colossale della terminazione del Tevere, del quale si era parimente perduta ogni traccia.
Questo cippo, edito nel voi. sopra ricordato del C. I. Z., n. 1241 h sull'apogi-afo del p. Bnizza, scoperto la prima volta nel 1867, costruendosi alcune difese contro la imminente invasione garibaldina, sepolto e scoperto di nuovo nel maggio 1872 per cm-a del Vespignani, sepolto per la terza volta e da me per la terza volta fatto scoprire, è alto m. 2,60 largo m. 0,89, grosso m. 0,62, cubo m. 1, 43, e pesa circa tre tonnellate.
Quando il lavoro di arginatura del Tevere sarà giunto fino a questo tratto remoto della sponda sinistra, il cippo (attualmente non trasportabile) dovrà essere rialzato e messo in evidenza, trattandosi del solo ed unico documento superstite deUa terminazione fatta da M. Am-elio e L. Vero nell'anno 161 dell' e. v.
Rodolfo Lanciani.
Seduta del Consiglio comunale che approva il progetto di Ersoch per il nuovo mattatoio di Testaccio.
Costruendosi il muro di cinta per il nnovo mattatoio, fra il monte Testaccio e la riva del fiume, è stata raccolta fra le terre una casseruola di bronzo, del diametro di m. 0,095 ed alta m. 0,05. Il manico, che si trovò distaccato, e termina ad anello, è lungo m. 0,17. Fu pure recuperato nello stesso luogo un piccolo campanello di bronzo, alto m. 0,035 col diametro all'orlo di m. 0,025.
Giuseppe Gatti
Entro il nuovo mattatoio al Testaccio, costruendosi un recinto per il macello speciale degli Ebrei, si sono incontrati alcuni muri antichi, parte costruiti a cortina laterizia, parte in reticolato con colonne di tufa. Essi formano una stanza, di circa m. 6,00 per lato; sul cui pavimento giace un antico deposito di fusti e rocclii di colonne, di capitelli e di basi, di varie grandezze. I marmi pure sono diversi , trovaudovisi la breccia corallina, il pavonazzetto, il marmo bianco, il granito.
Inizia l'attività del Mattatoio di Testaccio: "Venne in seguito affidato al cav. Ersok, architetto del Municipio, l’incarico del progetto definitivo. Egli, studiando gli stabilimenti migliori che esistono nelle grandi città, ha potuto recare a quello di Roma tutti i vantaggi e i perfezionamenti possibili...
Spaziosì i macelli, larghe le vie di comunicazione tra un fabbricato e l’altro, abbondanza di acqua che viene da un serbatoio. speciale a caldaie verticali contenente acqua capace di alimentare Jo stabilimento intiero per diversi giorni.
La capretteria, la pelanda dei suini con continua acqua bollente, tutto è ben provveduto mettendo in opera ferro, pietre ed asfalli in modo che l'abbraccia tutto il movimento del locale. Nè si è dimenticato un locale per la Borsa, nè lo stabilimento gratuito e a pagamento per i bagni calorico-animali, nè il dispensario per la cura del sangue. Vengono poi in prima linea gli uffici dpeso, la Direzione sanitaria, il crematoio delle carni malsane, l’attrezzeria, i magazzini, e i guardaroba peri macellai — un restaurant, ecc.
E tutti questi locali sono di un'architettura semplice ma elegante: l'ingresso è severo e senza pretensioni soverchie. Assuntrice dei lavori fu l'impresa Marotti e Frontini e la ditta U. Geisser che condussero al termine un lavoro così grandioso con lodevole sollecitudine, e grande esattezza di costruzione. Il preventivo era di quasi 5 milioni con l'aumento di altri 2 circa su quello di massima a causa delle fondazioni nei terreni di scarico del Monte Testaccio. La superficie totale dei due stabilimenti, mattatoio e campo boario, è di m. q. 106.644...
La direzione del grandioso stabilimento è affidata al dottor Innocente Nosotti milanese, che ha campo di esercitare così le sue tante nozioni igienico-sanitarie e la sua autorevole influenza...
I capi di bestiame, tra bovino e suino, che vengono annualmente macellati erano poco più di centomila nel 41824; ora toccano i 145.000."
Inaugurata la Città dell’Altra Economia nel Mattatoio testaccio sul lato di Via del Campo Boario.
La programmazione e la gestione del complesso del MACRO – Museo di Arte Contemporanea (Via Nizza, Testaccio e La Pelanda) viene affidata in accordo con la Sovrintendenza Capitolina all'Azienda Speciale Palaexpo per la creazione del Polo espositivo dell'arte della cultura contemporanea.