Codice identificativo monumento: 10188
Su ordine dell'imperatore Onorio, il magister militum generale Stilicone avvia una grande fase di restauri e rinforzo delle Mura difensive di Roma. L'altezza delle mura fu quasi raddoppiata (dai 6-8 metri circa precedenti ad almeno 10,50-15) creando un doppio camminamento, uno inferiore (quello precedente, che diventa così coperto, con feritoie per gli arcieri) e uno superiore, scoperto e circondato da merlature. le torri sono rinforzate con un secondo piano. Molte porte sono ristrutturate, altre create ex novo come Porta Pinciana. Anche il mausoleo di Adriano, sulla riva destra del Tevere, viene incorporato nelle mura con la nuova funsione di Bastione.
I vandali guidati dal re Genserico assediano la città. Papa Leone I implora di non distruggere la città antica o di uccidere i suoi abitanti. Genserico acconsente ed entra dalla Porta Portuense. Viene depredato il palazzo imperiale, e spogliato del tetto di bronzo il tempio di Giove Capitolino.
Il re Ladislao I di Napoli, proclamandosi vicario di papa Gregorio XII, entra a Roma con le sue milizie attraverso Porta Portese.
Il cardinale Camerlengo dispone che tutte le porte e i ponti della città siano riuniti sotto il controllo della dogana di Roma.
Papa Urbano VIII avvio i lavori per le nuove mura Gianicolensi, ordinando la demolizione e ricostruzione della Porta Portese.