Deliberazione del Consiglio comunale per realizzare un nuovo ponte tra Ponte Sisto e l'Isola Tiberina che sarà dedicato a Garibaldi.
Il Consiglio Comunale delibera sulla Toponomastica di Roma approvando il nome del Ponte Umberto I (già proposto nel Consiglio Comunale del 28 Ottobre) e decidendo sui Ponte Regina Margherita e Ponte Garibaldi.
Inaugurazione di Ponte Garibaldi, in contemporaneamente all'apertura di Via Arenula.
Inaugurazione di Ponte Garibaldi, in contemporaneamente all'apertura di Via Arenula.
A seguito dell'entrata in servizio della della Stazione di Roma Trastevere, la SRTO chiede e ottiene la concessione per nuove linee tramviarie: da piazza Venezia a San Pietro per corso Vittorio Emanuele; da piazza Venezia alla stazione di Trastevere per ponte Garibaldi, con raccordo alla linea di San Paolo; da via Cernaia a Sant'Agnese per via XX Settembre con diramazione da Porta Pia a Porta Salaria.
La SRTO attiva una nuova linea a trazione elettrica, dalla stazione di Trastevere alla stazione Termini (in trazione elettrica mista, con filo aereo e accumulatori in via Nazionale, attraverso piazza Venezia, via del Plebiscito, corso Vittorio Emanuele, via di Torre Argentina, via Arenula, ponte Garibaldi, piazza d'Italia e il viale del Re).
Nomina una Commissione d'inchiesta per indagare sul recente crollo dei muraglioni presso il lungotevere degli Anguillara. Si discutono nuove proposte tra cui nuovamente quella di eliminare l'isola interrandone il braccio sinistro.
Il Ministro dei Lavori Pubblici boccia definitivamente l'eliminazione dell'isola, come possibile soluzione al recente crollo del muraglione sul Lungotevere degli Anguillara. L'ingegnere Luigi Cozza individua nell'errata distribuzione delle acque tra i due rami ai lati dell'isola, la causa dell’erosione e del crollo del muraglione. Dopo aver ricostruito il tratto danneggiato, viene riattivato il ramo sinistro ormai interrato. A Ponte Cestio, viene ridotta la sezione del fiume alla larghezza dell'arcata centrale con la costruzione di due briglie sotto gli archi laterali. Con lo scopo di limitare l'effetto di dragaggio (erosione) del fondo del fiume, viene anche realizzata una soglia di rallentamento della corrente sotto l'arco centrale.
Apposta una targa commemorativa dei Trentini, in ricordo della battaglia di Bezzecca, sulla spalletta del Ponte Garibaldi:
"Si compì in Roma, una modesta ma altamente patriottica cerimonia, alla quale, se il momento politico e le circostanze attuali non concessero (da parte delle antorità costituite) di dare un carattere ufficiale e solenne, non fu per questo meno commovente ed intima manifestazione di amor patrio e di alti ricordi di riconoscenza e d’idealità la più pura.
I Trentini residenti in Roma, per mezzo del loro Circolo Trentino di Roma, avevano ideato di apporre, sul ponte Garibaldi, alla coJonna onoraria che allo sbocco di esso nel Trastevere, reca in lettere di bronzo i nomi di Volturno e di Bezzecca, una targa commemorativa che ricordasse implicitamente la giornata del Volturno, decisiva per le sorti della nuova Italia e che fu vinta con l'erdico sacrificio del maggiore trentino Pilade Bronzetti ed esplicitamente quella giornata di Bezzecca che, nella campagna del 1866, diede per un momento il Trentino alle armi italiane, a quelle armi garibaldine che poi, all'ordine ricevuto, dovettero ritirarsi col famoso obbediseo, di Garibaldi.
Raccolto il piccolo fondo necessario, si voleva apporre la targa lo scorso anno, nella propizia occasione del centenario dell'Eroe dei due Mondi, ma varie cause fecero differire tutto.
Ora il Comune di Roma, con deliberazioni di Giunta, concesse il permesso dell'apposizione di essa, e perciò, l'inaugurazione ebbe luogo sabato 18 luglio.
Rappresentava il Municipio il cav. uff. Pompeo Colonnelli, direttore dell’Ufticio Comunale di Storia ed Arte, al quale, da parte della Commissione dei Trentini, la targa venne consegnata, con poche ma concettose parole.
Era presente un piccolo nucleo di persone, tra le quali i rappresentanti della Società superstiti garibaldini Giuseppe Garibaldi, della Società fra i reduci delle patrie battaglie, della Società Giuditta Tavani Arquati, e del Convitto Nazionale di Roma.
La targa, in bronzo antico, opera dello scultore romano; Ginseppe Guastalla, semplicemente e gustosamente modellata, fascia la colonna, per metà della sua curva, è ornata di un fascio romano e di rami di quercia, e non disdice alla semplicità della colonna.
Posta immediatamenta sotto l'epigrafe di Bezzecca, reca seritto: I Trentini Nel centenario dell'Eroe."
Trasporto dei pezzi per la statua equestre del Monumento a Vittorio Emanuele II: "Nella notte del 24, su due carri appositi trascinati da otto pariglie di cavalli, furono trasportati a Piazza Venezia due dei giganteschi pezzi di quella statua, opera del Chiaradia, e cioè la parte posteriore e la parte superiore del cavallo, su cui poserà il torso del Re.
I lavori di caricamento, iniziati la mattina avanti, riuscirono difficilissimi. Si dovette abbattere, per farli uscire, buona parte del portico esistente nell'ospizio di San Michele e prospicente la fonderia Bastianelli dove fu fatta la fusione.
Gli immensi massi di bronzo, del peso complessivo. di circa otto tonnellate, protetti da nizze di castagno, furono quindi trascinati a forza di argani fino sulla via. Occorsero poi sedici uomini per collocare i pezzi sulle piattaforme dei carri.
Il convoglio si mise in moto alle 2 del mattinò proseguendo per Via Anicia, Via San Francesco, Viale del Re, Ponte Garibaldi, Corso Vittorio, Piazza Venezia; ai piedi del monumento il convoglio non giunse che la mattina del 25 alle 8.
Appena i due pezzi saranno sistemati sulla base che li attende verranno trasportate le altre parti della gigantesca statua, cioè la parte centrale del cavallo e il torso del Re. I lavori di collocamento definitivo, di saldatura, di pattinatura, di indoratura totale richiederanno altri quattro mesi."
Ponte Garibaldi subisce un abbassamento dell'arcata sinistra di 13 centimentri, che comporta un sua radicale restauro.
Si avviano i lavori di restauro di Ponte Garibaldi, con l'ampliamento e la ricostruzione in cemento armato delle campate, l'allargamento della carreggiata (la cui larghezza passa a 23 metri) e la messa in opera di nuove ringhiere parapetto.
Con lo scopo di migliorare il bilanciamento dei flussi del Tevere presso l'Isola Tiberina, si avvia il prosciugamento del ramo sinistro, in modo da avviare la costruzione di una soglia mobile a monte del Ponte Fabricio.
Si concludono i lavori per la realizzazione delle nuove soglie mobili nel ramo sinistro dell'Isola Tiberina. L'acqua torna a scorrere sotto Ponte Fabricio.