Data: 1891
Codice identificativo monumento: 491
Seduta del Consiglio comunale che approva il progetto di Ersoch per il nuovo mattatoio di Testaccio.
Inizia l'attività del Mattatoio di Testaccio: "Venne in seguito affidato al cav. Ersok, architetto del Municipio, l’incarico del progetto definitivo. Egli, studiando gli stabilimenti migliori che esistono nelle grandi città, ha potuto recare a quello di Roma tutti i vantaggi e i perfezionamenti possibili...
Spaziosì i macelli, larghe le vie di comunicazione tra un fabbricato e l’altro, abbondanza di acqua che viene da un serbatoio. speciale a caldaie verticali contenente acqua capace di alimentare Jo stabilimento intiero per diversi giorni.
La capretteria, la pelanda dei suini con continua acqua bollente, tutto è ben provveduto mettendo in opera ferro, pietre ed asfalli in modo che l'abbraccia tutto il movimento del locale. Nè si è dimenticato un locale per la Borsa, nè lo stabilimento gratuito e a pagamento per i bagni calorico-animali, nè il dispensario per la cura del sangue. Vengono poi in prima linea gli uffici dpeso, la Direzione sanitaria, il crematoio delle carni malsane, l’attrezzeria, i magazzini, e i guardaroba peri macellai — un restaurant, ecc.
E tutti questi locali sono di un'architettura semplice ma elegante: l'ingresso è severo e senza pretensioni soverchie. Assuntrice dei lavori fu l'impresa Marotti e Frontini e la ditta U. Geisser che condussero al termine un lavoro così grandioso con lodevole sollecitudine, e grande esattezza di costruzione. Il preventivo era di quasi 5 milioni con l'aumento di altri 2 circa su quello di massima a causa delle fondazioni nei terreni di scarico del Monte Testaccio. La superficie totale dei due stabilimenti, mattatoio e campo boario, è di m. q. 106.644...
La direzione del grandioso stabilimento è affidata al dottor Innocente Nosotti milanese, che ha campo di esercitare così le sue tante nozioni igienico-sanitarie e la sua autorevole influenza...
I capi di bestiame, tra bovino e suino, che vengono annualmente macellati erano poco più di centomila nel 41824; ora toccano i 145.000."
Inaugurata la Città dell’Altra Economia nel Mattatoio testaccio sul lato di Via del Campo Boario.
La programmazione e la gestione del complesso del MACRO – Museo di Arte Contemporanea (Via Nizza, Testaccio e La Pelanda) viene affidata in accordo con la Sovrintendenza Capitolina all'Azienda Speciale Palaexpo per la creazione del Polo espositivo dell'arte della cultura contemporanea.