Codice identificativo monumento: 1583
Un violento incendio colpisce la città. Delle quattordici regioni soltanto quattro non vengono colpite. La distruzione di buona parte del centro urbano, del foro e dei palazzi Imperiali, permette all'imperatore Nerone di espropriare un'area complessiva di circa 80 ettari, per costruirvi un palazzo che si estenderà tra il Palatino, l'Esquilino e il Celio.
Un incendio devasta gli ultimi resti della Domus Aurea sul Colle Oppio. Le rovine saranno interrate e utilizzate come basamento delle future Terme di Traiano.
Presso le Terme di Traiano, a 250 palmi romani dal Colosseo, viene scoperto ed alla distanza di 250 palmi romani da quest'ultimo monumento, vengono scoperti nuovi ambienti riferibili alla Domus Aurea:
"Questo edificio, che si crede opera di Traiano o di Adriano, era formato da più ambienti (n“. ii. v. vi. vii. e vin.) posti uno dopo l'altro senza alcuna comunicazione, e tutti uguali di grandezza, vale a dire 23 palmi o 16 piedi in ogni direzione. Rimaneva ancora il loro vecchio pavimento; si trattava di un insieme di tessere di marmo di vario colore, formanti un vano regolare di cui abbiamo un campione su un lato della pianta, con un analogo campione degli ornamenti misti a stucco e pittura che rivestiva dal fondo la volta della stanza: questa volta era l'unica rimasta intatta; quelle di tutte le altre stanze e della stanza più grande nel corridoio vicino erano cadute in rovina."
Papa Clemente XIII incarica l'architetto Cameron di eseguire nuove ricerche nelle stanze sotterranee della Domus Aurea (L'architetto inglese pubblicherà le sue scoperte nel testo "The bath of the romans" del 1772).
La zona del Colle oppio viene destinata “a pubblici giardini” dalla prima Commissione incaricata di esaminare i piani di espansione urbanistica della nuova Capitale.
Visitando quella parte delle Terme di Tito, che è compresa nelli vigna già dei pp. di s. Pietro in Vincoli, ora della signora Hickson Fieli, ho preso nota di alcuni scavi, fatti colà circa tre anni orsono, dei quali non credo siasi finora data notizia.
Questi scavi sono stati iniziati in tre luoghi diversi; nell'angolo nord-est del tepidario; nell'abside sull'angolo sud-est del recinto termale; e nello spazio libero fra il calidario e l'emiciclo sovrapposto alla domus aurea.
Nell'angolo nord-est del tepidario, sono stati ritrovati molti tronchi di colonne colossali di granito rosa e di granito grigio. Sembra che vi si fosse stabilita nel medio evo un'officina di scalpellino, perchè quei fusti portano traccia di tagli artificiali.
L'abside sull'angolo sud-est del recinto, apparisce spogliata ab antico. Non vi rimane nè meno la traccia del pavimento.
Nello spazio libero fra il calidario e l'emiciclo, sono stati ritrovati avanzi della domus auréa, ma così profondi, e cosi colmi di rottami d'ogni maniera, che l'esplor razione ne fu abbandonata dopo pochi giorni di sterro.
Rodolfo Lanciani
Costruendosi una fogna a nord dell'Anfiteatro Flavio, per raccogliere le acque stagnanti sul piano della nuova strada, alla profondità di m. 2,80 si è incontrato il pavimento di due antiche stanze, delle cui pareti, costruite in buona cortina laterizia, sono stati pure messi allo scoperto alcuni avanzi. Uno dei pavimenti era formato di lastrine di marmi colorati, disposte in bell'armonia a varie figure geometriche; altro, del quale si è scoperto soltanto un angolo, era a musaico tutto bianco, con piccoli tessclli neri isolati e posti a regolare distanza l'uno dall'altro. Queste costruzioni dovevano far parte degli edifizì, dei quali Nerone aveva circondato lo stagaum attiguo alla sua casa aurea.
Per i lavori della fogna in via di s. Giovanni Laterano si è recuperato un rocchio di colonna in breccia corallina, lungo m. 0,95, diam. 0,42, ed un capitello in travertino alto ra. 0,35.
Giuseppe Gatti.
Il Duce Mussolini e il soprintendente Munoz visitano il uovo Parco di Traiano.
Inchiesta delle giornaliste Elena Barlozzari e Alessandra Benignetti su una Favelas formatasi accanto al Colosseo. Una cinquantina di migranti si sono accampati nei giardini e all'interno del cantieri della Domus Aurea, approfittando dello stallo dei lavori di riqualificazione, anche nel parco e nel Parco Giochi del Coni.
1874
John Henry Parker
Relique della Casa Aurea di Nerone
The Archeology of Rome
1851
Luigi Canina
Fabbrica Neroniana sotto le terme di Tito
Gli edifizj di Roma antica - Volume IV
1851
Luigi Canina
Pitture delle Camere sottostanti alle terme di Tito
Gli edifizj di Roma antica - Volume IV
1851
Luigi Canina
Sala principale della fabbrica di Nerone
Gli edifizj di Roma antica - Volume IV
1851
Luigi Canina
Celle della fabbrica Neroniana
Gli edifizj di Roma antica - Volume IV
1851
Luigi Canina
Pitture delle Camere esquiline
Gli edifizj di Roma antica - Volume IV
1851
Luigi Canina
Pianta delle Terme di Tito
Gli edifizj di Roma antica - Volume IV
1843
Luigi Canina
Terme di Tito
Supplemento all'opera Sugli edifizi antichi di Roma
1838
Gaetano Cottafavi
Pianta delle Terme di Traiano
Roma nell'anno MDCCCXXXVIII
1830
Avanzi delle Terme di Tito
Nuova raccolta delle principali vedute antiche e moderne dell'Alma città di Roma e sue vicinanze
1827
Agostino Penna
Avanzi delle terme di Tito
Vedute pittoriche de monumenti antichi e moderni di Roma
1825
Bartolomeo Pinelli
Veduta del colle Esquilino
Vedute dei sette colli di Roma
1818
Pietro Parboni
Terme di Tito
Raccolta de monumenti più celebri di Roma antica
1818
Pietro Parboni
Interno delle Terme di Tito
Raccolta de monumenti più celebri di Roma antica
1818
Sostruzioni delle terme di Tito
1818
Pietro Parboni
Oratorio di S. Felicita alle Terme di Traiano
1817
Angelo Uggeri
Pianta delle Terme di Tito
Giornate pittoriche degli edifici di Roma Antica e de suoi contorni
1801
Angelo Uggeri
Pianta delle Sette sale
Iconografia degli edifici dell'antica Roma
1760
Pietro Santi Bartoli
Pianta di un edificio che faceva parte delle Terme di Tito
Recueil de peintures antiques trouvées à Rome
1610
Pietro Martire Felini
Domus Flaviorum in Exqviliis
Trattato nuovo delle cose maravigliose dell'alma città di Roma